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Acquisto auto: quando scattano i controlli del Fisco

Quando e perché scattano in controlli fiscali in caso di acquisto auto? Vediamo come funzionano i controlli e come tutelarsi.

Il Fisco mette in campo diversi strumenti per la lotta all’evasione. Tra questi ci sono anche i controlli incrociati tra spese importanti, come l’acquisto auto, e i redditi dichiarati.

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Acquisto auto: come funzionano i controlli del Fisco?

Quello dell’evasione è un problema che affligge da sempre le casse dello Stato italiano. Dunque gli strumenti di controllo fiscale hanno l’obiettivo di far emergere redditi e patrimoni non dichiarati, in modo da applicare le dovute imposte.

Detto questo, al crescere dell’evasione negli anni sono cresciute anche le misure di controllo, da quelle sui conti correnti a quelle sulle spese, in modo da verificare se quanto dichiarato corrisponde poi al tenore di vita dei contribuenti.

L’acquisto dell’auto è indubbiamente un possibile campanello d’allarme per il fisco, soprattutto se il veicolo in questione non appare coerente con le tue abituali entrate. Ad esempio se dichiari un reddito medio-basso ma hai comprato un’auto di grossa cilindrata.

Ma attenzione! Questo non vuol dire che ogni volta che compri un’auto rischi una convocazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di controlli automatizzati e a campione, che vanno a rilevare discrepanze importanti, dunque superiori del 20%, tra reddito e acquisti.

I controlli che girano attorno all’auto riguardano:

Acquisto auto: come tutelarsi in caso di controlli fiscali

Se il tuo acquisto, per la sua entità, dovesse finire sotto la lente del Fisco, potresti ricevere una comunicazione che ti invita a giustificare la tua spesa e la discrepanza tra questa e le tue entrate abituali che hai dichiarato nel tuo 730 o con il modello Redditi.

L’onere della prova è a carico tuo, questo significa che sei tu a dover dimostrare i motivi per cui ad esempio hai potuto permetterti l’auto nuova, pagando tutto il suo costo al momento dell’acquisto, senza accedere al pagamento rateale, ad esempio.

Come fare?

Sapendo che esiste questo tipo di controllo, è davvero importante che ti premuri sempre di documentare adeguatamente le tue entrate e gli acquisti, soprattutto se di un certo valore.

Dunque se l’auto è un regalo dei tuoi genitori, ad esempio, premurati che la transizione avvenga con strumenti tracciabili a partire dal passaggio di denaro (ad esempio se i tuoi ti danno la cifra necessaria, dovresti farla passare attraverso un bonifico).

Ti ricordiamo infine che ad oggi il limite all’uso del contante è ora fissato a 2.000 euro, ma da gennaio 2022 passa a 1.000.

Risposte

  1. Michela, lei che è persona estremamente intelligente e che seguo da anni, i controlli dipenderanno anche dal patrimonio del contribuente altrimenti con il solo reddito (non cumulato) è quasi impossibile acquistare un immobile o un'auto. Mi pare applichino il 20% del patrimonio.

  2. Peccato che ad oggi i controlli succitati nn sono effettuati... Un esempio? Artigiano che da un decennio NON paga INPS, INAIL ed IRPEF. Vende la sua attività senza regolarizzare alcunché e, mediante un direttore di banca compiacente e foraggiato con 1.000€, fa transitare le somme incassate dall' vendita dell'attività commerciale direttamente nel cc bancario del figlio.
    Quest'ultimo acquista una casa a Roma di decine di migliaia di euro pur non avendo alcun lavoro.
    Dimenticavo di sottolineare che gli organi di controllo si attivano solo per recuperare somme ingenti, molto ingenti, con almeno cinque zeri (esclusi i decimali).
    Se la GdF applicasse alla lettera le normative italiane ed europee vigenti l'Italia sarebbe un paese civile, ma siccome ciò non accade...
    È altresì utile sottolineare che la stessa Commissione Europea ha dichiarato che la GdF non dovrebbe neanche esistere, così come il regime carcerario denominato 41 bis.

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