Il documento unico di circolazione, in vigore dal 1° ottobre 2021, sostituisce sia la carta di circolazione, i tagliandi di aggiornamento e il certificato di proprietà necessari per le attività di motorizzazione. Con l’obiettivo di snellire e velocizzare le pratiche burocratiche, il documento unico di circolazione viene rilasciato anche in versione digitale, tramite un QR code fornito al momento dell’emissione.
In pratica, questo documento, rilasciato dal MIT, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riporta tutte le informazioni relative all’automobile inserita nell’archivio nazionale dei veicoli: le caratteristiche tecniche, e i dati sul proprietario della vettura e su chi utilizza il mezzo e informazioni circa provvedimenti amministrativi e giudiziari sull’auto. I certificati di proprietà e i documenti di circolazione, emessi prima del 1° ottobre 2021, vengono considerati validi ma è comunque possibile richiedere il rilascio del documento unico, anche in formato digitale. Se non si fa espressa richiesta, il documento unico, o Duc, verrà rilasciato solo nel caso in cui si compia un’azione per cui è previsto l’aggiornamento dei documenti, come ad esempio il duplicato a seguito di smarrimento o il passaggio di proprietà.
Documento unico di circolazione: stop a libretto e certificato di proprietà
Il documento unico, Duc, è entrato in vigore il 1° ottobre 2021 e viene rilasciato per tutte le nuove immatricolazioni e per le sostituzioni al posto del libretto di circolazione e del certificato di proprietà, unendo tutte le informazioni in un solo documento. Il Duc è un documento dematerializzato, dunque disponibile anche in digitale, che accorpa:
- certificato di proprietà, finora di competenza dell’Aci;
- carta di circolazione, rilasciata dalla Motorizzazione civile.
Chi preferisce, può richiedere la versione cartacea da portare sempre con sé quando si viaggia in auto.
Il nuovo documento riporta:
- dati tecnici e di intestazione del veicolo;
- informazioni validate dal PRA relative alla situazione giuridico patrimoniale del mezzo e alla cessazione dalla circolazione conseguente alla sua demolizione, o alla sua esportazione all’estero;
- informazioni su eventuali privilegi e ipoteche, provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e la disponibilità del veicolo, annotati al PRA;
- provvedimenti di fermo amministrativo, ove presenti.
Ma non preoccuparti, perché come asserito, tutti i libretti di circolazione e certificati di proprietà rilasciati prima del 1° ottobre 2021 rimangono validi finché non ci sono variazioni relative al veicolo o al proprietario, dunque non devi per forza provvedere alla sostituzione. Il documento potrà essere rilasciato in vista della prima operazione eseguita che richieda il suo rilascio: rinnovo di iscrizione o re-immatricolazione, passaggio di proprietà, o ancora, a causa di smarrimento, furto o deterioramento della carta di circolazione o del certificato di proprietà.
Se vuoi comunque adottare la nuova documentazione o preferisci avere tutti i documenti della tua auto in formato digitale, puoi richiederne il rilascio rivolgendoti agli uffici ACI, alla Motorizzazione Civile o agli Sportelli Telematici dell’Automobilista tramite modello di Istanza unificata.
Documento unico di circolazione: decreto ministeriale
Il 27 settembre 2021 l’allora Capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, ha emanato un provvedimento attuativo del decreto legislativo 98/2017.
Il decreto ha stabilito che il documento unico di circolazione dovesse sostituire il libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
L’adozione del Duc è avvenuta in modo graduale: durante una fase di transizione, i vecchi documenti sono stati affiancati dal nuovo formato. Questa fase si è conclusa il 1° ottobre 2021, data in cui è diventato obbligatorio il rilascio del solo documento unico per tutte le nuove immatricolazioni.
Uno dei punti chiave del decreto è l’adozione di sistemi digitali per gestire i dati presenti nel Duc. Oltre a essere un buon deterrente per la duplicazione fraudolenta delle informazioni, aiuta a snellire le procedure burocratiche per il rilascio dei documenti e facilita i controlli da parte delle autorità competenti.
Inoltre, il passaggio al digitale e l’unificazione dei documenti hanno portato a una riduzione delle spese per gli automobilisti: il rilascio del documento unico costa 29 euro a fronte dei 36 euro previsti per avere il libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
Un’ultima modifica importante introdotta dal testo del decreto interessa il trasferimento del controllo sull’ACI alla Presidenza del Consiglio dei ministri e, nei limiti delle attività relative alla tenuta del PRA, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.