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Canone Rai in bolletta: come funziona, costo e esenzione

canone rai in bolletta

Canone RAI in bolletta: come funziona?

Semplice: da luglio 2016 il canone viene addebitato a tutti coloro che hanno un’utenza elettrica attiva e che detengono un apparecchio atto alla ricezione delle trasmissioni televisive. La presunzione è quindi una sola: chi ha energia elettrica è probabile che abbia una televisione ed è quindi tenuto a pagare il canone Rai in bolletta.

La bolletta dell’energia elettrica contiene una voce ben distinguibile dedicata al canone TV, proprio come chiesto dall’Antitrust, autorità per la concorrenza, che ha dato il via libera al Governo.

Il pagamento avviene attraverso l’addebito di 10 rate mensili, a partire da luglio 2016. Questo significa che essendo le bollette bimestrali, pagheremo due rate a bimestre. Dal 2017 l’addebito del canone avviene a partire dalla prima bolletta dell’anno, senza attendere luglio.

Attenzione: le rate del 2016 erano retroattive, questo significa che nella bolletta di luglio 2016 ne sono state addebitate 6, come i mesi trascorsi, mentre in quella di settembre due e altre due in quella di novembre (in modo da chiudere la rateazione entro l’anno). Dal 2017 le rate sono invece addebitate da gennaio a ottobre.

Canone Rai in bolletta: quanto si paga?

“Pagare meno, pagare tutti” è quello che in sostanza ha detto il Governo introducendo questa novità. Ma quanto meno? Per il 2016 il risparmio è stato poco, 13 euro, poco più di un caffè al mese. Il canone in bolletta per il 2016, infatti, è stato fissato a 100 euro a fronte dei 113 euro che abbiamo sborsato nel 2015.

Nel 2017 l’importo è sceso ulteriormente. Il Governo aveva assicurato che, se nel 2016 l’operazione canone Rai in bolletta fosse andata  bene in termini di incassi, dal 2017 gli italiani avrebbero speso ancora meno. Così sarà: quest’anno il canone è di 90 euro. Gli addebiti sono conteggiati con 10 rate mensili da 9 euro l’una.

Seconda casa e casa in affitto: chi paga?

Chi paga il canone Rai per una casa in affitto: il proprietario o l’affittuario? Se la seconda casa è affittata, sarà l’inquilino a pagare il canone Rai in bolletta, ma solo alla condizione che sia residente in tale abitazione. In caso contrario, l’appartamento risulta essere seconda casa del proprietario e quindi il canone è già stato saldato dal proprietario stesso con il pagamento del canone relativo alla prima casa.

Per farla semplice: un proprietario di più case paga solo un canone e può vedere la Rai anche nella seconda. Se la seconda casa è in affitto ed è residente un inquilino, sarà l’inquilino stesso a pagare il canone a proprio nome.

Piccola precisazione: chi ha una seconda casa non dovrà pagare due volte.

Cosa succede se non paghi la bolletta con il canone Rai?

Se non paghi la bolletta con il canone Rai certamente non ti sarà staccata la luce, ma il gestore del servizio di fornitura di energia elettrica informerà l’Agenzia delle Entrate, che attiverà la procedura per il recupero di quanto dovuto con annesse le sanzioni per il mancato pagamento.

Come posso non pagare il canone Rai in bolletta?

“Il canone di abbonamento è, in ogni caso, dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi di cui al primo comma detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica, come individuata dall’articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica”, questo afferma il testo della norma. Ad essere interessati dall’esonero dal pagamento del canone RAI in bolletta, infatti, sono:

Nei casi di esenzione bisogna trasmettere la comunicazione, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, all’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1, Sportello Sat, Corso Bolzano n. 30, 10121, Torino; oppure tramite posta certificata all’indirizzo dp.1torino@pce.agenziaentrate.it.

Per quanto riguarda i rimborsi, in caso di pagamenti non dovuti, si attendono opportune istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Come chiedere il rimborso del canone Rai non dovuto?

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate trovi anche il modulo da usare per chiedere il rimborso del canone Rai non dovuto. Può infatti capitare che trovi in bolletta l’addebito per il canone nonostante rientri in uno dei casi di esenzione.

Se per qualsiasi motivo non sei tenuto a pagare il canone Rai, ma hai ricevuto la bolletta con l’importo dell’imposta puoi fare la richiesta di rimborso.

Modello di autocertificazione se non possiedi la TV

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito il modello con cui si autocertifica di non possedere un apparecchio TV. Può essere presentato da:

L’autocertificazione va presentata online:

Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico, è prevista la presentazione del modello, insieme a un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale in plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

Per il 2017, i termini per la presentazione della dichiarazione di non possesso vanno dal 1 luglio 2016 al 31 gennaio 2017. L’autocertificazione presentata entro questa data esonera dal pagamento dell’intero canone dovuto per l’anno 2017. Le domande di esenzione presentate tra il 1 febbraio e il 30 giugno 2017 saranno valide per l’esonero del pagamento del canone per il secondo semestre dell’anno. È importante ricordare che la dichiarazione di non detenzione è valida solo per l’anno in corso. Se negli anni seguenti si continua a non possedere una TV, bisognerà presentare una certificazione per ogni anno.

