Dopo aver preparato la tua inserzione con tanto di descrizione e foto, scegli i migliori siti di compravendita auto su cui pubblicarla. A questo punto non ti resta che attendere di ricevere le prime telefonate. Ti potrà capitare di parlare con l’indeciso di turno che vorrebbe la tua auto, ma non gli dispiacerebbe anche un altro importo, una tipologia differente di quell’accessorio, un diverso sedile auto e via dicendo.
Poi c’è il furbo, quello che deve vendere un’auto come la tua, e vuole sondare il mercato per scoprire quale prezzo può azzardare.
Il curioso che semplicemente vuole saperne di più, ma non ha alcuna intenzione di acquistare un’auto. Infine, in questa variopinta giungla di individui, si nasconde nell’ombra il temibile truffatore professionista.
Vendita di auto usate: le truffe più diffuse
È bastato cercare nel web per trovare centinaia di esempi di truffe differenti. Anche se alcune situazioni ti potranno sembrare palesemente truffaldine, sappi che sono moltissime le persone che ogni giorno continuano a rimanerne coinvolte. Pensare che tu non possa mai caderci è la prima condizione mentale che ti espone al rischio, quindi fai sempre attenzione! Vediamo nel dettaglio come si articolano alcune di queste truffe:
1. Pagare di più di quanto dovuto
Stai vendendo la tua auto in ottime condizioni e ti contatta un potenziale acquirente straniero che ti offre una cifra maggiore di quella che hai richiesto. A sostegno della sua richiesta ti dirà che ha intenzione di trasferirsi nel Bel Paese.
È molto probabile che sia un truffatore legato ad un’organizzazione impegnata nel riciclaggio di denaro. Se dovesse chiederti di poter versare più soldi sul tuo conto (qualche migliaia di euro), per poi avere indietro la differenza una volta conclusa la vendita, lascia perdere, si tratta di una truffa!
2. Acquirente estero
Anche in questo caso vieni contattato da un potenziale acquirente straniero, spesso è della Costa d’Avorio, che intende trasferirsi in Italia. Non tratta nemmeno il prezzo, non chiede di visionare l’auto e passa subito al dunque. A questo punto già dovrebbe esserti chiaro che si tratta di una truffa: quale persona mai comprerebbe un’auto senza averla vista prima?
Tuttavia molte persone pare abbiamo fornito il proprio IBAN al compratore, perché questi potesse effettuare il bonifico. In questi casi la truffa prosegue con una serie di contatti da parte di figure istituzionali africane, ovviamente complici del tuo compratore, per dare maggior credibilità alla compravendita in atto.
Ad esempio: dopo che l’acquirente ti avrà comunicato di aver effettuato il bonifico, potrai essere contattato da un funzionario della GIABA (un organo intergovernativo che si occupa realmente di riciclaggio di denaro e che controlla le transazioni con l’estero). In un secondo momento potresti ricevere un email dalla D.G.I. (la Direzione Generale delle Imposte della Costa d’Avorio) che ti chiederà un importo pari al 7.5% del prezzo dell’auto per “sbloccare il bonifico”, somma che poi ti verrà restituita.
E non finisce qui: dopo il pagamento del 7.5% potrebbe contattarti l’U.M.O.A (Union Monetaire Ouest Africaine) per chiederti una tassa del 10% per il cambio valuta, anche questa teoricamente recuperabile. Il tutto nella maniera più formale possibile, per questo molte persone continuano a cadere nella trappola.
3. Assegno circolare falso
Questo tipo di truffa capita invece a chi ha da vendere un’auto più costosa. In questo caso a contattarti potrebbe essere un ragazzo molto distinto ed educato. Ti farà diverse domande dettagliate e poi ti chiederà un appuntamento, al quale si presenterà con il padre, un uomo per bene. Dopo una breve chiacchierata, il padre ti dirà di voler acquistare l’auto con un assegno circolare, confidandoti che si tratta di un regalo per il figlio.
Terminate le pratiche burocratiche, la banca ti chiamerà dopo qualche giorno per informarti che l’assegno è contraffatto. A quel punto scoprirai che il giorno della transazione, la tua auto è stata trasferita all’estero e il malfattore avrà già fatto perdere le proprie tracce.
5. Consegnare i documenti ad occhi chiusi
Un errore che capita troppo spesso è quello di consegnare la carta di circolazione prima di aver firmato l’atto di vendita. Il compratore sembra un esperto di burocrazia e vuole indicarti la via più veloce ed economica per concludere l’affare. Non fidarti, gli unici organi preposti a questo genere di transazioni sono la Motorizzazione, i funzionari comunali, i notai e lo Sportello automatico dell’automobilista.
6. Controllo della mail e del numero
Email e numero di cellulare dell’acquirente sono i primi dati con il quale verrai a confrontarti. Una ricerca su Google non ha mai fatto male a nessuno: potresti scoprire un numero estero a pagamento o una email segnalata come pericolosa dal popolo della rete.
7. Essere dubbioso
La prudenza non è mai troppa e stare addosso al compratore non farà di te una persona pesante, ma corretta. Se l’acquirente è in pace con se stesso ti fornirà tutti i documenti che chiedi e non si farà problemi e rendere il tutto più semplice e sicuro.
