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Codice della strada: quali farmaci sono vietati alla guida

Scopriamo insieme quali sono i farmaci vietati alla guida introdotti con le nuove regole del Codice della Strada.

Nell’ottica di una maggiore sicurezza stradale, alcuni farmaci sono vietati alla guida ed è necessario che ogni automobilista sia consapevole dei rischi legati alla loro assunzione. Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, si è scelto di porre maggiore attenzione a chi si mette al volante dopo aver assunto medicinali che possono compromettere le capacità psicofisiche e quindi la possibilità di guidare.

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Questi farmaci possono influire sui riflessi, sulla concentrazione e sulla capacità di reazione e aumentano la possibilità di incidenti. È consigliabile informarsi e conoscere bene gli effetti collaterali dei medicinali che si assumono e le nuove leggi stradali per non rischiare di incorrere in multe e sanzioni e anche come atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri utenti della strada.

A partire dal 14 dicembre 2024, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, la guida sotto l’effetto di farmaci è equiparata alla guida in stato di ebbrezza e per questo sono previste pene molto severe, come multe, sospensione della patente, confisca del veicolo e arresto.

Quali farmaci sono vietati alla guida

Esistono diverse categorie di farmaci che sono vietati alla guida in quanto possono interferire con la capacità di concentrazione e compromettere la sicurezza stradale. Tra le categorie di farmaci che influiscono sulla guida troviamo gli ansiolitici, gli antistaminici, gli antidolorifici e alcuni farmaci per il trattamento di patologie croniche. In particolare:

  • gli ansiolitici sedativi come le benzodiazepine usate per trattare stati d’ansia o di insonnia, possono causare una riduzione della concentrazione e rallentamento dei riflessi;
  • gli antistaminici necessari per trattare le allergie stagionali possono avere effetti sedativi, provocando sonnolenza;
  • gli antidepressivi triciclici possono causare sonnolenza e ipotensione;
  • gli antidolorifici, specie se a base di oppioidi, possono compromettere i riflessi e le risposte agli stimoli esterni;
  • i farmaci per il trattamento della pressione possono causare capogiri;
  • i farmaci per il trattamento dell’epilessia, come i barbiturici, possono alterare il coordinamento motorio.

Se si assumono questi farmaci è consigliabile non mettersi alla guida per non compromettere la propria sicurezza, rischiando anche delle sanzioni molto severe.

Per aiutare gli automobilisti ad adottare comportamenti corretti, il nuovo Codice della Strada ha introdotto delle nuove regole anche per i produttori di farmaci. In particolare, a partire dal 2025, i farmaci che provocano effetti collaterali che possono compromettere la guida dovranno riportare un simbolo ben visibile e spiegazioni sugli effetti indesiderati. In questo modo gli automobilisti saranno consapevoli dei rischi che corrono mettendosi alla guida.

Inoltre, al momento del rinnovo della patente, si dovrà dichiarare l’assunzione di specifici farmaci con un’autocertificazione, in modo da permettere ai medici di stabilire se quel determinato farmaco possa presentare delle controindicazioni per la guida.

Sanzioni e rischi

Guidare sotto l’effetto di farmaci vietati comporta sanzioni e rischi poiché è equiparato alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, secondo quanto stabilito dal nuovo Codice della Strada.

Le sanzioni per chi guida sotto gli effetti di farmaci sono stabilite dall’art. 187 e prevedono:

  • multe da500 a 6.000 euro;
  • arresto da sei mesi a un anno.

In caso di reato, la patente viene sospesa da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a una terza persona, la durata della sospensione della patente viene raddoppiata. Sempre secondo il Codice, la patente deve essere revocata in caso di recidiva nel corso di tre anni. Con una sentenza di condanna a seguito di un reato, è prevista anche la confisca del veicolo, salvo che appartenga a un soggetto terzo estraneo ai fatti.

La possibilità di essere sottoposti a controlli anche senza essere in evidente stato di alterazione potrebbe causare problemi a chi assume dei farmaci per curare patologie croniche, poiché questi test potrebbero rilevarne tracce anche dopo giorni dall’assunzione.

Per chiarire questo problema e rassicurare gli automobilisti coinvolti da questa novità, verrà emanata una circolare dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per fare chiarezza sui farmaci che è possibile assumere prima di mettersi alla guida.

Oltre alle conseguenze economiche e legali, guidare sotto l’effetto di farmaci che alterano le capacità psicofisiche comporta dei rischi significativi per la sicurezza stradale. Un minor controllo della situazione, capogiri e colpi di sonno provocano una maggiore possibilità di causare incidenti con conseguenze gravi per tutti gli utenti della strada.

Adottare comportamenti corretti può evitare di incorrere in problemi gravi alla guida. Prima di assumere un farmaco controlla che sul foglio illustrativo siano presenti eventuali avvertenze circa gli effetti collaterali che possano influenzare in modo negativo la capacità di guida. Se hai dubbi, prima di assumere il farmaco e metterti alla guida, chiedi al tuo medico o al farmacista delucidazioni in merito. I medici possono spiegarti gli effetti dei medicinali e consigliarti se è il caso di evitare di metterti alla guida.

 Se noti dei sintomi dopo aver assunto un farmaco, evita di guidare e trova delle soluzione alternative per muoverti.

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