Chi attiva una nuova utenza elettrica, deve presentare la dichiarazione sostitutiva entro la fine del mese successivo alla data di avvio della fornitura perché questa abbia effetto a partire dalla stessa data e fino al 31 dicembre dell’anno in corso.

Canone Rai in bolletta: il decreto attuativo

Dopo mesi di attesa, i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico hanno predisposto il decreto attuativo sul canone RAI in bolletta e lo hanno inviato all’Autorità per l’Energia e al Consiglio di Stato, per i pareri di rito.

Ecco alcuni importanti dettagli contenuti nel decreto:

Attenzione! Il decreto ribadisce un’informazione fondamentale: “in nessun caso il mancato pagamento del canone Rai comporta il distacco della fornitura di energia elettrica”.

E le società elettriche? Le aziende elettriche hanno inviato una lettera aperta al Governo chiedendo una remunerazione per l’attività di sostituti del Fisco, oltre all’istituzione di un’apposita commissione. Il decreto ha raccolto tali istanze, istituendo un fondo di 14 milioni di euro per il 2016 ed altri 14 milioni per il 2017, proprio per la gestione del pagamento del canone in bolletta.

Canone Rai in bolletta: ricorsi e sentenze

L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha deciso di impugnare innanzi al TAR il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’associazione afferma che il decreto è stato innanzitutto emanato con 4 mesi di ritardo rispetto alla data prevista dalla legge (doveva essere pronto già al 15 di febbraio) e in seguito è stato bocciato dal Consiglio di Stato, come ti abbiamo raccontato su queste pagine. Altroconsumo lamenta inoltre le sovrapposizioni tra decreto, istruzioni per l’autocertificazione e primo addebito in bolletta, in un carosello di date e scadenze che, afferma l’associazione, mostra notevoli incongruenze.

E ancora, il 30 maggio 2016 è arrivata un’importante sentenza della Corte di Cassazione, la n. 11140, che afferma l’illegittimità della raccolta da parte dell’Agenzia delle Entrate dei dati degli acquirenti di apparecchi televisivi al fine di applicare ad essi il canone Rai.

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha stabilito che i provvedimenti attuativi emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico e i regolamenti messi in campo dall’Agenzia delle Entrate, ultimo in ordine cronologico quello sul rimborso canone Rai non dovuto, non debbano essere sospesi e che dunque il canone va definitivamente pagato in bolletta, se dovuto.

Secondo i giudici il ricorso delle associazioni dei consumatori non presenta:

“profili di fondatezza in relazione alla dedotta questione di costituzionalità della Legge 208/2015 né in relazione alle ulteriori censure, atteso che le modalità previste per la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo non appaiono eccessivamente onerose né sproporzionate, e d’altro canto soddisfano esigenze di uniformità e completezza delle dichiarazioni da rendere, anche al fine di evitare un possibile contenzioso.”

Per quanto concerne il potenziale danno per i consumatori, il TAR ha sottolineato che:

“l’Avvocatura dello Stato ha dichiarato che l’Agenzia delle Entrate sta accettando tutte le dichiarazioni di non detenzione anche presentate entro il termine ultimo, anche se non redatte sul modulo predisposto, purché conformi nella sostanza alle indicazioni che il modulo prescrive.”

Il TAR ha dunque ritenuto legittimi sia i decreti attuativi che le istruzioni per l’autocertificazione di mancata detenzione dell’apparecchio televisivo. La sentenza però, non chiude definitivamente la partita. L’ordinanza è stata infatti emessa sul ricorso d’urgenza, mentre il procedimento ordinario deve ancora percorrere tutto il proprio iter.

Nonostante il parere negativo del TAR, l’associazione dei consumatori Altroconsumo continua la sua battaglia per chiedere l’abolizione del canone e ha attivato una petizione online che ha raccolto finora oltre 200.000 firme.

Evasione del canone Rai: non mentire sul possesso della TV!

Le novità non si esauriscono con il canone Rai in bolletta, ma riguardano anche l’impianto sanzionatorio in caso di dichiarazioni false atte a non pagare questa imposta. Mentire sul mancato possesso del televisore, infatti, oltre a comportare una sanzione pecuniaria tra i 200 e i 600 €, diventa reato. Questo significa che è prevista una pena detentiva.

Insomma, se dichiari di non avere il televisore e invece ce l’hai, rischi fino a due anni di carcere per false dichiarazioni.
Questo aggravio ha come contrappeso l’estrema semplificazione concessa al contribuente che non dovrà più attivare la complessa procedura finora prevista per la disdetta del canone poiché basterà un’autocertificazione.

Attenzione! Nessuna retroattività. La Rai ha precisato che in bolletta viene addebitato il solo canone per l’anno in corso e non vengono considerati i canoni che si riferiscono agli anni precedenti a quello di entrata in vigore della legge.

Per tutti i tuoi dubbi, ti segnaliamo la nostra sezione FAQ sul canone RAI in bolletta.

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