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Strisce pedonali: nuove regole nel Codice della Strada

Stretta del nuovo Codice della Strada sulle strisce pedonali. Il Decreto Infrastrutture, convertito in legge, punta a tutelare i soggetti deboli della strada.

Maggiore tutela per i pedoni nel nuovo Codice della Strada, con una modifica dell’art. 191 che regola i comportamenti degli automobilisti in prossimità delle strisce pedonali.

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Strisce pedonali: il nuovo articolo 191 del Codice della Strada

Il Decreto Infrastrutture, convertito in legge, accresce le tutele nei confronti dei pedoni, andando a modificare l’art. 191 comma 1 del Codice della Strada. Di seguito la nuova formulazione del comma in questione:

Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità. I conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sull’attraversamento medesimo o si trovano nelle sue immediate prossimità, quando a essi non sia vietato il passaggio.

Dunque si chiede ad automobilisti e motociclisti di rallentare e fermarsi in vicinanza delle strisce pedonali e di dare la precedenza sempre a chi attraversa, anche quando con auto e moto si compie la manovra di svolta per entrare in un’altra strada e su questa ci sono gli attraversamenti. Prima della modifica l’obbligo era solo quello di fermarsi raggiunte le strisce per dare la precedenza, adesso invece si impone anche un graduale rallentamento in vista di un attraversamento, anche in caso di svolta.

Leggi anche il nostro approfondimento Codice della Strada: novità dal Decreto Infrastrutture per multe, patente e parcheggi

Strisce pedonali: i rischi per i trasgressori

Non rispettare le norme legate alle strisce pedonali, può costarti molto caro per due motivi.
Innanzitutto è prevista una multa per chi non garantisce la precedenza ai pedoni che va da 167 euro a 665 euro.

Inoltre nel caso in cui a seguito del mancato rispetto delle regole, dovessi causare danni fisici al pedone, le conseguenze sarebbero più gravi, arrivando fino al penale. Infatti se dovessi ferire il pedone, saresti tenuto al risarcimento dei danni, mentre in caso di decesso del pedone è previsto il reato di omicidio stradale, con una pena detentiva che può arrivare a 18 anni e con il ritiro della patente come sanzione accessoria.

Leggi anche il nostro approfondimento Strisce pedonali: che cosa rischi se non ti fermi?

Risposte

  1. Ok va bene giusto la sanzione però dei pedoni indisciplinati non ne parla nessuno quelli che partono si dà da un estremità delle strisce e la finiscono l'altro lato senza poi attraversarle direttamente dovrebbero avere delle sanzioni anche i pedoni a mio riguardo perché se tu attraversi le strisce dove devi attraversare è un conto ma non che fai da una parte all'altra come ti pare questa è la mia opinione

  2. Ma non siamo in Europa? Non è possibile armonizzare il Codice della Strada una volta per tutte con le stesse regole per ciascun paese europeo? In questo modo non ci sarebbero più dubbi di interpretazione quando ci si trova all'estero ed anche gli stranieri circolerebbero più tranquilli qui da noi. Mi viene il dubbio che ci siano sotto i soliti interessi di qualcuno che non vuole cambiare le cose... Un dato per tutti: i limiti di velocità sulle autostrade.

  3. Ho l'impressione che ormai continuamente si tenti di normare con nuove regole un problema dilagante nella nostra società : la mancanza di buon senso. Quando presi la patente (ormai secoli fa) il codice della strada indicava l'obbligo per l'automobilista, in prossimità di strisce pedonali cui un pedone si fosse appropinquato, di rallentare per valutare le intenzioni del pedone (intenzione di attraversare o di attendere il passaggio dell'auto-perché un pedone potrebbe anche voler attendere e passare dopo...); allo stesso modo il pedone era comunque tenuto a valutare la presenza di auto/motoveicoli prima di attraversare (prima di attraversare guarda sempre a dx e a sn, anche nelle strade a senso unico, mi insegnava la mamma). Oggi? Mi viene da ridere! Pedoni (e ciclisti ) che letteralmente si buttano sulle strisce fissando un telefonino (si, anche ciclisti!); automobilisti che superano un'auto che si sta fermando in prossimità delle strisce per far passare un pedone; strisce di attraversamento dipinte a valle di fermate bus, sicché quando i passeggeri scendono alla fermata e attraversano le strisce, la visuale è mascherata dal bus fermo....strisce pedonali dipinte sopra un dosso sperando che il dosso (non le strisce) inducano il conducente a rallentare...Ce n'è per tutti! Cosa manca? Il buon senso di chi fa le cose, ciascuno per la sua parte. Poi si dice che bisogna semplificare...mancando il buon senso continuiamo a complicarci l'esistenza con regole, regoline, regolette, dossi, dune, attraversamenti ciclabili, nuova segnaletica verticale (spesso in contraddizione con quella orizzontale). E poi? solita solfa : inasprimento delle pene, multe salate, penale per chi viola le regole ecc. ecc., salvo scoprire che il tizio che due anni prima aveva ridotto in fin di vita una anziana signora ,che conoscevo bene, mentre attraversava le strisce, due anni dopo ne ha inforcata un'altra allo stesso modo (avreste dovuto vederlo quando venne a scusarsi in ospedale, una pecorella pentita!..). Poche regole, sensate. Poche punizioni, certe.

  4. Sarebbe opportuno che anche i pedoni, prima di attraversare la strada, dessero una occhiata per evitare brusche frenate da parte di qualche automobilista disattento, o peggio ancora investimenti.

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