Il segnale di divieto di sosta
Un cerchio rosso su sfondo bianco e blu, con una barra o una "X" centrale, entrambe rosse: questi gli elementi che compongono il noto cartello di divieto di sosta o di sosta e fermata. I casi e i motivi per cui può essere posto sulla strada sono molteplici, senza contare le ipotesi di divieto di sosta temporaneo.
Che con il cartello rosso non si possa parcheggiare è cosa nota. Il Codice della Strada, però, prevede un bel gruppetto di circostanze in cui, anche in assenza di cartello, è comunque proibito sostare con il proprio mezzo. Vediamoli tutti, in ordine di apparizione nel Codice della Strada.
Divieto di sosta e fermata
Il riferimento normativo principale è dato dall'art. 158 del Codice della Strada, che introduce la distinzione tra sosta (cioè l'interruzione della marcia del mezzo protratta per un apprezzabile lasso di tempo, con eventuale allontanamento del conducente) e fermata (cioè una sosta temporanea, ad esempio per consentire carico/scarico di persone,che normalmente non implica l'allontanamento del conducente dal veicolo).
Entrambe sono vietate nei seguenti casi:
- in corrispondenza o in prossimità dei passaggi a livello e sui binari di linee ferroviarie o tranviarie o così vicino ad essi da intralciarne la marcia;
- nelle gallerie, nei sottovia, sotto i sovrapassaggi, sotto i fornici e i portici, salvo diversa segnalazione;
- sui dossi e nelle curve e, fuori dei centri abitati e sulle strade urbane di scorrimento, anche in loro prossimità;
- in prossimità di segnali stradali verticali e semaforici, in modo da impedirne la vista, nonché in corrispondenza dei segnali orizzontali di preselezione e lungo le corsie di canalizzazione;
- fuori dei centri abitati, in corrispondenza e in prossimità degli incroci stradali;
- nei centri abitati, in corrispondenza di incroci e, in prossimità degli stessi, a meno di 5 m dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione;
- sui passaggi e attraversamenti pedonali e sui passaggi per ciclisti, nonché sulle piste ciclabili e agli sbocchi delle medesime;
- sui marciapiedi, salvo diversa segnalazione.
Divieto di sosta
Prosegue poi l'art. 158 C.d.S. al secondo comma, descrivendo i casi in cui vige soltanto il divieto di sola sosta e in cui una breve fermata è invece consentita. Essi sono:
- allo sbocco dei passi carrabili;
- dovunque venga impedito l'accesso ad un altro veicolo regolarmente in sosta, oppure lo spostamento di veicoli in sosta;
- in seconda fila, salvo che si tratti di due veicoli a due ruote;
- negli spazi riservati alla fermata degli autobus, dei filobus e dei veicoli circolanti su rotaia e, ove questi non siano delimitati, a una distanza dal segnale di fermata inferiore a 15 m, nonché negli spazi riservati allo stazionamento dei veicoli in servizio di piazza;
- sulle aree destinate al mercato e ai veicoli per il carico e lo scarico di cose, nelle ore stabilite;
- sulle banchine, salvo diversa segnalazione;
- negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide e in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, rampe o corridoi di transito e la carreggiata utilizzati dagli stessi veicoli;
- nelle corsie o carreggiate riservate ai mezzi pubblici;
- nelle aree pedonali urbane;
- nelle zone a traffico limitato per i veicoli non autorizzati;
- negli spazi asserviti ad impianti o attrezzature destinate a servizi di emergenza o di igiene pubblica indicati dalla apposita segnaletica;
- davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani o contenitori analoghi;
- limitatamente alle ore di esercizio, in corrispondenza dei distributori di carburante ubicati sulla sede stradale ed in loro prossimità sino a 5 m prima e dopo le installazioni destinate all'erogazione.
Nei centri abitati è anche vietata la sosta dei rimorchi quando siano staccati dal veicolo trainante, salvo diversa segnalazione. Inoltre l'art. 158 C.d.S. prevede anche un obbligo generale: durante la sosta e la fermata il conducente deve comportarsi in modo tale da evitare possibili incidenti e l'utilizzo del mezzo senza il suo consenso (tipicamente, a causa del furto del veicolo).
