Per poter circolare con il tuo veicolo in completa sicurezza l’assicurazione auto è inevitabile in quanto copre i danni causati da un eventuale sinistro. Il costo dell’assicurazione auto conosciuto anche come premio assicurativo è calcolato per ogni singolo assicurato ed è determinato da diversi parametri.
Conoscere i fattori che influenzano il prezzo della polizza e sapere come calcolare l’importo da pagare può aiutare a risparmiare e a scegliere la copertura più adatta. Età dell’assicurato, località di residenza, genere e classe di merito sono alcune delle variabili che servono a determinare il costo dell’assicurazione auto.
Come si calcola il costo dell’assicurazione auto?
Il costo dell’assicurazione auto non è fisso e può variare in modo considerevole da un guidatore all’altro. Esso dipende da una combinazione di diversi fattori, che vengono valutati dalle compagnie assicurative per stabilire il premio da pagare. Inoltre, l’entità del premio assicurativo è vincolata alla probabilità che un determinato evento – detto sinistro – si verifichi. Nel caso in cui questa probabilità sia alta, si pagherà di più. Al contrario, si pagherà di meno. Molto semplice, ma in realtà ci sono dei fattori di base che vanno influiscono nel determinare il costo del premio assicurativo. Essi sono:
- il premio puro;
- i caricamenti;
- le tasse ed altre imposte.
Questi fattori hanno un peso differente per ogni compagnia, che ha il suo metodo di calcolo ed è per questo motivo che i prezzi, a parità di fattori primari che ne determinano l’importo, possono variare da preventivo a preventivo.
Il premio puro (53,5%) è determinato in base alle probabilità che si verifichino i sinistri e del costo medio dei sinistri. È la parte del premio versato dall’assicuratore all’assicurato in caso di sinistro, cioè è il rischio che si prende la compagnia nell’assicurare un veicolo. Il 68% del premio puro copre i danni fisici subiti in conseguenza di un incidente e il restante 32% è il risarcimento dei danni a cose, del costo dei ricambi delle spese per le riparazioni.
I caricamenti (16%) sono le somme che ogni agenzia sceglie di applicare. Sono cioè oneri accessori, che rappresentano la parte del premio destinata a coprire le spese della compagnia assicurativa. I costi di acquisizione di un nuovo cliente, il costo pagato per la gestione del contratto o per un eventuale sinistro, le provvigioni per gli agenti e il guadagno netto della compagnia vengono caricati all’interno del premio assicurativo che il soggetto andrà a pagare.
Le tasse e imposte (26,5%) che incidono sul prezzo finale, con un’aliquota complessiva superiore alla media europea. Questa aliquota è formata dall’imposta statale del 12,5%, ma che può arrivare al 16% in alcune province, più un contributo SSN del 10,5%. Vanno aggiunte le garanzie accessorie che hanno tasse variabili: 2,5% per infortuni del conducente, 13,5% per furto e incendio, e 10% per assistenza.
Il costo dell’assicurazione auto non è fisso e può variare da un guidatore all’altro. Esso dipende da una combinazione di diversi fattori, che vengono valutati dalle compagnie assicurative per stabilire il premio da pagare: vediamo nel dettaglio quali sono.
- La provincia di immatricolazione o il comune di residenza dell’assicurato. Provincia o comune incidono sul prezzo finale in base alla frequenza statistica dei sinistri. Le assicurazioni considerano il tasso di sinistri e furti in diverse regioni o città, stabilendo premi più alti nelle zone considerate più rischiose.
- L’alimentazione del veicolo. La vostra automobile va a benzina? Diesel? Gpl? Bene, in media il diesel costa un po’ di più perché si calcola che con un automobile a gasolio si percorrano più chilometri rispetto alle tradizionali benzina, esponendosi a un rischio statistico maggiore. Le polizze per le auto elettriche e ibride sono più convenienti rispetto a quelle dedicate alle auto con motori endotermici.
- L’ABS e doppio Airbag. I sistemi di sicurezza abbassano il premio, poiché un’automobile che monta questi accessori è più sicura in caso di incidente. Il che vuol dire che l’automobilista e i suoi passeggeri di solito riportano danni minori.
- La classe di merito. La condotta pregressa del guidatore influisce sul costo della RC Auto. Dal 2020, con l’RC Auto familiare, è possibile usare la classe di merito più favorevole tra familiari conviventi per tutti i veicoli, anche al rinnovo. Questo vantaggio richiede di non aver causato sinistri negli ultimi cinque anni.
- Età dell’assicurato. Piaccia o no, i giovani provocano più incidenti delle altre categorie di automobilisti. Motivo per cui esiste un limite tariffario (24-25 anni) sotto al quale la polizza Rc Auto è più cara.
