Le donne al volante raccontate dal cinema americano sono una bruttura di luoghi comuni al limite del buongusto, talmente oltre ogni narrazione logica da esser diventate un fenomeno culturale e sociale che affligge perentoriamente la nostra immaginazione.
Vanno in bagno in gruppo e non sanno parcheggiare e, se sanno parcheggiare, è perché sono delle badgirl superfisicate al cui corpo la genetica ha donato il dono supremo di sfuggire alla forza di gravità. Ecco i peggiori stereotipi visto sul grande schermo!
Le donne al volante sono multitasking: Angelina Jolie – Wanted
Angelina Jolie, icona della superfemmina al volante, sa fare tutto mentre guida: testacoda con conseguente caricamento in auto del passeggero, uccisione degli avversari con arma da fuoco, impassibilità di fronte al mondo intero. Ri-guardare per credere.
Se sono vestite di lattex o pelle, le donne guidano da paura: Carrie Ann Moss – Matrix Reloaded
Che sia una banalissima auto o una Ducati 996, Trinity ha fatto scuola a tutte le guidatrici indisciplinate della generazione Matrix. Spericolata, artista dell’equilibrio e della velocità, l’androgina Trinity passerà alla nostra come uno dei piloti migliori mai visti al cinema.
Se ha la canotta bianca la donna guida da paura: Michelle Rodriguez – Fast and Furious 6
In questo ruolo Michelle è semplicemente sublime: una donna dura, dal passato tormentato, con lo sguardo magnetico e il piede sull’acceleratore che non può stare fermo. Uno stereotipo alla guida da manuale.
Le donne riescono sempre a centrare il sedile: Milla Jovovich – Il Quinto Elemento
Non importa quale sia la loro condizione psicofisica: se una donna deve essere salvata, rimarrà indenne alla carambola da Guinnes dei primati di James Bond e centrerà perfettamente l’auto con cui Bruce Willis sta per metterla al riparo dai cattivi.
Le orientali non dovrebbero guidare: scena della scuola guida in Fuori in 60 secondi
Le donne normali non ce la possono proprio fare al volante: sono un costante pericolo su carreggiata che non dovrebbe in alcun modo circolare. La scena ormai cult di Fuori in 60 secondi sulla scuola guida ce lo ha impresso nella mente.
Le donne se sono alla guida con altre amiche cantano e ballano – Grindhouse
Muovono la testa tempo di musica, ascoltano melodie discutibili e scherzano sempre, senza prestare minimamente attenzione alla strada: queste sono le donne “normali” raccontate dal cinema americano.
Percorrono strada buie e deserte che qualunque driver eviterebbe, vanno incontro alla morte con una ingenuità quasi puerile.
L’innocenza della loro guida spensierata è bilanciata dalla cruda regia di Rodriguez, che in GrindHouse ci mostra in maniera più che sublime le conseguenze di una guida troppo ottimista.
Se la donna in questione è Charlize Theron anche il drive test diventa sublime – The Italian Job
The Italian Job ci ha insegnato molte cose non solo sulla guida, ma anche sulla vita in generale. La lezione più grande che dobbiamo essere sempre in grado di ricordarci è che se Charlize guida una Mini, lei può farci quello che vuole. Può persino andarci in metro e scenderci le scale: nessuno deve poterle dire nulla.
Chi lo fa dovrà poi vedersela con lei in versione Mad Max.