Parcheggio in divieto di sosta: rischio la multa?
Lo stesso articolo 158, nella parte finale, si occupa delle note dolenti: le sanzioni per le violazioni dei divieti. Sono previste due fasce di multe differenti:
- violare uno qualunque dei divieti di sosta e fermata, nonché violare il divieto di sosta relativo a spazi e carreggiate riservate ai mezzi pubblici e ai mezzi di persone invalide, comporta una multa da un minimo di 40 euro ad un massimo di 164 euro, per ciclomotori e motoveicoli a due ruote, e una multa da un minimo di 85 euro ad un massimo di 338 euro per tutti gli altri mezzi;
- tutte le altre previsioni dell'articolo, se violate, portano ad una multa che può essere pari nel minimo ad euro 24 e nel massimo ad euro 98, per ciclomotori e motoveicoli a due ruote, mentre può andare da un minimo di euro 41 ad un massimo di euro 169 per tutti gli altri mezzi.
Attenzione, perché si tratta di sanzioni giornaliere, che possono essere applicate, e quindi conteggiate, tante volte quanti sono i giorni di calendario per i quale prosegue la violazione.
Multa per divieto di sosta: faccio ricorso?
Hai preso una multa per aver parcheggiato in divieto di sosta e ti chiedi cosa fare: pagare o contestare? Le sanzioni previste dall'art. 158 C.d.S. possono essere impugnate, come ogni altra multa, davanti al Giudice di Pace oppure davanti al Prefetto.
Le motivazioni per contestare possono essere diverse. Di solito le più fondate sono quelle che riguardano la mancanza di segnale del divieto, oppure un cartello poco visibile o magari un'errata indicazione di giorni ed orari, nel caso di divieto di sosta collegato a determinati eventi (tipicamente, il lavaggio della strada).
È valida la multa senza preavviso sul parabrezza
È valida la multa se non ho trovato il classico preavviso sul vetro della macchina e al suo posto ho ricevuto direttamente la notifica del verbale a casa? La risposta, secondo la Cassazione, è sì: la multa sul parabrezza è una prassi non indispensabile, la cui assenza non comporta uno svantaggio apprezzabile per l'automobilista, se non un aumento di alcuni euro della multa, per spese di notifica.
Del resto tutti i termini, di pagamento in forma ridotta come pure di impugnazione, decorrono dalla data di ricevimento del verbale a casa. Non è una mancanza neppure il fatto che il verbale ricevuto a casa manchi dell'attestazione di conformità all'originale: così ha deciso la Cassazione nella sentenza 24999/2016, che ha riconosciuto la non necessità di tale attestazione, quando il verbale è redatto con sistema meccanizzato o con elaboratore di dati.
Divieto di sosta e passo carrabile
Il passo carrabile è il punto in cui una proprietà o una strada privata sfocia su una strada pubblica, permettendo l'accesso a mezzi a due o quattro ruote ed è regolamentato dall'art. 22 del Codice della Strada. Può essere raso (cioè accedente direttamente alla strada, senza taglio del marciapiede e conseguente necessità di rampa) oppure ordinario.
In entrambi i casi la normativa, confermata dalla Cassazione, è chiara: niente passo carrabile senza la preventiva autorizzazione concessa dal Comune, il cui numero deve essere riportato sul segnale di divieto di sosta. Niente da fare, quindi, per cartelli fai-da-te o acquistati in negozi di vario genere.
I passi carrabili devono essere individuati con l'apposito segnale, previa autorizzazione dell'ente proprietario.
L'unica differenza tra raso e ordinario è dunque che, nel primo caso, non è dovuto alcun tributo al Comune, che deve comunque emettere la relativa autorizzazione. Sfatiamo anche un mito: il divieto di sosta per passo carrabile, come si è visto più sopra con l'art. 158, vale senza eccezioni. Ragione per cui non è possibile parcheggiare legittimamente l'auto davanti al proprio passo carrabile.
Divieto di sosta temporaneo
Forse il più insidioso dei divieti di sosta: appare inatteso e coglie alla sprovvista il povero automobilista abitudinario, che ama lasciare l'auto parcheggiata per giorni sempre nello stesso posto. È legittima allora la multa che gli venga inflitta per un divieto temporaneo di parcheggio, segnalato dopo che la macchina era stata parcheggiata?
Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 5663 del 20.03.2015) ogni proprietario di mezzo ha il dovere di tenere d'occhio il proprio veicolo. Per cui la risposta è: sì, resta valida la multa emessa per divieto di sosta temporaneo, anche se segnalato successivamente al parcheggio del mezzo sanzionato, ma soltanto qualora fosse stato debitamente annunciato con un preavviso minimo di 48 ore dall'inizio del divieto e purché sia segnalato in maniera adeguata, con cartelli visibili, chiari e ben fissati, in modo da non poter essere spostati facilmente.
Per essere valido, poi, il divieto temporaneo deve essere stabilito dal dirigente comunale preposto.
Il divito di sosta è validp anche se si parcheggia fuori dalla carreggiata stradale (ossia in spazi generalmente erbosi fuori dalle striscie bianche che delimitano la carreggiata)?
Il divieto di sosta è valido anche se si parcheggia fuori dalla carreggiata stradale (ossia in spazi generalmente erbosi fuori dalle strisce bianche che delimitano la carreggiata)? Domanda alla quale mi farebbe piacere avere una risposta in quanto ho ricevuto una multa per aver parcheggiato allo stadio di Udine sopra uno spazio erboso…
Invece è consentito parcheggiare la moto o lo scooter nello spazio frapposto fra auto ed auto poste longitudinalmente nel senso di marcia e al lato carreggiate, in assenza di segnaletica o divieti?
Buon giorno, sono stato multato davanti ad un panificio il tempo materiale di comprare il pane, la strada e’ in divieto di sosta e stava passando il mezzo che pulisce le strade. Il vigile inizia la multa proprio quando esco dal panificio. Non e’ sosta lo posso attestare con lo scontrino del pane e con la testimonianza del fornaio. Ho I requisiti per poter contestare la multa? Grazie per la risposta.
Ciao Vito,
se hai lasciato la macchina spenta, parcheggiata e incustodita è difficile sostenere che non fosse sosta.
Buonasera un passo carraio interrompe il divieto di sosta, sarebbe necessario mettere un’altro divieto di sosta?
Vorrei sapere che cosa mi succede se blocco delle macchine in un terreno privato pur vedendole ma senza passo carrabile .grazie …
Ciao Natale,
scusa ma non ho capito: hai parcheggiato chiudendo delle auto in una proprietà che non ha passo carrabile? Certo non puoi tenerle “sequestrate” per cui, pur non essendoci passo carrabile, ritengo che si possa arrivare ad un intervento delle Autorità.
Buona sera, come è possibili dimostrare nel caso di divieto di sosta temporaneo, che ci sia stata esposizione dello stesso 48 ore prima o in un tempo diverso, resta comunque la parola dell’autorità contro quella dell’automobilista?
Grazie
Buongiorno ho parcheggiato la macchina metà dentro metà fuori le strisce bianche …in proporzione è più dentro che fuori…mula contestabile???
Buongiorno, ho parcheggiato in spazio riservato alla fermata del us perchè in quel giorno gli autobus non potevano circolare in quella strada, a causa della presenza di un mercatino di antichità con tanto di cartello apposto alla fermata del bus.
Subito ho inviato la pec sia al comando dei vigili urbani che alla Sepi ma non mi hanno risposto; ora mi è arrivata la “famosa busta verde” con la richiesta dell’ intero importo €74,50.
Posso fare ricorso oppure il divieto di sosta vale anche se i bus non possono passare quel giorno?
grazie
Buongiorno Graziella,
il divieto di sosta vale in ogni caso, non ha a che fare con la circolazione.
Si può parcheggiare in un distributore di benzina chiuso da diversi anni? Mi hanno detto che l’area è provinciale. Sono passibile di multa? Grazie.
Salute dott.ssa Bolzani e sig. Miano. Sebbene in ritardo spero di contribuire: gli agenti della Polizia Locale della mia città mi dissero che in assenza di REGOLARI cartelli di Passo carraio (che per esser tali debbono riportare il numero dell’autorizzazione del Comune ) non intervengono assolutamente, non essendoci i presupposti di legge.
