Il bollo auto è obbligatorio per chi risiede in Italia e guida un’auto con targa straniera. Ma non solo sei tenuto ad immatricolare il veicolo nel territorio italiano.
Bollo auto obbligatorio per auto con targa straniera
Avere un’auto con targa straniera, pur essendo residente in italia, non ti esenta dal versamento del bollo auto.
Partiamo dalla regola generale relativa alle auto con targa estera: il Decreto Sicurezza 2018 vieta espressamente ai soggetti residenti in Italia da più di 60 giorni, di circolare nel nostro paese a bordo di un’auto con targa straniera.
Tuttavia c’è chi tenta di aggirare la norma adducendo la questione della doppia cittadinanza o del lavoro transfrontaliero. È il caso di un cittadino svizzero e italiano sulla cui condotta si è espressa, con la sentenza 1812/5/2021, la Commissione tributaria provinciale di Milano. La CTP ha stabilito che per i veicoli privi di targa italiana, sussiste l’obbligo di versamento del bollo auto nel caso in cui:
- il soggetto abbia la residenza in Italia da più di 60 giorni;
- paga le tasse in Italia in virtù della propria attività lavorativa.
Leggi anche il nostro approfondimento Bollo auto 2021: pagamento, cashback, esenzioni
Obbligo di immatricolazione in Italia per auto con targa estera
Ritorniamo a quanto stabilito dal Decreto Sicurezza 2018:
è vietato, a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni, circolare con un veicolo immatricolato all’estero.
Dunque oltre al pagamento del bollo, occorre immatricolare il veicolo in Italia.
Esistono tuttavia delle eccezioni:
- veicoli in leasing o in locazione senza conducente presi da imprese di altro Stato membro dell’UE o dello Spazio economico europeo che non abbiano stabilito in Italia una sede secondaria o altra sede effettiva, insomma se noleggi o prendi l’auto in leasing in un Paese UE e poi circoli in Italia, per intenderci;
- veicoli in comodato concesso a un soggetto residente in Italia e legato da un rapporto di lavoro o di collaborazione con un’impresa costituita in un altro Stato UE o aderente allo Spazio economico europeo che non ha stabilito in Italia una sede secondaria od altra sede effettiva, ad esempio l’auto aziendale se sei residente in Italia e lavori per un’azienda in Francia.
Ovviamente in questi due casi occorre avere sempre in auto i documenti che attestino leasing, locazione o comodato.
Leggi anche il nostro approfondimento Documenti da tenere in auto: quali sono gli obblighi?