Se hai sottoscritto una polizza vita e/o una polizza infortuni, devi sapere che hai diritto alla detrazione delle assicurazioni nel 730. Vediamo come funziona la detrazione e quali sono i limiti di legge.
Detrazioni assicurazioni 730: come funzionano?
Se hai sottoscritto una polizza vita e/o una polizza infortuni, devi sapere che esiste un beneficio economico riconosciuto dalla Stato italiano sotto forma di detrazione IRPEF. Questo significa che potrai, in sede di dichiarazione dei redditi, ridurre l’importo delle imposte da versare o recuperare parte delle tasse già versate mensilmente in busta paga.
L’Agenzia delle Entrate precisa che è possibile detrarre dall’IRPEF il 19% di quando speso per polizze che prevedono:
- rischio di morte, le cosiddette assicurazioni TCM (temporanee caso morte);
- invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante;
- non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, se l’impresa di assicurazione non ha la possibilità di recedere dal contratto.
Detrazione del 19% anche per l’assicurazione casa, ma soltanto se la polizza ha per oggetto il rischio di eventi calamitosi.
Detrazione assicurazioni 730: quali sono i limiti?
Come per altre tipologie di detrazioni fiscali, anche quella relativa alle assicurazioni presenta dei limiti oltre i quali non è possibile detrarre gli importi spesi. Nel dettaglio gli importi complessivamente detraibili variano a seconda del tipo di polizza:
- 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente;
- 750 euro nel caso dei premi versati per le polizze assicurative, a tutela delle persone con disabilità grave, che coprono il rischio di morte;
- 1.291,14 euro per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Ricordiamo che con la Legge di Bilancio 2020 è stato introdotto l’obbligo di utilizzare sistemi di pagamento tracciabili per poter ottenere poi la detrazione prevista, dunque è fondamentale che il pagamento del premio venga effettuato mediante bonifico bancario o postale, assegno bancario o circolare, carta di credito o bancomat.
A chi spettano le detrazioni
Per poter usufruire della detrazione fiscale bisogna innanzitutto aver versato il premio nell’anno d’imposta a cui fa riferimento la dichiarazione dei redditi. Se hai pagato il premio assicurativo nel 2017, anche se la copertura è attiva nel 2018, potrai presentare la ricevuta di versamento al momento della compilazione del 730 o del modello Redditi PF di quest’anno.
Per ottenere la detrazione dovrai presentare la ricevuta del versamento e una copia del contratto da cui poter ricavare le generalità dell’assicurato e tutti i dati rilevanti della polizza.
In alcuni casi si può richiedere la detrazione anche se non si è beneficiari della polizza. Infatti, la detrazione può essere richiesta:
- direttamente dall’assicurato che detrae la quota nella propria dichiarazione dei redditi;
- dal contraente della polizza, se il beneficiario è un familiare che è fiscalmente a carico della persona che richiede la detrazione;
- da un familiare che ha a carico la persona che risulta sia il contraente sia l’assicurato.
Detrazione assicurazione auto: quando è possibile
Fino alla dichiarazione dei redditi 2014 era possibile dedurre dal 730 parte delle spese per l’assicurazione auto. In particolare, la legge prevedeva la possibilità di portare in deduzione del reddito il contributo versato a favore del Sistema Sanitario Nazionale, per la parte che superava i 40 euro.
Con l’entrata in vigore del DL 102/2013 è stata eliminata questa possibilità.
Ad oggi, se hai sottoscritto un’assicurazione auto basica, dunque soltanto la RC auto obbligatoria per legge, non hai diritto ad alcuna detrazione ne 730.
In questo caso potrai detrarre ilo 19% dell’importo anno versato per la sola garanzia infortuni al conducente, e non per l’intero importo della tua assicurazione auto.
Attenzione! La polizza per poter essere detraibile deve avere come oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%.
Garanzia infortuni al conducente: cos’è?
L’assicurazione auto obbligatoria riguarda la responsabilità civile per la guida dei veicoli a motore, dunque i casi in cui occorre rimborsare i danni provocati a terzi dall’assicurato in caso di sinistro. Questo livello di copertura non comprende tutta una serie di situazioni non meno pericolose e onerose dal punto di vista economico. Proprio per questo motivo, esistono diverse garanzie accessorie non obbligatorie che, a fronte di un costo aggiuntivo, tutelano l’assicurato in determinate circostanze.
Tra queste figura la polizza infortuni al conducente, che ti consigliamo dal momento la sola RC auto non copre i danni fisici subiti dall’assicurato, ma solo quelli che lui, mentre alla guida, causa ad altri veicoli o persone. Meglio quindi essere protetti (e risarciti adeguatamente) nel caso di morte, invalidità parziale o totale, temporanea o permanente.
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