Il CID cartaceo, o modulo blu, sta per essere sostituito da una versione virtuale, seguendo lo sviluppo della tecnologia che sta portando cambiamenti significativi in tutti i settori della vita quotidiana.
Il CID, il modulo di constatazione amichevole, è un documento che gli automobilisti coinvolti in un sinistro, compilano e firmano se concordano su chi sia responsabile dell’incidente. Nel 2023, il modulo blu è stato utilizzato nell’80% degli incidenti avvenuti su territorio italiano, cioè in 1,8 milioni di casi.
Ancora adesso il modulo è cartaceo e molti automobilisti portano con sé una copia all’interno dell’auto, ma si sta pensando di sfruttare i vantaggi del digitale per permettere la compilazione tramite smartphone.
L’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha proposto di modificare il regolamento ISVAP n.13/2008, aggiungendo la possibilità di compilare il CID tramite un’app per smartphone.
Sebbene, sia una novità che contribuisce a semplificare le pratiche per gli incidenti stradali, alcune associazioni hanno sollevato delle criticità che potrebbero venirsi a creare se il CID virtuale dovesse davvero entrare in vigore.
Dal modulo blu all’app digitale: come cambia la constatazione amichevole
La constatazione amichevole è destinata a cambiare con l’avvento delle app digitali. Come abbiamo visto, non sarà più necessario avere con sé una copia cartacea del modulo blu perché tutto il processo avverrà tramite app, scaricabile da App Store per gli smartphone con sistema operativo iOS e Google Play per quelli con Android.
Dopo aver scaricato l’app, sarà necessario registrarsi inserendo i propri dati ed email e numero di telefono per poter essere contattati. In seguito, andranno inserite tutte le informazioni sul veicolo, come la targa, e gli estremi del proprio contratto assicurativo.
Nel caso in cui si verificasse un sinistro, basterà avviare l’applicazione sul proprio telefono e procedere inserendo la dinamica dell’incidente in modo più dettagliato possibile, il luogo e l’orario in cui è avvenuto.
Andranno poi inseriti i dati degli automobilisti coinvolti e quelli di eventuali testimoni che possono aiutare ad avvalorare la descrizione dell’incidente.
Anche per il CID digitale, come per quello cartaceo, è necessario apporre la propria firma per certificare la validità del modulo. Dovrai essere quindi in possesso della firma digitale per poter utilizzare il nuovo modulo blu. Solo dopo averlo firmato, potrai inviarlo alla tua assicurazione.
Oltre alla possibilità di compilare il CID digitale, l’app potrà condividere con l’assicurazione i dati registrati dal GPS e dall’accelerometro spesso presenti sugli smartphone. In questo modo, per le compagnie assicurative sarà più semplice limitare la richiesta di risarcimento per incidenti falsi.
Tuttavia, nonostante i notevoli vantaggi che la versione digitale del CID offre, non mancano delle criticità da affrontare e da risolvere prima di far entrare in vigore questa novità.
Criticità e vantaggi del CID digitale nelle assicurazioni auto
L’impiego del CID digitale nelle assicurazioni auto porta con sé, oltre che numerosi vantaggi, anche alcune criticità da superare per introdurre in modo funzionale questa nuova tecnologia.
La prima perplessità mossa da associazioni del settore e di quelle dei consumatori, riguarda la tutela della privacy e dei dati personali degli utenti che si registrano all’app.
I moduli blu sarebbero gestiti dalle singole compagnie assicurative ma potrebbero passare nelle mani di aziende terze, che si troverebbero a trattare i dati sensibili degli automobilisti. Questo passaggio di dati potrebbe essere colpito da furti di informazioni o essere venduti per la profilazione degli utenti, finalizzata alla proposta di pubblicità mirate.
Un’altra criticità sollevata riguarda il fatto che ciascuna compagnia assicurativa dovrebbe offrire una diversa app ai propri assicurati. Seguendo questa linea, diventerebbe più complicato cambiare compagnia assicurativa perché si dovrebbe scaricare ogni volta una diversa app e comunicare i propri dati e quelli del veicolo ad ogni nuova registrazione.
Una soluzione potrebbe essere un’applicazione universale gestita dall’IVASS a cui accedere tramite Spid o carta d’identità elettronica. L’ipotesi dello Spid è stata già archiviata dall’IVASS perché rischierebbe di escludere dal progresso tecnologico coloro che non hanno un’identità digitale.
Infine, una delle più grandi perplessità riguarda il fatto che si andrebbe a creare una disparità tra chi possiede maggiore dimestichezza con lo smartphone e chi magari ancora non ne possiede uno. Tuttavia, bisogna sottolineare che il CID digitale va ad affiancare quello cartaceo, ma non lo elimina del tutto, lasciando la scelta del formato al singolo assicurato.
Queste criticità però non cancellano i notevoli vantaggi che la versione digitale del modulo blu offre. Innanzitutto, l’utilizzo delle app per la constatazione amichevole riduce in modo significativo i tempi di gestione della pratica da parte della compagnia assicurativa che può risarcire la parte danneggiata con maggiore velocità. Non bisogna dimenticare che grazie all’utilizzo del CID digitale, anche la comunicazione tra assicurato e compagnia può trarre benefici.
Inoltre, l’utilizzo dello smartphone permette di minimizzare, se non eliminare, gli errori umani che possono verificarsi durante la compilazione manuale del CID. Grazie agli strumenti digitali presenti sui telefoni, le informazioni fornite sono più precise e permettono alle compagnie assicurative di attribuire con più precisione il grado di responsabilità al singolo.
Se nessuno ha uno smartphone come fa’