Per importare un veicolo in Italia da un paese UE è necessaria l’immatricolazione del veicolo alla Motorizzazione Civile e la presentazione di documenti specifici per l’iscrizione al PRA. Per questo processo è fondamentale distinguere tra veicoli nuovi e usati, poiché i requisiti variano in base alla tipologia del veicolo.
Un veicolo nuovo si riferisce a un mezzo che non è mai stato immatricolato e che è stato prodotto all'interno dell'Unione Europea. In alternativa, può trattarsi di un veicolo già immatricolato ma con meno di 6.000 chilometri o che è stato venduto entro sei mesi dalla sua prima immatricolazione.
In questo caso, uno dei principali documenti è l'istanza unificata, che serve sia per l'immatricolazione del veicolo che per la sua iscrizione al PRA.
È inoltre richiesta la fotocopia di un documento d'identità valido e del codice fiscale dell'acquirente. Se il documento è redatto in una lingua straniera, bisogna presentare una traduzione in italiano certificata come conforme al testo originale.
Bisogna poi fornire la dichiarazione di conformità o il certificato di conformità europeo con omologazione italiana. In alternativa, si può presentare il certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione, entrambi rilasciati dalla casa costruttrice del veicolo.
Al contrario, un veicolo si definisce usato se è stato immatricolato da più di sei mesi e ha percorso più di 6.000 chilometri. Anche in questo caso va presentata l’istanza unificata per sostituire l’atto di vendita. Altrimenti, è possibile presentare una dichiarazione di vendita autenticata. Oltre all'istanza, è richiesta una fotocopia di un documento d'identità dell'acquirente.
Nel caso in cui il veicolo sia già di proprietà del richiedente all'estero, come indicato dalla carta di circolazione estera, può essere accettata una dichiarazione di proprietà con firma autenticata da un notaio, da un funzionario comunale, o da personale autorizzato presso uno Sportello Telematico dell'Automobilista.
Per quanto riguarda i veicoli usati provenienti dalla Germania, è necessario consegnare il documento di proprietà originale (Fahrzeugbrief) se il veicolo è stato immatricolato in Germania fino al 31 maggio 2004. Per i veicoli immatricolati a partire dal 1° giugno 2004, sarà sufficiente presentare una copia del documento di proprietà, sia esso il Fahrzeugbrief o il nuovo Zulassungsbescheinigung Teil II.
Procedura per l’immatricolazione di un veicolo extra-UE
Quando si importa un'auto da un Paese extra UE è necessario presentare la richiesta di immatricolazione presso l'Ufficio provinciale della Motorizzazione. In seguito, entro 60 giorni dal rilascio della carta di circolazione, bisogna procedere con l'iscrizione al PRA. Al termine di questa procedura, verrà rilasciato il Documento Unico, che certifica sia la proprietà che l'idoneità alla circolazione del veicolo. Per i veicoli che sono già stati immatricolati presso la Motorizzazione Civile, l'iscrizione al PRA può essere effettuata presso gli uffici delle Unità Territoriali dell'ACI.
Per l'iscrizione al PRA, la documentazione necessaria è la stessa sia per le auto nuove che per quelle usate. Tra i documenti richiesti vi è il Modello NP2D, specifico per l'iscrizione al PRA, e la dichiarazione di vendita autenticata.
È inoltre richiesta una fotocopia di un documento d'identità valido dell'acquirente e il codice fiscale dell'intestatario, e la fotocopia della carta di circolazione originaria del Paese di provenienza del veicolo. Se l'acquirente è una società giuridica, deve essere presentata una dichiarazione sostitutiva, firmata dal legale rappresentante, che attesti la sede legale della società.
Costi e tariffe per l’immatricolazione e l’iscrizione al PRA
Importare un’auto dall’estero comporta una serie di costi regolamentati per l’immatricolazione e l’iscrizione al PRA. Tra le spese principali, l’IPT è quella più rilevante, poiché il suo importo varia a seconda del tipo di veicolo e della provincia di residenza dell'acquirente. Un altro costo fisso è rappresentato dagli emolumenti ACI, che ammontano a 27 euro. A questi si aggiunge l'imposta di bollo, con un totale di 64 euro, suddivisi in 32 euro per l'istanza unificata e 32 euro per il rilascio del Documento Unico. Inoltre, vi sono i diritti DTT, pari a 10,20 euro. Per quanto riguarda il rilascio delle targhe, il costo varia in base al tipo di veicolo e alla tipologia di targa richiesta.
Un’altra spesa da tenere in conto è il costo del trasporto del veicolo dal paese d'origine fino all'Italia, che non è incluso nel prezzo di acquisto del mezzo. Questo aspetto è di competenza dell'acquirente, che può decidere di affidarsi a una ditta specializzata nel trasporto oppure di trainare personalmente il veicolo, a condizione che questo sia coperto da un'assicurazione RC Auto, anche temporanea, e dotato di targa.
Quando si acquista un’auto in un Paese dell’Unione Europea, è necessario anche considerare il pagamento dell'IVA. La modalità di pagamento dell’IVA varia in funzione del fatto che il veicolo sia nuovo o usato. Se si tratta di un'auto nuova, l'IVA deve essere pagata nel Paese di destinazione e non viene inclusa nella fattura di acquisto. Invece, se l'auto è usata, è già inclusa nel prezzo di acquisto e indicata nella fattura, quindi non sarà necessario pagarla di nuovo in Italia.
Una procedura non semplice né lineare per un privato, peccato perché soprattutto in Germania (ma non solo) si trovano auto con pochi km molti optional e modelli/motorizzazioni mai arrivate in Italia. Vedo questo sito Carvago che promette dopo la scelta di recapitare l’auto estera a domicilio con tutte le pratiche burocratiche completate e già targata e pronta all’uso, avete recensioni al riguardo ?
A me risulta che in Italia debba essere integrata la differenza dell’IVA (Germania 19% – Italia 22%)?