Quante volte viaggiando in autostrada vi chiedete se il tutor che rileva la velocità è davvero attivo? Cerchiamo di capire quali sono le condizioni di funzionamento del tutor e di chiarire ogni dubbio.
Cos’è il tutor autostradale?
Il Tutor è un sistema che permette di rilevare la velocità di un veicolo su di una tratta da punto a punto, invece che in una posizione specifica. Tramite due “porte” collegate a dei sensori sotto l’asfalto, per ogni veicolo in passaggio, calcola la velocità in entrata e quella in uscita. Nell’attraversare il portale, il sensore attiva la telecamera che registra la targa e l’ora di passaggio. All’uscita, il sistema abbina i due dati calcolando la velocità media per quella tratta.
Quando funziona il tutor?
Il tutor di norma funziona in tutte le condizioni: di notte, in caso di pioggia e in presenza di nebbia con visibilità ridotta fino a 30-40 metri. In realtà, però, non sempre i tutor sono attivi: il controllo viene alternato nei diversi tratti. La presenza dei tutor viene sempre segnalata da appositi cartelli posti in avvicinamento ai portali e sotto ai portali. L’effettivo funzionamento del tutor, però, non dipende né dai cartelli né dalla pubblicazione del messaggio sui pannelli luminosi. Queste informazioni vengono utilizzate per dare informazioni sulla viabilità e chiaramente in ottica “preventiva”, ossia per fare in modo che gli automobilisti riducano sempre la loro velocità di marcia.
Come faccio quindi a sapere se un Tutor è attivo o meno? Non c’è un modo rapido per saperlo, in questa pagina del sito della Polizia di Stato sono rese pubbliche le tratte stradali dove sono operativi, giorno per giorno. Quindi il Tutor non è sempre attivo e non viene data grande visibilità a questo, in quanto resta valido il fattore dissuasivo, non sapendo dove è in funzione realmente si tende a moderare la velocità. Un modo per invitare gli automobilisti a moderare l’andatura rispettando i limiti e prevenire così gli incidenti. E’ importante tenere la velocità sotto controllo. A proposito di velocità, se piove, l’adeguamento ai limiti stradali non è automatico: l’abbassamento del limite a 110 km/h per il Tutor può avvenire solo ad opera della Polizia Stradale, quindi non c’è un metodo veloce ed istantaneo per saperlo.
Come verificare un’eventuale presenza di tutor?
Il posizionamento dei tutor non è un mistero. Per controllare dove sono stati dislocati basta andare nel sito di Autostrade per l’Italia o nel portale della Polizia di Stato. In realtà esistono anche diverse app che avvertono l’automobilista dove ci sono tutor e autovelox. Tra le più scaricate segnaliamo Fast And Tutor, iCoyote ,Tutor Autostradale per Android) e Tutor-Tracker per iPhone, applicazioni che hanno proprio lo scopo di segnalare la presenza del prossimo tutor durante un viaggio in autostrada, e anche monitorare in tempo reale la velocità di crociera.
Come funzionano le multe con il tutor?
Se il veicolo supera i limiti predefiniti, il sistema del tutor interroga automaticamente il database della Motorizzazione Civile per risalire all’intestatario del veicolo. Successivamente, la notifica viene inviata alla Polizia Stradale, che dopo un accertamento provvederà a spedire la multa al trasgressore. Ricordiamo che le targhe rilevate dal tutor vengono archiviate solo al momento della lettura, per poi essere subito cancellate se non ci sono infrazioni. Inoltre, può accadere che il tutor sanzioni più volte su tratte diverse, nello stesso giorno e nella stessa autostrada. Per avere ulteriori informazioni su come contestare una multa ricevuta da tutor, vi consigliamo di leggere questo articolo.