Consigli antitruffa per il venditore
Ricorda che le truffe possono essere facilmente riconoscibili o architettate a dovere, pertanto è sempre buona norma ricercare informazioni sulla persona con la quale stai trattando, anche se ti suscita fiducia. Dopodiché tieni sempre a mente i seguenti punti:
- Fai sempre controllare l’assegno in banca prima di fissare il passaggio di proprietà. Sarà sufficiente fornire all’istituto di credito il nome dell’acquirente, il numero dell’assegno e la banca emittente per avere una risposta in pochi minuti;
- Diffida da chiunque voglia farti bonifici, magari con cifre più alte, senza nemmeno aver visto l’auto.
Acquisto di auto usate: le truffe più diffuse
Quanto ti trovi nella posizione di dover acquistare un’auto i rischi non diminuiscono, cambiano soltanto forma. Nella maggior parte dei casi queste truffe vengono organizzate seguendo un unico schema e modificando soltanto qualche dettaglio:
1. La concessionaria straniera
Inizi a cercare in rete, tra i mille siti di vendita di auto usate e trovi proprio il modello che sognavi e a un prezzo incredibilmente vantaggioso. Questo dovrebbe essere già il tuo primo campanello d’allarme: un’auto non può essere messa in vendita alla metà del suo valore reale. Sappiamo bene che il mercato non perdona, un prezzo troppo basso nasconde sempre qualche magagna. Ma proseguiamo.
Non appena entri in contatto con la società venditrice scopri che si tratta di una concessionaria straniera (può trovarsi in Scozia, Irlanda, Germania, nonostante dall’annuncio l’auto risultasse in Italia), che però opera in tutta Europa. La situazione si complica quando ti viene chiesto un acconto del 50%, solo per aprire la pratica, il resto lo pagherai alla consegna.
Ma niente paura, se l’auto non dovesse essere di tuo gradimento, potrai sempre rimandarla indietro senza perdere nemmeno un euro. La cosa ha praticamente dell’incredibile. Tuttavia ti viene fornito un contatto delle sede del corriere che trasporterà la tua auto. A una tua telefonata, il personale dimostrerà di conoscere nel dettaglio il tuo accordo di vendita.
Se a quel punto ti convincerai che è tutto a posto ed effettuerai il bonifico del 50%, la fantomatica concessionaria e i suoi figuranti scompariranno nel nulla, facendo perdere ogni traccia.
2. Il prezzo vantaggioso
Come detto sopra un prezzo troppo vantaggioso non è sinonimo di correttezza. Confronta sempre la tua auto con le cifre riportate dai listini e non avrai brutte sorprese.
3. Il chilometraggio dichiarato
Modificare il contachilometri a ribasso non è più solo una attività delle peggiori concessionarie, ma si è estesa anche ad alcuni privati. La truffa del falso chilometraggio si può presentare quando il tuo venditore non ti mostra nessuna foto della famigerata lancetta o copia del libretto dei tagliandi. È possibile che ti venga rifilata un’auto che ha fatto molta più strada di quanto viene detto per cui chiedi sempre queste informazioni!
4. Il venditore ha fretta
L’auto dei tuoi sogni è ad un prezzo bassissimo e l’acquirente, essendo in Italia solo di passaggio, ti chiede di bloccarla con una mini-caparra vista al mole di richieste che ha. Bè, sappi che avrai perso quella cifra. Nella compravendita delle auto usate non esiste la fretta di chiudere l’affare, ma solo un’analisi dettagliata da entrambe le parti. Prima di consegnare dei soldi nella mani di uno sconosciuto, accertati sempre che sia in regola sotto ogni aspetto.
5. Fare delle ricerche
Come per la vendita, anche in questo caso non è brutta abitudine aprire Google e cercare informazioni riguardanti il tuo venditore. Potresti trovare delle discrepanza che ti consiglio di segnalare prontamente alle autorità competenti.
Consigli finali antitruffa per l’acquirente
Per evitare di cadere in una truffa mentre tenti di acquistare l’auto dei tuoi sogni, tieni bene a mente questi punti:
- Verifica l’autenticità di documenti che il soggetto ti mostrerà o ti invierà: carta di identità, lettere istituzionali di banche o agenzie governative, libretto di circolazione;
- Verifica numeri di telefono, siti internet, agenzie di trasporti e anche l’identità di alcuni possibili intermediari;
- Diffida sempre delle richieste di pagamento anticipato, anche nel caso in cui si tratti di acconti recuperabili in un secondo momento;
- Controlla tutti i dati dell’auto che intendi acquistare: immatricolazione estera, il numero di telaio sul contratto e sulla fattura che devono coincidere con quelli presenti all’interno del vano motore.
La tua esperienza
Inutile dirlo: la tua esperienza in questo caso è fondamentale. Hai già comprato un’auto usata? Ti sei mai imbattuto in uno di questi casi? Lascia nei commenti le tue osservazioni. Vale lo stesso se hai domande e curiosità, proveremo ad aiutarti.