Il caso che ha portato alla sentenza della Cassazione riguarda un soggetto che si è visto notificare una cartella di pagamento per 150,82 euro e al momento del versamento ha pagato un importo inferiore per una differenza di 3,25 euro.
La legge prevede che in caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla contravvenzione, l’importo della stessa raddoppia. Raddoppio addebitato anche in caso di tardivo pagamento, cioè se paghi ma dopo il sessantesimo giorno.
La questione giunta fino alla Suprema Corte riguarda se il pagamento parziale della multa debba essere considerato o meno alla stregua di un mancato pagamento. Per il soggetto multato, ovviamente, questa chiave di lettura è apparsa completamente errata, tanto da far causa, ritenendo illecito trattare chi ha pagato (pur commettendo un errore) alla stregua di non paga affatto o paga con un forte ritardo.
Errore pagamento multa: la sentenza della Cassazione
La Cassazione, con la sentenza n. 9507/14, fa riferimento all’art. 203, comma 3, del Codice della Strada:
Qualora nei termini previsti non sia stato proposto ricorso e non sia avvenuto il pagamento in misura ridotta, il verbale, in deroga alle disposizioni di cui all’art. 17 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, costituisce titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo della sanzione amministrativa edittale e per le spese di procedimento.
La Cassazione ritiene che le spese di notifica non siano però comprese, dunque la differenza non versata non può essere considerata come un mancato pagamento totale.
Dalla sentenza emerge anche che non puoi versare una cifra irrisoria rispetto alla multa nella speranza di versare il resto in seguito senza subire il raddoppio dell’importo. Per scongiurare l’incremento della multa, l’errore deve essere minimo come nel caso in discussione.
Errore pagamento multa: versamento in eccesso
Chiudiamo vedendo che cosa succede in caso di pagamento in eccesso di una multa. Quindi che cosa puoi fare se versi un importo superiore a quanto ti era richiesto.
In questo caso occorre presentare un’istanza di rimborso, attraverso la seguente procedura:
- scarica online o richiedi presso la Questura o l’Ufficio di Polizia Municipale il modulo di istanza di rimborso;
- compila il modulo in tutte le sue parti e allegare copia della carta d’identità in corso di validità, copia della multa e della ricevuta dell’avvenuto pagamento;
- presenta i documenti al Commissariato di Polizia o all’Ufficio di Polizia municipale, personalmente, tramite lettera raccomandata A/R o con Posta Elettronica Certificata all’indirizzo di PEC dell’Ufficio che si occupa dei rimborsi.
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