Dopo il dietrofront del Governo Letta, ora la riforma dell’Rc auto potrebbe essere a breve “rimessa in pista” in tempi brevi.
Come mai? Perché?
La conferma di Simona Vicari come sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo nel Governo Renzi, secondo molti, apre ad un’accelerazione sulla riforma Rc Auto, bocciata a sorpresa dal Governo Letta.
La Vicari era stata infatti delegata per lavorare sul nuovo testo del settore assicurativo e, fin da Giugno scorso, aveva lavorato in sinergia con esperti e operatore del comparto per la stesura di un dossier.
Anche se le deleghe non sono ancora state affidate, è presumibile desumere che alla Vicari sia confermato anche questo incarico.
Quali erano le novità?
Il disegno di legge aveva come ratio contrastare le frodi assicurative, elevatissime in Italia, e ridurre in maniera sensibile il costo della polizza Rc auto, la più cara d’Europa.
Le novità, che erano contenute nell’articolo 8 di Destinazione Italia, sono state poi eliminate prima della sua approvazione.
Anche l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) aveva sostenuto che con la cancellazione dell’articolo 8 contenuto in Destinazione Italia: “il Governo e il Parlamento hanno perso una grande occasione per ridurre i costi dell’assicurazione auto”.
Quali interventi correttivi bisognerebbe applicare?
Ora con il nuovo Governo è possibile immaginare una “corsia privilegiata” per il disegno di legge?
Il lavoro svolto andrà perso oppure rivisitato?
Cosa cambierà nella sostanza? Che novità potrebbero essere introdotte?
L’Italia, qualora venisse approvata la nuova riforma, perderebbe il triste primato dell’Rc auto più salata?