Fino a 200 euro per contrastare il caro carburante. Il bonus benzina, varato attraverso il Decreto Energia, è una misura dedicata ai lavoratori dipendenti ed include anche le auto elettriche.
Il Ministero dello Sviluppo economico, spiega che si tratta di un beneficio ceduto “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore”, buoni che nel 2022 non andranno a cumularsi sul reddito imponibile del lavoratore stesso, dunque esentasse.
Una nuova forma di benefit aziendale con le imprese libere di scegliere se corrispondere o meno il beneficio.
Come funziona il bonus benzina?
È del 14 Luglio 2022 la comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate in cui viene spiegato come funzionano l’erogazioni dei bonus carburante. Sul documento si legge che i buoni per: benzina, gasolio, Gpl metano, ma anche per ricaricare le vetture elettriche sono direttamente corrisposti dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti .
Tra i beneficiari rientrano anche autonomi e soggetti che non svolgono un’attività commerciale, ma che abbiano propri dipendenti. Il Decreto Legge esclude le amministrazioni pubbliche, come: istituti, scuole, aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale e tutti gli organi amministrativi che sono riconducibili allo stato.
Il bonus benzina di 200 euro è un benefit e non contribuisce alla formazione del reddito di lavoro dipendente e deve essere calcolato in modo separato rispetto ad altri eventuali benefici.
Per spiegarci meglio, se un lavoratore dipendente ottiene, nell’anno d’imposta 2022, buoni benzina per euro 100 e poi di altri benefit di tipologia diversa per un valore di euro 300, quest’ultima indennità sarà sottoposta a tassazione ordinaria. Se invece il valore dei buoni carburante ricevuti è pari a euro 250 e quello degli altri benefici è di euro 200, il totale di euro 450 non concorre alla maturazione del reddito dipendente, perché l’eccedenza dei 50 euro relativi al bonus benzina 2022 converge nell’importo degli altri benefit di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR.
Lerogazione dei buoni non deve sostituire il premio di risultato, come disciplinato ai sensi dell’art. 1, comma 182 e ss., della legge di Bilancio 2016 (Legge n. 208/2015)
L’emissione deve avvenire nell’anno in corso e in cui sono attivi contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato, dall’articolo 1, commi da 182 a 190, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Per entrare più nel dettaglio su come funziona il bonus benzina 2022, si può approfondire leggendo la circolare n. 27/E dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa devono fare i datori di lavoro
Come abbiamo già anticipato l’erogazione avviene solo da da parte dei datori di lavoro privati, non obbligatoriamente, ma solo su base volontaria. Questo consente ai datori di lavoro di scegliere se distribuire i buoni benzina a tutti i dipendenti o dare il benefit a personam.
Il datore di lavoro non è vincolato nel comunicarlo preventivamente negli accordi contrattuali con il dipendente e può erogare i buoni entro il 31 dicembre 2022. Non trattandosi di un incentivo ed essendo esentasse non è necessario eseguire nessuna procedura online.
Come per il dipendente, anche all’azienda non sono applicate tasse sull’erogazione dei buoni e il bonus carburante è interamente deducibile dal reddito d’impresa.
Come ottenere il bonus benzina?
La misura per ottenere il bonus benzina è stata finanziata per 9,9 milioni di euro per il 2022 e 0,9 milioni di euro per il 2023, e il voucher carburante ricordiamo riguarda i soli lavoratori dipendenti delle aziende private e non prende in considerazione le possibili difficoltà economiche, dunque non è agganciato ad alcuna soglia ISEE.
Per ottenerlo, occorre che i lavoratori ne facciano richiesta alla propria azienda e se quest’ultima acconsente, potranno ricevere il beneficio. I buoni potranno essere digitali o cartacei e dovranno necessariamente riportare il loro valore nominale.
Ricordiamo che finora i fringe benefit, i benefit aziendali sotto forma di buoni, potevano essere concessi entro la soglia dei 258,23 euro annui (soglia raddoppiata nel biennio 2020-2021 come forma di contrasto alla crisi pandemica). Adesso a questa soglia si aggiungono i 200 euro concedibili per i soli buoni benzina.