- Utilizzo del veicolo. Se percorri molti chilometri all’anno con la tua auto, da un punto di vista statistico sei più soggetto a rimanere coinvolto in un incidente rispetto a chi guida per meno tempo.
- L’auto da assicurare. Il costo della polizza varia in base al modello, all’età e al valore dell’auto. Un’utilitaria costa meno di un’auto sportiva o un SUV. Anche l’uso del veicolo influisce: se usato per lavoro, il rischio di incidenti è maggiore rispetto a un uso privato, aumentando il costo.
- Franchigia. La franchigia è l’importo al di sotto del quale il risarcimento è del tutto a carico dell’assicurato. È chiaro che con una franchigia il costo dell’assicurazione cala, dal momento che l’assicurato si occupa in prima persona degli eventuali risarcimenti per piccoli danni.
- Massimali. Si tratta degli importi massimi entro i quali la compagnia risarcisce i danni. Se i danni provocati dall’incidente superano questa soglia, è l’assicurato che dovrà coprire la differenza. L’importo minimo dei massimali è stabilito per legge, dunque non si può contrattare al ribasso per avere uno sconto in polizza, mentre è possibile decidere qual è l’importo massimo del risarcimento e più questa cifra sale, più cresce il costo della polizza.
Imposta sulle assicurazioni RC Auto: a quanto ammontano?
Quando si calcola il costo totale dell’assicurazione auto, è importante tenere conto anche delle imposte che si applicano sulla polizza RC Auto. In Italia, il premio assicurativo è soggetto a una tassazione che può variare a seconda della regione di residenza. In media, l’imposta sull’assicurazione RC Auto si aggira intorno al 12,5% del premio netto. Tuttavia, questo valore può variare dal 9% al 16% a seconda delle decisioni delle singole regioni. Dal 2011, grazie al federalismo fiscale, l’aliquota dell’imposta sull’RC Auto può essere diminuita o aumentata dalle singole province fino a 3,5%.
Oltre a questa imposta regionale, sul premio netto si applica un contributo al Servizio Sanitario Nazionale, pari al 10,5%. Questo contributo serve a coprire le spese sanitarie sostenute dallo Stato per gli incidenti stradali. Rapido giro di calcolatrice: 26,5%. A tutto questo si aggiungono le tasse sulle garanzie accessorie che puoi aggiungere durante la stipula del contratto: 2,5% per gli infortuni, 13,5% per incendio e furto, 10% per l’assistenza. Percentuali interessanti che sicuramente influiscono sul costo assicurazione auto.
Ti stai forse chiedendo se puoi fare qualcosa per evitare l’imposta sull’assicurazione RC Auto e pagare meno?
La risposta è no, non puoi fare nulla in tal senso. Le tasse sono comprese nel prezzo del servizio, quindi le paghi e non te ne accorgi neanche. Per i servizi accessori puoi prendere una decisione a monte (evitare i servizi), ma per il costo assicurazione auto ci sono poche strade da seguire. Puoi solo cercare l’offerta migliore tra le varie proposte delle compagnie assicurative.
I KW (kilowatt) contano nel calcolo dell’assicurazione auto?
La potenza del veicolo, dunque i KW, non contano nel calcolo della polizza RC auto. Il costo dell’assicurazione è influenzato dai cavalli fiscali, che rappresentano un valore collegato alla cilindrata del motore, espressa in cm³. Maggiore è la cilindrata, più alto sarà il numero di cavalli fiscali e, di conseguenza, il costo dell’assicurazione. Le compagnie assicurative utilizzano questo parametro poiché motori più potenti possono comportare un rischio maggiore e, quindi, un premio assicurativo più elevato.
I KW, cioè la potenza del veicolo, non servono ai fini della determinazione del costo dell’assicurazione auto, mentre servono per il calcolo del bollo auto da pagare ogni anno.
Come calcolare l’assicurazione di un’auto senza targa?
La targa è un dato fondamentale per fare un calcolo preventivo dell’assicurazione auto. Ma come puoi valutare il costo dell’assicurazione nel caso in cui tu stia decidendo di acquistare un’auto nuova, ad esempio? Calcolare l’assicurazione auto anche quando non sei ancora in possesso della targa è possibile e segue una procedura simile a quella di un’auto già immatricolata. Tuttavia in assenza di questo dato otterrai uno o più prezzi meno accurati di quelli che otterresti con le informazioni puntuali sul veicolo che intendi assicurare. Il preventivatore di 6sicuro contempla infatti anche le seguenti possibilità:
- auto ancora da acquistare;
- non conosco la targa.
In questi casi, dovrai immettere tu stesso i dati sul modello e sull’immatricolazione dell’automobile. Anche se non conoscerai la cifra precisa, otterrai comunque i prezzi più accurati possibili sulla base delle informazioni a tua disposizione.
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