In arrivo l’aumento delle multe per chi lascia l’auto dove non dovrebbe. Vediamo in dettaglio.
Parcheggio selvaggio: novità Codice della Strada
È ancora in corso la revisione del Codice della Strada e tra le novità in fase di introduzione, trova spazio anche un inasprimento delle multe per chi parcheggia:
- sulle strisce pedonali;
- sulle piste ciclabili;
- nei posti riservati agli invalidi.
Nell’ultimo caso la sanzione economica, che ad aggi può arrivare al massimo a 344 euro, dovrebbe andare da 168 a 672, una volta passata la riforma. Inoltre chi utilizza i posteggi riservati alle persone con disabilità perché ne ha diritto, ma “non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione” può rischiare una multa che va da 87 a 344 euro. La sanzione attuale va da 42 a 173 euro.
Novità questa che riguarda soltanto le automobili, mentre “risparmia” i motoveicoli e i ciclomotori, per i quali si prevede una multa che va da 80 a 328.
Codice della Strada: permesso rosa
Sempre a tema parcheggio, tra le novità in arrivo il permesso rosa che riguarda le auto di donne incinte e mamme con bambini di età fino a 2 anni, a cui destinare spazi riservati per la sosta.
La bozza del nuovo decreto prevede che gli enti proprietari della strada:
possono allestire spazi per la sosta, mediante la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di esse, secondo quanto stabilito nel regolamento.
Una volta istituiti gli spazi, chi vi parcheggerà senza averne il diritto rischierà una multa che va 87 a 344 euro.
Codice della Strada e veicoli a due ruote
Chiudiamo con le novità previste per i veicoli a due ruote. Il provvedimenti principali riguardano:
- l’autorizzazione per l’accesso in autostrada e sulle tangenziali di motocicli 125 cm3 e per quelli elettrici;
- la definitiva introduzione della misura sperimentale riguardante lo sconto del 30% ai motociclisti sull’importo del pedaggio autostradale.
Vi sono poi ulteriori richieste da parte delle associazioni di categorie, nel dettaglio:
- introduzione della targa sostitutiva per moto da enduro in gara e allenamento;
- possibilità per i motoveicoli di trainare rimorchi;
- disciplina legata all’utilizzo dei motoveicoli per interventi sanitari d’emergenza (le cosiddette moto-ambulanze);
- istituzione del servizio di moto-taxi, come avviene già in altri Paesi europei.