1,5 milioni di litri di carburante. È il risparmio in termini di emissioni in Italia se si utilizza il Telepass per il passaggio ai caselli, evitando code e tempi morti.
Inquinamento e traffico autostradale
In estate e nelle ore di punta, il traffico autostradale cresce e con esso le emissioni di CO2, producendo inquinamento ambientale e acustico, congestioni stradali e costi più elevati per gli automobilisti.
Un grosso problema è costituito dalle code che comportano un’inutile emissione di gas di scarico, a fronte di un immobilismo costoso e improduttivo, oltre che stressante per gli occupanti dell’abitacolo.
Se non è possibile prevedere o limitare le code generate da incidenti stradali o cantieri inevitabili, quelle che si creano ai caselli per il ritiro del biglietto in entrata e il pagamento del pedaggio in uscita, possono essere ridotte all’osso o addirittura azzerate. Basta utilizzare il pagamento automatico del pedaggio, che nel nostro Paese è gestito da Telepass.
Telepass e sostenibilità: la ricerca dell’Università Cà Foscari di Venezia
Una ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha provato a quantificare il risparmio si emissioni laddove sono presenti portali autostradali con passaggio automatico dei veicoli dotati di Telepass. La ricerca ha analizzato i flussi di traffico in una dei tratti autostradali più trafficati d’Italia e d’Europa: il percorso Brescia-Padova sulla A4.
I dati presi in considerazione sono stati i seguenti:
- categoria del veicolo;
- alimentazione;
- fascia di cilindrata/peso/uso;
- classe Euro;
- classe di pedaggio;
- tempi di permanenza nelle code.
Sulla tratta analizzata sono transitati, su infrastruttura Telepass, circa 48 milioni di veicoli nel 2019 e 37 milioni nel 2020, con una media di 95.000 veicoli al giorno.
È emerso che il pagamento del pedaggio tramite Telepass ha portato ad una notevolmente riduzione dell’impatto dei veicoli sull’ambiente, nel dettaglio un risparmio nel 2019 di:
- 9 tonnellate di monossido di carbonio (CO);
- 3.350 di anidride carbonica (CO2);
- 0,1 di protossido di azoto (N20);
- 1,9 di ammoniaca (NH3);
- 1,5 di composti organici volatili (VOC);
- 16 di ossidi di azoto (Nox);
- 0,3 di polveri sottili (PM2.5).
Se poi si proiettano i dati su percorsi come Roma-Milano, si può quantificare un risparmio di benzina pari a 1,5 milioni di litri di benzina, risparmio che fa bene all’ambiente e alle tasche degli automobilisti.