Tracciare il disegno che illustra la dinamica del sinistro è una delle componenti della constatazione amichevole, vediamo se si può omettere o meno ai fini del risarcimento.
È obbligatorio il disegno della dinamica per la constatazione amichevole?
Il CAI (ex Cid o constatazione amichevole) è il modulo in cui i soggetti coinvolti nell’incidente dichiarano spontaneamente e di comune accordo, in che modo è avvenuto il sinistro.
Tuttavia ai fini del risarcimento dei danni, le compagnie assicuratrici coinvolte possono contestare il contenuto del CAI nel caso in cui si ritenga incompleto o non veritiero.
Se hai avuto un incidente, dunque, oltre a concordare con l’altra persona la compilazione del modello, devi aver cura che sia compilato adeguatamente.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25468/2020, su questo fronte afferma che il disegno che ricostruisce per sommi capi la dinamica, è necessario ad evitare le possibili contestazioni della compagnia assicuratrice e per ottenere il risarcimento.
La Suprema Corte infatti afferma infatti che la confessione del responsabile del sinistro è liberamente valutabile da parte del giudice, in caso di contenzioso, ma “ha valore di piena prova nei confronti del medesimo confidente”. E per essere tale deve essere completa in ogni sua parte.
Dunque il disegno diventa importantissimo per tutelarsi da eventuali contestazioni ed essere preparati se si finisce in tribunale.
Perché è importante la constatazione amichevole?
Il modello CAI è molto utile quando si verifica un incidente di entità lieve e se compilato completamente e correttamente, può anche ridurre i tempi per l’offerta del risarcimento danni.
Inoltre si tratta di un’ottima “arma di difesa” nel malaugurato caso in cui l’altra persona coinvolta nel sinistro stia in realtà cercando di truffare te e/o la compagnia assicurativa attraverso la simulazione di un sinistro (come avviene ad esempio con la cosiddetta “truffa dello specchietto“). In questi casi solitamente anche solo nominare la constatazione amichevole potrebbe fare desistere l’altro da qualsiasi pretesa nei tuoi confronti.
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