I veicoli possono subire dei danni nel caso in cui vengano riforniti dal carburante sporco. Vediamo se e in che modo è possibile ottenere un risarcimento.
Danni all’auto da Carburante sporco
Sia i veicoli alimentati a diesel, soprattutto quelli di ultima generazione, che quelli che vanno a benzina, possono subire danni anche gravi a seguito di immissione nel serbatoio di carburante sporco, impurità, acqua o nel peggiore dei casi di carburante fornito da gestori con pochi scrupoli che erogano diesel o benzina di bassa qualità o dubbia provenienza.
Ma come capire se la tua auto è danneggiata a causa del carburante sporco? Ecco alcuni segnali:
- perdita di potenza del veicolo;
- motore che “borbotta”;
- auto che va a scatti;
- difficoltà in fase di accensione.
Sono tutti indicatori che la tua auto ha subito un danno e dunque sarebbe meglio farla controllare e approfondire la questione.
Come ottenere il risarcimento danni da carburante sporco
Partiamo dal caso in cui non hai diritto ad alcun risarcimento: quando cioè mentre fari rifornimento self service, commetti l’errore di introdurre nel veicolo della benzina e invece la tua auto è alimentata a diesel. In questo caso i danni saranno sempre e comunque a carico tuo.
Se invece è il gestore a commettere l’errore e in tutti gli altri casi (benzina con impurità, acqua ecc.), per potersi rivalere sul gestore presso cui hai fatto il rifornimento incriminato hai bisogno di una documentazione inoppugnabile. Dunque:
- ricevuta del rifornimento stesso;
- danni dettagliati e certificati da un’officina specializzata;
- fattura delle spese sostenute (il solo preventivo non ha valore legale).
Se sei in possesso di tutti questi documenti, puoi avviare la procedura di richiesta di risarcimento attraverso l’iter seguente:
- invia, al massimo entro due mesi dalla scoperta del danno, una lettera di diffida al gestore che ha causato il danno, utilizzando una raccomandata A/R;
- se hai pagato con carta o bancomat e hai scaricato il costo sulla scheda carburante, devi inviare la diffida entro otto giorni;
- il gestore dovrà documentare la sua innocenza o l’intervento di cause di forza maggiore.
Ricordiamo infine che i gestori degli impianti di distribuzione hanno l’obbligo contrattuale di fornire carburante privo di impurità o sostanze estranee, dunque hanno l’onere di provare di aver correttamente adempiuto a tale obbligo.