Vediamo che cosa accade in caso di incidente con concorso di colpa, quale compagnia assicurativa procede con il risarcimento e come comportarsi.
Chi paga in caso di concorso di colpa?
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27057/2021, chiarisce un punto lungamente discusso negli anni, e cioè se il risarcimento diretto si possa applicare o meno ai casi di sinistro con concorso di colpa.
Il risarcimento diretto è quella procedura che, velocizzando i tempi della liquidazione del sinistro, ti consente di richiedere quanto dovuto per il danno direttamente alla tua compagnia assicurativa anziché a quella dell’altro soggetto responsabile.
La Suprema Corte con la recente sentenza afferma che il risarcimento diretto è possibile anche in caso di concorso di colpa, in modo da semplificare al massimo gli adempimenti di liquidazione e di velocizzare il risarcimento dovuto ai danneggiati. Quindi è una procedura non riservata esclusivamente ai casi in cui il responsabile sia uno soltanto.
Il risarcimento diretto tuttavia non può essere utilizzato quando i responsabili sono più di due, con tre o più assicurazioni coinvolte, dal momento che questo rende inapplicabile la semplificazione prevista.
Come funziona la liquidazione del sinistro con il risarcimento diretto?
Il risarcimento diretto è stato introdotto nel nostro ordinamento nel 2007 e, come detto, riduce i tempi della liquidazione, consentendo al soggetto danneggiato nel sinistro, di chiedere la liquidazione del danno direttamente alla propria compagnia assicurativa, anziché a quella del responsabile.
L’assicurazione deve presentare l’offerta entro 15 giorni dalla denuncia e liquidare il risarcimento entro 15 giorni dall’accettazione da parte dell’assicurato dell’importo proposto.
Come abbiamo visto non sempre è possibile applicare questa semplificazione, dal momento che occorre rispettare determinati requisiti:
- incidente avvenuto nel territorio italiano;
- sinistro provocato dal contatto dei due veicoli;
- massimo due veicoli coinvolti, che siano a motore immatricolati e assicurati in Italia;
- soggetti coinvolti tutti residenti in Italia;
- danni alle persone di lieve entità, in sostanza le lesioni non devono superare il 9% di invalidità permanente.
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