Però bisogna considerare anche le distinzioni sottili tra sosta e parcheggio. Salvo modifiche di legge a me ignote, mi risulta che, anche in strade a SOSTA libera, non si possa lasciare il proprio veicolo illimitatamente PARCHEGGIATO su suolo pubblico, soprattutto se al di fuori di delimitazioni orizzontali e in assenza della segnaletica verticale con la P di Parcheggio. Ciò a meno che si possa documentare che ogni tanto il mezzo viene spostato e successivamente torna a “sostare” in quel luogo.
Nello specifico esempio del sig. Natale presumo che i proprietari dei veicoli bloccati potrebbero invocare un intervento STRAORDINARIO, inteso come reperimento del proprietario dell’auto intralciante affinchè sposti la sua (senza subire sanzioni) il tempo necessario a far uscire le auto imprigionate, dopo di chè egli avrebbe diritto di “sostare” nuovamente con la sua dinnanzi al varco, benchè in modo non continuativo nè esclusivo. E quando i proprietari delle auto uscite desiderassero riaccedere alla proprietà con le medesime dovrebbero attendere i momenti in cui il varco fosse libero, altrimenti avrebbero acquisito gratuitamente un diritto senza accollarsi la relativa procedura per ottenerlo. Ma c’è comunque da credere che da quel momento la esperirebbero senza indugio.
Buongiorno, ho preso tre multe per aver commesso la stessa infrazione in tre giorni diversi 13/03-16/03-18-03 accesso ad area riservata ai mezzi pubblici, nello stesso tratto, Via Zarotto angolo via Chiedo se è possibile contestarle per le seguenti motivazioni:
1. Le multe riguardano la stessa infrazione a distanza di pochi giorni nello stesso tratto;
2. Il divieto d’accesso è presegnalato da Via Sidoli ma non da Via Zarotto nel tratto consentito;
3. Su uno dei verbali è indicato il modello errato del veicolo ( targa corretta) .
Da chi posso farmi seguire anche in privato?
Grazie mille in anticipo
Buonasera, ho lasciato l’auto in divieto di sosta (non di fermata) e al ritorno una zelante vigilessa aveva iniziato a fare qualche verbale nella stessa strada alle auto parcheggiate ma non era ancora arrivata alla mia auto. Salgo in macchina e, 20 metri più avanti, passando davanti alla vigilessa sono stato fermato. Mi ha chiesto i documenti dicendo che doveva farmi il verbale e, nonostante le mie perplessità, ha proceduto a verbalizzare.
Al di là dello zelo, a mio avviso, irragionevole e fuori luogo della singola, è un comportamento legittimo?
Mentre discutevamo un’auto ha preso il mio parcheggio, si è avvicinata a noi e la vigilessa le ha chiesto i documenti perché doveva multarla.
Buongiorno,
mi è arrivata a casa ieri, una multa per parcheggio in divieto di sosta (segnalato da un paletto con cartello) di 45gg fa.
Il problema è che la macchina non era parcheggiata oltre il paletto, la punta della mia macchina era in linea perfetta con lo stesso.
Ricordo questo fatto perchè avevo preso una multa simile sempre sotto al lavoro mesi prima, ma la macchina era più in la del cartello sosta vietata.
Quella volta però mi avevano lasciato la multa sul vetro almeno.
stavolta invece non mi hanno lasciato nulla.
come posso contestarla ad un mese e mezzo di distanza e senza prove?
se avessi avuto la multa sul vetro, avrei fatto la foto alla macchina il giorno stesso.
sauti Cristiano
Buongiorno avvocato. Mettiamo che in un vicolo cieco percorribile dal suo inizio alla fine per circa 400 mt non vi sia segnalato nulla al suo inizio ma che proprio alla fine del vicolo vi sia il cartello di sosta permessa solo con disco orario. Io oggi ho ricevuto una multa per aver parcheggiato senza esporre il disco orario. Potrei impugnare la multa visto che all’ inizio del vicolo non ci sia nulla che indichi il bisogno di esporre il disco orario?
Saluti
se lascio parcheggiata l’auto per più giorni, sono mutabile ogni giorno ???