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Auto connesse in Europa: in crescita nel 2025

Le auto connesse stanno trasformando la mobilità europea, puntando su innovazione, sostenibilità e sicurezza. Scopri come questa evoluzione sta cambiando il nostro modo di viaggiare.

Le auto connesse si stanno diffondendo in modo sempre più capillare in Europa e si stima che la crescita proseguirà anche nel 2025, quando il 70% del parco auto sarà composto da questo tipo di veicoli. L’aumento è significativo se si pensa che la crescita registrata per il 2016 era del 13,9% e per il 2019 del 41%.

aumento auto connesse 2025

Questa crescita è trainata soprattutto dall’incremento delle auto nativamente connesse, cioè quelle vendute già provviste di sistemi di connessione al momento della costruzione. Si prevede che nel 2025 queste auto saranno il 39,8% delle vetture circolanti in Europa.

Anche le auto connesse tramite retrofit, cioè grazie a dispositivi per la connettività da installare dopo l’acquisto, conosceranno un forte incremento. Nel 2016 erano il 6,3% del parco totale mentre nel 2025 dovrebbero attestarsi intorno al 30%.

Le auto connesse stanno trasformando il settore automobilistico, modificando la mobilità e offrendo vantaggi tangibili. Il potenziale per migliorare la qualità dell’aria e della vita degli automobilisti è importante e deve essere sfruttato al massimo per garantire effetti positivi sul traffico, sulle emissioni e sulla sicurezza.

Come sta cambiando la mobilità

La mobilità sta cambiando in modo radicale negli ultimi anni grazie alle innovazioni tecnologiche che si stanno consolidando sul mercato. Il 5G, l’IoT e l’intelligenza artificiale sono le basi di questa evoluzione.

La connessione Internet sulle auto è un’applicazione dell’Internet of Things (IoT), cioè la creazione di una rete di oggetti collegati a una stessa connessione Internet, in modo che possano offrire servizi utili agli utenti.

Per poter inserire in rete le auto, il 5G è la tecnologia principale e promette di rendere più veloce la connessione Internet, rispetto alla tecnologia 4G, grazie a una latenza più bassa. La maggiore velocità permette uno scambio dei dati, che nelle auto connesse sono milioni, in modo più rapido. In questo modo, è possibile monitorare i dati in tempo reale e quindi permettere ai sistemi di assistenza alla guida di funzionare in modo ancora più preciso.

L’IoT e il 5G trovano diverse applicazioni nel settore delle automobili, soprattutto per lo sviluppo dei sistemi di sicurezza ADAS e per l’implementazione dei sistemi di guida autonoma.

In particolare, per la guida autonoma la connessione deve essere supportata da sensori, telecamere e intelligenza artificiale per poter garantire viaggi sicuri. Grazie agli investimenti per lo sviluppo e l’innovazione, la guida autonoma è una realtà sempre più concreta.

L’impiego di queste nuove tecnologie nelle auto connesse garantisce una maggiore sicurezza stradale. Attraverso sistemi V2V, che permettono la comunicazione tra diverse auto, e sistemi V2I, che permettono lo scambio di dati con le infrastrutture, gli automobilisti ricevono subito le informazioni sulla presenza di pedoni sulla strada, sulle condizioni del traffico o sugli incidenti, in modo da poter evitare situazioni pericolose.

Inoltre, questo tipo di comunicazione facilita la coordinazione tra veicoli e auto: l’analisi in tempo reale del flusso di traffico permette ai sistemi di navigazione di suggerirti un percorso alternativo, evitando di congestionare le strade e riducendo l’impatto ambientale dovuto al traffico eccessivo.

Auto connesse e l’obiettivo della sostenibilità

Le auto connesse sono uno strumento chiave per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea. L’impiego della connessione Internet per le auto è fondamentale per la guida predittiva che utilizza i dati ricevuti in tempo reale sul traffico, sulle condizioni meteorologiche e sulla circolazione delle altre auto per regolare la velocità di guida, risparmiare sul consumo di carburante e minimizzare le emissioni di CO2.

Anche le infrastrutture urbane possono beneficiare delle auto connesse. La gestione intelligente del traffico, basata sulla raccolta di informazioni fornite dai veicoli, permette di ottimizzare i flussi del traffico e di migliorare la fluidità della circolazione. Questa innovazione tecnologica potrebbe essere una soluzione per potenziare la viabilità nelle grandi città.

Un possibile impiego delle auto connesse che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità, è quello nel settore del car sharing e del trasporto pubblico, per offrire una mobilità smart e al passo con i tempi. La mobilità condivisa crea un modello per cui il possesso e l’utilizzo di un veicolo privato è meno necessario. Se il numero di auto in circolazione diminuisce, si riduce anche l’impatto ambientale associato alle emissioni inquinanti e alla produzione e smaltimento delle auto.

Gli investimenti sulle auto connesse e la loro tecnologia si sono resi necessari a causa dell’eccessiva esposizione dei cittadini europei a tre principali agenti inquinanti per l’atmosfera, cioè particolato fine, biossido di azoto e ozono. Grazie a tutte le misure adottate per ridurre le emissioni, tra il 2005 e il 2022, il numero di morti causate dal particolato tra i cittadini dell’Unione Europea si è ridotto del 45%, in linea con gli obiettivi fissati dal piano d’azione per cancellare l’inquinamento entro il 2030.

Se gli investimenti sulle tecnologie e le politiche mirate permetteranno un ulteriore sviluppo, le auto connesse potranno diventare un’ottima risposta alle crescenti sfide ambientali, permettendo al settore automobilistico di contribuire a trasformare la mobilità e renderla più sostenibile.

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