Il Codice della Strada verso la riforma
Le multe low-cost sono state il punto di partenza, almeno così si spera, perché le tematiche riguardanti il Codice della Strada che il Governo analizzerà a breve saranno davvero tante. Sospensioni, ritiri e revoche della patente di guida (anche per i minori), semplificazione dei ricorsi contro le multe, nuovi controlli automatici sulle infrazioni e aggiornamento di norme riguardanti i veicoli e la segnaletica stradale saranno alcuni dei punti su cui verterà la riforma del CdS.
Ma che cos’è il Codice delle Strada? Si tratta di un insieme di norme, entrate in vigore dal 1°gennaio 1993, atte a regolamentare la circolazione stradale dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Una regolamentazione non proprio fruibile vista la quantità di articoli – ben 240 – che vanno a costituire il Codice, a cui va aggiunto un Regolamento di attuazione costituito a sua volta da 408 articoli e 19 appendici. Dall’entrata in vigore ad oggi, il CdS ha subito più di 70 interventi legislativi che, in molti casi, sono andati a compromettere la chiarezza del regolamento. La semplificazione è sempre stata un miraggio per gli automobilisti italiani chiamati quotidianamente al rispetto delle norme.
Il Consiglio dei Ministri, venerdì 26 luglio, ha approvato lo schema di disegno di legge delega per la riforma del CdS. Il Governo prevede di attivare un provvedimento che vada a semplificare ma, allo stesso tempo, ad umanizzare un Codice.
Quali saranno le modifiche del Codice della Strada?
I minori al volante verranno trattati come i maggiorenni
La responsabilizzazione dei più giovani avverrà tramite la deroga al principio generale dettato dalla legge 689/91, che prevede l’impunità da sanzioni amministrative per i soggetti che hanno meno di 18 anni. È prevista l’estensione della patente a punti anche ai minori, in modo da regolamentare il settore delle minicar, che consentirà quindi di revocare, sospendere e ritirare le patenti anche ai minorenni. Un inasprimento della legge – che oggi per i minorenni prevede solo la revisione delle patente ma senza il ritiro del veicolo – volto ad aumentare la sicurezza nelle strade.
Maggiore tutela per ciclisti e motociclisti
A livello europeo l’Italia è seconda solo alla Grecia per quanto riguarda numero e gravità di incidenti in cui sono coinvolte le biciclette, quindi è doverosa un’attenzione particolare alla sicurezza di chi viaggia su due ruote.
Obiettivo della riforma sarà quello di dimezzare la mortalità modificando servendosi di una segnaletica adeguata, limitando la velocità nei tratti urbani dove sono presenti le bici, aumentando i sistemi di controllo velocità e obbligando i ciclisti ad usare di notte luci e catarifrangenti. La bici sempre più spesso è usato come alternativa ai mezzi di trasporto: inevitabilmente il CdS deve essere riformulato prendendo in considerazione questo cambiamento.
Innovazione della gestione delle multe e dei ricorsi
Questo è un punto su cui ci sono ancora molti dubbi. Unica sicurezza è che il sistema dei ricorsi verrà riformulato gradualmente. Non si esclude la sospensione o la fusione delle strade oggi percorribili per un ricorso (Giudice di pace e Prefetto), ma dalle parole del Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi non è stato chiarito se l’obbligo da parte del Prefetto di raddoppiare la sanzione in caso il cittadino abbia torto venga eliminato.
Più che una riforma un vero e proprio work in progress su cui vi aggiorneremo il prima possibile.