La patente sospesa prevede il ritiro temporaneo del documento di guida e impedisce di fatto al titolare di condurre veicoli a motore per un determinato periodo di tempo, stabilito in base al tipo di infrazione commessa.
Esistono determinate situazioni in cui poter guidare un’auto è fondamentale. Una persona da portare in ospedale, una situazione di pericolo o necessità lavorative: è possibile guidare con la patente sospesa in una situazione di estrema emergenza? Vediamo cosa dice la legge italiana.
Guidare con la patente sospesa: in caso di emergenza si può?
La logica ti direbbe che se dovessi metterti alla guida, nonostante la patente sospesa, in una situazione di estrema emergenza (come può essere il malore di chi ti accompagna) non incorreresti in alcuna sanzione. Basterebbe dimostrare che l'emergenza era reale. Ma non è sempre così.
Guidare con la patente sospesa non è ammesso nemmeno in caso di emergenza, e ad affermarlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 24679/2021. La Suprema Corte ritiene che la sospensione debba permanere se esistono concrete alternative per rispondere all’emergenza, come chiamare un taxi o un'ambulanza in caso di malore della persona che si trova con te che hai la patente sospesa.
C'è però un'eccezione, nel caso in cui ci si trovi in uno: stato di necessità che presuppone la sussistenza di un’effettiva situazione di pericolo imminente di un grave danno alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero l’erronea convinzione, provocata da concrete circostanze oggettive, di trovarsi in tale situazione.
Se c’è la necessità di trasportare una persona con un malore e si ha la patente sospesa, bisognerà dimostrare il reale pericolo di vita della persona trasportata e l’impossibilità di prestare soccorso in altro modo. Se il malore è gestibile con dei farmaci, il ricorso per la sanzione per la guida con patente sospesa non ha ragione di essere.
Patente sospesa: guidare per motivi di lavoro
Se la guida con patente sospesa non è sempre consentita in situazioni di emergenza, è possibile richiedere la sospensione della patente per motivi di lavoro. Si tratta di un congelamento della sospensione che ti consenta di guidare per raggiungere il luogo di lavoro. In questo modo però si allungherà il periodo di sospensione della patente.
Il congelamento della sospensione della patente può essere richiesto facendo domanda al Prefetto entro cinque giorni dalla notifica di sospensione della patente.
Alla richiesta dovrai allegare prove documentali che attestano l’impossibilità di svolgere le normali attività lavorative senza poter guidare.
Inoltre, devi certificare quali sono le ore in cui hai bisogno della patente e devi essere in grado di dimostrare di non poter arrivare nel luogo di lavoro utilizzando i mezzi pubblici.
Se il Prefetto ritiene valida la richiesta, potrà rilasciare un permesso valido per sole tre ore al giorno, così da permetterti di arrivare a lavoro e di tornare a casa.
Anche se la richiesta è necessaria per motivi lavorativi, devi tener presente che il periodo di sospensione si allungherà per un numero di giorni pari al doppio delle ore totali in cui si è avuta la possibilità di guidare.
Il permesso di guida può essere richiesto solo se la sospensione della patente è stata conseguenza di violazioni amministrative, come il superamento dei limiti di velocità.
Non è permesso richiederlo se la sospensione è dovuta a guida in stato di ebbrezza o se si è responsabili di un sinistro.
Sanzioni se guidi con la patente sospesa
Chi sceglie di mettersi alla guida nonostante la patente sospesa compie un’infrazione grave ed è soggetto diverse sanzioni in caso di controlli da parte delle autorità competenti. In particolare, sono previsti:
- multe da 2.046 a 8.186 euro;
- revoca della patente;
- fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.
La revoca della patente comporta la cancellazione del documento e la necessità di sottoporsi a nuovi esami per poterla conseguire di nuovo.
In caso di recidiva, cioè se vieni di nuovo "beccato" a guidare con la patente sospesa per più volte nell’arco di due anni , è previsto l’arresto fino a un anno e la confisca dell'auto. Il che significa che non sarà più tua e diventerà di proprietà dello Stato italiano.
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Grazie x l info
Va bene che la legge è legge, ma il buon senso è qualcosa di ben diverso. Penso a chi abita in montagna o comunque in zone isolate, in caso d’infarto si deve attendere un taxi che non c’è o un’ambulanza che arriva dopo 30/40 minuti ?