Si chiama Google Car ed è stata definita come “l’auto che si guida da sola“.
La sua realizzazione è prevista in questo 2015: le recenti festività sono state utilizzate dal colosso americano per i test su strada.
L’obiettivo del progetto, guidato dal co-inventore di Google Street View Sebastian Thrun, è quello di una guida completamente autonoma, priva di volante, acceleratore e costruita con materiali flessibili rendono sicura la vettura, che migliori la sicurezza stradale, riduca gli incidenti (il 95% degli incidenti sembra sia proprio dovuto al cosiddetto “errore umano”) e contribuisca ad aiutare le persone che non possono guidare.
Il self-driving è quindi un’innovazione che cambierà radicalmente la nostra concezione di “vivere la strada” o un flop annunciato?
L’idea è senza dubbio fantastica (design a parte) e apre un sacco di opportunità per il futuro, ma restano aperte moltissime questioni come ad esempio: i vari Stati sono pronti a tale innovazione? Sono già previsti degli emendamenti ad hoc oppure l’eccesiva in alcuni casi (ma forse non in questi dove ci sono in ballo la sicurezza e la vita delle persone) burocratizzazione bloccherà la buona riuscita del progetto? Esistono davvero norme in grado di tutelare i proprietari di questi veicoli “futuristici” e soprattutto delle persone che ne entrano in contatto e la utilizzano?
Secondo la New York University Urbanization Project , il trasporto urbano fra 10 anni sarà completamente trasformato. L’invenzione della Google Car spingerà ad investire ingenti risorse nel settore automative e quest’ultimo risulterà fondamentale per cambiare il concetto di mobilità. Ad esempio si ipotizza che veicoli analoghi potrebbero essere utilizzati per migliorare i trasporti pubblici inefficienti riducendo l’inquinamento.
Ma chi sarà l’intestatario di tale veicolo? A chi spetterà pagare l’assicurazione Rc auto? Ma soprattutto in caso di incidenti, anche gravi, su chi ricade la responsabilità? E se eventuali hacker boicottassero volontariamente le funzioni della Google Car provocando incidenti volontari e potenziali stragi sarebbe la casa automobilistica o dover risarcire i danni o chi?
Peccato, pur se esulava un po’ dal tema, non aver citato la VisLab, azienda che lavora al progetto in concorrenza a Google e con una filosofia diversa da vent’anni ma che, essendo italiana, deve girare il mondo in cerca di finanziamenti.
Ritengo che in Italia vedremo queste vetture circolare tra molti anni per le implicazioni legate all'assicurazione, la cui riforma è già complessa per le vetture con conducente. Oltre alla responsabilità civile esiste quella penale e ci sono dei problemi etici tutti da affrontare.
L’esempio classico è il bambino che "schizza" davanti per rincorrere la sua palla. Il conducente umano deve purtroppo decidere in un paio di secondi se mettere sotto lui o un altro pedone, problema che la macchina a guida completamente autonoma certo non si pone.