I veicoli su strada producono rumori e segnalazioni acustiche che possono risultare molesti, per questo motivo il Codice della Strada prevede delle limitazioni, vediamo quali.
Cosa prevede il Codice della Strada per i rumori?
Partiamo dai rumori prodotti dalla tua auto o moto. A regolarli e limitarli è l’art. 155 del Codice della Strada, affermando che durante la circolazione occorre:
evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa.
Hai presente quando passa una moto e trema tutta la città? Ecco quella cosa lì potrebbe essere sanzionabile. Un altro rumore che può risultare particolarmente molesto, è quello dell’antifurto sebbene l’obiettivo di questi dispositivi sia proprio quello di allertare tutti che vi è un tentativo di furto del veicolo. Anche in questo caso il Codice stabilisce dei limiti:
Devono limitare l’emissione sonora ai tempi massimi previsti dal regolamento e, in ogni caso, non devono superare i limiti massimi di esposizione al rumore fissati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991.
In sintesi, su tutto il territorio nazionale (salvo disposizioni locali) vale la regola del limite dei 70 LEq di giorno (dalle 6:00 alle 22:00) e 60 LEq di notte (dalle 22:00 alle 6:00). Nelle zone industriali si applica il limite (sia di giorno che di notte) dei 70 LEq. Bisogna fare una precisazione però, il valore preso in considerazione dalla legge non sono dBA (decibel) ma è il LEq (Livello Equivalente) che è la grandezza più frequentemente utilizzata per parlare di rumore ambientale.
Quando passa un automezzo di soccorso a sirene spiegate, quando si sente un colpo di clacson vicinissimo, in questi casi, la rumorosità istantanea può salire anche ben oltre i 70 dBA, e toccare punte verso i 90 dBA. Quando si parla di rumorosità ambientale si fa però riferimento, al livello medio di rumore, su un periodo rappresentativo delle condizioni locali, o meglio ancora, ad un livello sonoro costante. È in questi termini che dobbiamo leggere i valori indicati sopra.
Quindi, oltre ai decibel bisogna tenere conto anche del tempo di esposizione al rumore. Tornando all’esempio dell’antifurto che suona, un conto è se si attiva una volta, un altro se va avanti tutta la notte, nel primo caso non è assolutamente sanzionabile, nel secondo caso… è da vedere. Il problema è trovare chi esegua la misurazione.
Il dispositivo silenziatore, se prescritto per legge, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato. Chiudiamo con l’autoradio la cui emissione sonora non deve superare i limiti massimi di accettabilità fissati dal regolamento. Dunque, i dispositivi devono essere sempre ben tarati, o gestiti, per rispettare le normative vigenti. Nel caso in cui non si rispettino queste disposizioni e limiti, si incorre in una multa che va da 42 euro a 173 euro.
Cosa prevede il Codice della Strada per le segnalazioni acustiche?
L’articolo successivo, il 156 del Codice della Strada, regola invece l’uso del dispositivo di segnalazione acustica, il clacson per intenderci.
L’articolo di legge tocca quattro punti essenziali:
- il clacson deve essere usato solo ai fini della sicurezza stradale e con la massima moderazione (vietato “strombazzare”, insomma);
- “fuori dei centri abitati l’uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso”; di notte o dove fosse possibile, il segnale acustico può essere sostituito da quello luminoso attraverso l’uso degli abbaglianti ad intermittenza;
- nei centri abitati l’uso del clacson è vietato, a meno che non ci si trovi in una situazione di imminente pericolo;
- se si trasportano feriti o ammalati gravi, è possibile non osservare i divieti sull’uso del clacson.
Anche in questo caso se non si rispetta il Codice della Strada, si rischia una multa che va da 42 euro a 173 euro.