L’obbligo RC auto si estende ufficialmente anche ai veicoli tenuti fermi nei garage o in aree private, dunque non è più possibile possedere auto o moto prive di copertura per la responsabilità civile.
Auto parcheggiate senza assicurazione: multe e sequestri
Perché se l’auto è ferma sei comunque tenuto ad essere assicurato? I veicoli parcheggiati, per il solo fatto di essere su strada pubblica o su strada privata aperta al pubblico, comportano dei rischi e la possibilità di essere coinvolti in incidenti. Ecco perché le auto posteggiate su strada pubblica sono considerate tecnicamente in circolazione, quindi sussiste l’obbligo di stipula della RC auto, altrimenti si rischia:
- multa di 866 euro;
- confisca del veicolo entro 60 giorni, se non stipula una polizza assicurativa con copertura di almeno sei mesi.
Obbligo RC auto e moto: le novità UE
Un ulteriore restrizione arriva dal Parlamento europeo recepisce le indicazioni fornite, a più riprese con diverse sentenze, dalla Corte di giustizia europea, circa l’obbligatorietà estesa della RC auto e moto anche ai mezzi tenuti fermi in garage, nel cortile o su un terreno privato.
Per essere esonerati dall’assicurazione auto, dunque, i veicoli devono essere ritirati regolarmente dalla circolazione attraverso le procedure previste dai diversi Paesi UE, non caso italiano con la rottamazione e relativa cancellazione dal PRA. Esclusi inoltre i cosiddetti relitti, veicoli cioè privi di motore o ruote e dunque tecnicamente impossibilitati a circolare.
In tutti gli altri casi, l’Europa impone che i veicoli siano dotati di copertura per la responsabilità civile.
Le associazioni dei consumatori non hanno tardato a reagire all’annunciata novità. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, afferma:
Le modifiche approvate dal Parlamento Europeo vanno nella direzione opposta alle decisioni di paesi come la Germania, dove è possibile bloccare il pagamento dell’RC auto semplicemente consegnando la targa alle forze dell’ordine, se si decide di non utilizzare per un periodo l’automobile, e contraddicono le affermazioni dell’IVASS e di una parte del mondo assicurativo che proprio in virtù degli stop alla circolazione imposti dal Covid hanno chiesto rimborsi in favore di chi è stato costretto a pagare le polizze assicurative pur non potendo utilizzare le vetture.
Precisiamo che l’estensione dell’obbligo non entra subito in vigore nei Paesi membri, che avranno due anni di tempo per il recepimento.