A Vibo Valentia un’ambulanza ha ricevuto una multa dalla Polizia Municipale. Il veicolo del 118 era parcheggiato in doppia fila per effettuare un soccorso in zona. Il dirigente del 118: “Siamo all’assurdo”.
Ambulanza multata per sosta in doppia fila
Può sembrare una vicenda singolare, ma l’ambulanza era parcheggiata in doppia fila e la Polizia Municipale le ha affibbiato una multa. È successo a Vibo Valentia, quando il mezzo del 118 è stato lasciato in sosta vietata per intervenire in seguito ad una richiesta di soccorso nelle vicinanze.
Gli operatori del 118 hanno ricevuto una chiamata che segnalava una possibile violenza subita da una donna di nazionalità rumena e si sono subito diretti verso la via indicata. Purtroppo pare che non ci fosse libero parcheggio e, vista l’apparente urgenza, il guidatore non si è fatto scrupoli a lasciare l’ambulanza in doppia fila.
A preoccuparsi di richiedere l’intervento dei soccorritori sono stati alcuni passanti che sono stati allarmati da da alcune grida provenienti proprio dall’abitazione della donna. Dal vicino ospedale Jazzolino è prontamente partita l’ambulanza che si è diretta alla volta di Viale Kennedy in aiuto della malcapitata.
Ambulanza in doppia fila: il dirigente del 118 commenta la multa
Per fortuna la donna aveva avuto solo un attacco di panico, quindi nulla di troppo preoccupante, ma la sorpresa più grossa l’hanno ricevuta gli operatori quando, uscendo dall’abitazione della donna, hanno trovato i vigili di Vibo Valentia con una contravvenzione pronta per il parabrezza dell’ambulanza. Nonostante i chiarimenti e le proteste che i soccorritori hanno sottoposto agli agenti della Polizia Municipale, la multa di 41 € è stata inesorabilmente comminata.
Antonio Talesa, dirigente del servizio di soccorso del 118, ha commentato l’accaduto senza nascondere il suo disappunto. Nelle sue parole si intuisce anche una leggera nota di sarcasmo:
“Siamo all’assurdo. Vorrà dire che la prossima volta, prima di eseguire un intervento d’urgenza, ci preoccuperemo di trovare un parcheggio, magari a qualche centinaio di metri di distanza”.