L’ecotassa auto è la risposta alla crescente sensibilità collettiva per i temi ambientali e al problema delle emissioni inquinanti causate dai veicoli. Introdotta per la prima volta con la Legge di Bilancio del 2019 e prorogata anche per il 2024, l’ecotassa si applica all’acquisto di auto nuove o usate, con l’obiettivo di disincentivare l’acquisto di veicoli che producono elevate quantità di CO2. La tassa è in linea con gli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea per la riduzione delle emissioni inquinanti e il miglioramento della qualità dell’aria.
L’obiettivo dell’ecotassa è limitare l’acquisto e la circolazione di auto molto inquinanti. Difatti, la tassa è proporzionale alle emissioni: minore è l’inquinamento prodotto, minore sarà l’imposta da corrispondere. La tassa è zero se l’auto ha emissioni minime.
A differenza del superbollo, altra spesa che colpisce le vetture con elevata potenza e che va pagata ogni anno, l’ecotassa va pagata una sola volta al momento dell’acquisto o del passaggio di proprietà.
Se hai intenzione di acquistare un’auto dalle alte emissioni, devi essere consapevole di dover sostenere anche la spesa dell’ecotassa, oltre a tutti gli altri costi previsti all’acquisto di un’auto. Scopri chi deve pagare questa imposta, come viene calcolata e quali sono le scadenze e le modalità di pagamento.
Chi deve pagare l’ecotassa
È tenuto al pagamento dell’ecotassa chiunque decida di acquistare una vettura con emissioni superiori ai 160g/km di CO2. Se ne sei già in possesso, non sei tenuto al pagamento di alcuna imposta.
L’ecotassa va corrisposta anche nel caso tu decida di acquistare un’auto usata e immatricolata a partire dal 1° marzo 2019. Nel caso l’auto sia più vecchia, non sei tenuto al pagamento di nessuna imposta, a prescindere dalla quantità di emissioni. Diverso è il discorso per le auto immatricolate all’estero: in questo caso dovrai pagare l’ecotassa al momento dell’immatricolazione del veicolo in Italia.
Il pagamento dell’ecotassa riguarda:
- quasi tutti i veicoli a benzina, in particolar modo quelli di grandi dimensioni come SUV e fuoristrada;
- auto di lusso;
- veicoli commerciali;
- auto diesel di grossa cilindrata.
Sono, invece, esonerati dal pagamento delle imposte camper, caravan, auto che trasportano portatori di handicap e carri funebri.
Come calcolare l’importo
L’importo dell’ecotassa auto viene calcolato in base alle emissioni del veicolo. Al momento dell’immatricolazione si verificano i dati presenti sul libretto di circolazione e in modo proporzionale verrà calcolata l’imposta. Le soglie di emissioni e gli importi dovuti sono i seguenti:
- per emissioni da 161 a 175 g/km di CO2 è prevista una tassa di 1.100 euro;
- per emissioni da 176 a 200 g/km di CO2 è prevista una tassa di 1.600 euro;
- per emissioni da 201 a 250 g/km di CO2 è prevista una tassa di 2.000 euro;
- per emissioni da 251 a 290 g/km di CO2 è prevista una tassa di 2.500 euro;
- per emissioni superiori a 290 g/km di CO2 è prevista una tassa di 2.800 euro.
Al di sotto dei 160 g/km di CO2, non sei tenuto al pagamento di alcuna tassa. Puoi controllare sul libretto di circolazione in quale soglia rientra l’auto che vuoi acquistare in modo da conoscere con esattezza l’importo dell’ecotassa.
Gli importi così elevati da sostenere in caso di acquisto di macchine inquinanti sono finalizzati a incentivare l’abbandono di auto dalle alte emissioni e per favorire la scelta di auto elettriche o ibride. Per raggiungere quest’obiettivo e soddisfare le richieste che arrivano dall’Unione Europea, il Governo ha stanziato anche per il 2024 degli incentivi alla rottamazione di auto inquinanti.
Al contrario, gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche non sembrano produrre gli effetti sperati in quest’ottica, per cui la stretta sulle auto molto potenti e inquinanti sembra inevitabile.
Scadenze di modalità e pagamento
Il pagamento dell’ecotassa auto è stato prorogato anche per il 2024 e va corrisposto una sola volta al momento dell’acquisto della nuova auto o del trasferimento di un’auto dall’estero, entro il giorno dell’immatricolazione del veicolo. Non bisogna confondersi con il superbollo che va pagato ogni anno per le auto con potenza superiore ai 185 kW.
Se paghi l’ecotassa in ritardo rischi di incappare in sanzioni, comminate in base al ritardo nel pagamento. In particolare:
- se si provvede al pagamento entro 15 giorni, l’aumento dell’imposta è dello 0,1%;
- dal 16° al 30° giorno, l’aumento dell’imposta è del 1,5%;
- dal 31° al 90° giorno, l’aumento dell’imposta è del 1,67%;
- dal 91° a 12 mesi, l’aumento dell’imposta è del 3,75%;
- oltre i 12 mesi, l’aumento dell’imposta è del 30%.
Le modalità di pagamento dell’ecotassa possono variare in base alla città di appartenenza. Tuttavia, i metodi comprendono:
- pagamento tramite modello F24 con codice 3364;
- pagamento elettronico online;
- pagamento tramite bonifico bancario;
- pagamento tramite bollettini postali;
- pagamento presso uffici autorizzati.
Talvolta, l’ecotassa può essere inclusa già nel costo dell’auto. In caso contrario, al momento del pagamento dovrai presentare il certificato di proprietà dell’auto, il certificato che attesti l’avvenuta revisione e il certificato di conformità alle normative ambientali dell’auto.