Un bonus multe ai vigili più efficienti?
Il Comune incassa poco? Allora viene attivato il “bonus multe“: i vigili che fanno più contravvenzioni riceveranno un premio di produzione. Qualche tempo fa era questa l’idea dell’amministrazione romana di Ignazio Marino, ma rimase solo un pensiero inespresso. Nelle ultime settimane è però ricomparsa durante il governo capitolino dei 5 stelle… Ed è ricominciata la polemica.
Il problema? Il calo delle multe nella capitale, quasi 600.000 in meno rispetto allo scorso anno. Ma cos’è successo? Gli automobilisti romani sono diventati più diligenti e responsabili oppure i vigili urbani battono la fiacca? Ma soprattutto: il bonus multe è davvero praticabile o solo un nuovo salasso per chi guida?
Bonus multe: la smentita del Campidoglio
Dopo le ultime “giornalate” tra quotidiani e portali di informazioni, il Campidoglio è sceso in campo e ha rilasciato una nota dove smentisce:
“In riferimento ad articoli apparsi su organi di stampa, si precisa che l’ipotesi di un cosiddetto ‘bonus multe‘, ossia un ‘premio’ per gli agenti della polizia locale legato al numero di sanzioni relative alle infrazioni rilevate, non è attualmente all’esame dell’amministrazione capitolina. Sarà invece all’esame, unitamente alle organizzazioni sindacali, nell’opportuna sede del tavolo di contrattazione, apertosi ufficialmente nella giornata di ieri, un metodo che consenta di ricollegare le premialità all’effettiva produttività“.
Insomma, il bonus multe non verrà riesumato. Ma il discorso di “ricollegare le premialità all’effettiva produttività” rimane un po’ vago e può lasciare spazio a ulteriori valutazioni. Federconsumatori Lazio si era già schierata contro, indicando il bonus multe come “un provvedimento dannoso e poco corretto messo in campo per far fronte ai tagli agli stipendi dei vigili della capitale e all’assenteismo dilagante nel corpo di polizia locale“. Ora bisogna capire quali saranno le prossime mosse del sindaco e della sua giunta.
Multe più care nel 2017
Ne avevamo parlato già a dicembre: dallo scorso mese c’è un nuovo aumento sulle multe. L’articolo 195 del Codice della Strada parla chiaro e prevede dei rincari sulle multe con cadenza biennale. Questa maggiorazione viene calcolata in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati fornito dall’ISTAT.
C’è da sottolineare due aspetti importanti, però: il rincaro riguarda solo le sanzioni amministrative (e non quelle penali) ed è basso. La maggior parte delle sanzioni più comuni resteranno infatti invariate. Il discorso delle “multe di notte” è però diverso: le contravvenzioni segnalate tra le 22 e le 7 ti costano un terzo in più delle corrispondenti “diurne”. Si tratta di un giro di vite per scoraggiare i comportamenti pericolosi e finanziare il fondo per contrastare l’incidentalità notturna. Ricordati però che la multa di notte non vale per tutte le infrazioni!
Come risparmiare con le multe?
Non ci sono delle modalità per risparmiare, intendiamoci. Ma ci sono delle opportunità a disposizione per pagare meno o evitare del tutto il pagamento della contravvenzione. Nella prima ipotesi parliamo dello sconto del 30% sulle multe quando sono pagate entro 5 giorni dall’avvenuta notifica. Purtroppo nella pratica sono intervenute diverse difficoltà e ancora oggi si sente bisogno di un ulteriore correzione normativa.
Nel secondo caso parliamo invece della contestazione di una multa: se hai ricevuto una multa e sei certo di non aver commesso tale violazione, oppure ritieni che sia ingiusta o che il verbale contenga errori, allora puoi attuare il ricorso presso il Prefetto o il Giudice di Pace. Ma questa è ancora un’altra storia…
credo che la produttività per un vigile nell'ambito della gestione del traffico dovrebbe essere, per esempio: evitare proattivamente il verificarsi di infrazioni; essere davvero capaci di agevolare il flusso veicolare; durante il presidio degli incroci non chiudersi nel gabbiotto a chiacchierare anche quando i mezzi di soccorso faticano a passare, oppure quando in prossimità c'è un veicolo fermo; non fumare in servizio; essere gentili; restare vigili (per l'appunto) e attenti all'integrità della segnaletica stradale; segnalare prontamente un ostacolo o pericolo per la circolazione dei veicoli incontrato durante qualsiasi spostamento con la pattuglia (es. buche o tombini sotto il livello stradale, piante che ingombrano la carreggiata, soprattutto quelle molto cresciute durante gli anni, eventuali altri ingombri della carreggiata...), essere d'esempio per il cittadino, ecc...
Insomma, il buon viglie che desidera fare bene il proprio lavoro e rendersi veramente utile per il miglioramento della comunità, avrebbe moltissime opportunità soprattutto nelle città come Roma.
Ah... dimenticavo... il divieto d'uso del cellulare alla guida, vale anche per i vigili. O mi sbaglio?!?
Ah… dimenticavo… il divieto d’uso del cellulare alla guida, vale anche per i vigili. O mi sbaglio?!?
Sbagli! Codice della strada art. 173:
2. È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e di polizia.
OK per il resto.
E questo è nulla ; ricordo circa 20 anni fa , in una località turistica montana nel periodo estivo di maggiore afflusso , venivano importati vigili urbani , anche da città lontane , i quali esercitavano in modo rigoroso le loro mansioni ed , in contemporanea , si facevano le vacanze (ovviamente ripagate dalle abbondanti contravvenzioni) con le famiglie........siamo in Italia..........