Il tanto atteso taglio delle accise è stato varato dal Governo con il Decreto Ucraina bis, che ha imposto una riduzione delle imposte sul carburante.
Cosa prevede il Decreto Ucraina bis per il taglio sulle accise?
In vigore dal 23 marzo del 2022, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ucraina bis, il taglio delle accise sul carburante. Un provvedimento preso dal Governo per far fronte, almeno in parte, al caro carburante che sta colpendo in maniera pesante le tasche degli italiani anche a causa del conflitto russo-ucraino.
Nel dettaglio, le nuove aliquote delle accise passano a:
- 643,24 euro su mille litri per la benzina;
- 532,24 euro su mille litri per oli da gas o gasolio usato come carburante;
- 182,61 euro su mille chilogrammi per gas di petrolio liquefatti (GPL).
Questo comporta un taglio al consumatore finale di 25 centesimi più circa 5 centesimi per l’IVA.
Un taglio che, occorre precisarlo, sarà solo temporaneo dal momento che per ora si avrà validità di un mese, in attesa di ulteriori provvedimenti governativi in merito.
Accise, quanto pesano sul prezzo del carburante
Le accise sono imposte che lo Stato decide di applicare a determinati beni al momento della produzione o della vendita. Vengono pagate dal produttore o dal commerciante che poi ne trasferisce l’onere sul consumatore, includendolo nel prezzo di vendita. Le accise attualmente in vigore sono applicate su:
- oli minerali e loro derivati, dunque i carburanti (gasolio, benzina, GPL e gas metano);
- oli lubrificanti;
- fiammiferi e tabacchi lavorati (sigarette);
- bevande alcooliche;
- energia elettrica.
Sono introdotte negli anni per finanziare risposte a determinate emergenze che poi non sono state mai eliminate. In totale, le accise sui carburanti sono 18 e secondo Unem (Unione Energie per la Mobilità) a marzo 2022 pesano per 0,728 euro sul prezzo della benzina e 0,617 euro per il diesel.
Di seguito le 18 accise sui carburanti in ordine cronologico di imposizione:
- 1956 – crisi di Suez – 0,00723 euro
- 1963 – disastro del Vajont – 0,00516 euro
- 1966 – alluvione di Firenze – 0,00516 euro
- 1968 – terremoto del Belice – 0,00516 euro
- 1976 – terremoto del Friuli – 0,00511 euro
- 1980 – terremoto dell’Irpinia – 0,0387 euro
- 1982-1983 – missione ONU in Libano – 0,106 euro
- 1996 – missione ONU in Bosnia – 0,0114 euro
- 2004 – rinnovo contratto autoferrotranvieri – 0,020 euro
- 2005 – acquisto autobus ecologici – 0,005 euro
- 2009 – terremoto de L’Aquila – 0,0051 euro
- 2011 – finanziamento alla cultura – 0,0071
- 2011 – crisi migratoria libica – 0,040 euro
- 2011 – alluvione in Toscana e Liguria – 0,0089 euro
- 2011 – decreto “Salva Italia” – 0,082 euro
- 2012 – terremoto dell’Emilia – 0,024 euro
- 2014 – “Bonus gestori” – 0,005 euro;
- 2014 – “Decreto fare” – 0,0024
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