Cosa cambia con la riforma del Codice della Strada? Autovelox, bici, ausiliari comunali per fare le multe e revisione.
Riforma del Codice della Strada: cosa cambia?
Molte le novità introdotte nel Codice della Strada con la conversione in legge del cosiddetto Decreto Semplificazioni.
Ma una modifica annunciata da anni, è stata tagliata via dal legislatore. Parliamo dell’inasprimento delle sanzioni in caso di uso del cellulare senza auricolari quando si è alla guida. Nulla di nuovo, dunque su questo fronte.
Con l’approvazione della mini-riforma, non sono mancate le polemiche circa l’opportunità di inserire le modifiche in un decreto che avrebbe dovuto occuparsi prevalentemente di lavori pubblici, da ultimo anche il Presidente della Repubblica, Mattarella, che ha firmato il decreto pur dimostrando il proprio disappunto.
Detto questo, vediamo nel dettaglio i nuovi provvedimenti relativi a:
- autovelox;
- ZTL;
- biciclette;
- multe;
- revisione.
Riforma Codice della Strada: autovelox
Scompare il divieto di utilizzare le postazioni per il controllo automatizzato della velocità anche sulle strade urbane.
Fino ad oggi gli autovelox si poteva utilizzare sulle sole strade urbane di scorrimento, dunque viali a carreggiate separate con semafori presenti a tutti gli incroci, il cui limite può essere alzato fino a 70 chilometri orari.
Con la riforma si coinvolgono tutte le strade del centro abitato che per questo motivo vengono equiparate alla viabilità ordinaria.
Permane comunque l’autorizzazione della Prefettura per l’installazione, che deve valutare l’incidentalità e le caratteristiche della strade svolta dalla Polizia stradale.
L’obiettivo è quello di rendere più sicure le strade cittadine e favorire la cosiddetta mobilità dolce, dunque l’uso di mezzi alternativi agli autoveicoli.
Novità ZTL
Abolita l’approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture dell’individuazione del posizionamento delle telecamere per il controllo del rispetto delle ZTL. Una norma che fungeva da garanzia per le multe erogate in numero eccessivo.
Adesso la scelta spetta ai Comuni, e c’è già chi teme che alcune amministrazioni possano usare in maniera disinvolta le telecamere, e segnaletica non proprio chiara, al solo scopo di fare cassa.
Strade urbane ciclabili
Si introduce il concetto di strade urbane ciclabili, imponendo il limite dei 30 chilometri orari e la precedenza per chi viaggia a bordo delle bici.
Introdotta la possibilità di viaggiare in bici contromano sulle strade a senso unico, e per farlo potranno essere ricavate sulla strada delle corsie ciclabili sulla sinistra.
Il contromano deve essere autorizzato dal sindaco anche sulle strade urbane con il limite di velocità fino a 30 chilometri orari o in parti di ZTL.
Anche in questi casi agli incroci la precedenza dovrà essere data alle bici.
Multe dei netturbini
Ebbene sì, anche i netturbini potranno multare gli automobilisti, ma in alcuni casi ben precisi.
Per le violazioni di divieto di sosta e di fermata, i sindaci potranno affidare l’incarico di elevare le relative sanzioni ai dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade.
Dunque se parcheggi l’auto davanti ad un cassonetto o su una strada che è soggetta alle pulizie periodiche, i netturbini addetti a raccolta rifiuti e pulizia potranno multarti direttamente.
Revisione auto
A causa dell’emergenza epidemiologica, sono state introdotte delle modifiche temporanee alle scadenze legate alla revisione auto.
Normalmente le revisioni seguono questo scadenziario:
- dopo quattro anni dalla prima immatricolazione;
- le successive devono essere effettuate ogni due anni.
Ma l’emergenza Covid-19 ha imposto alcune proroghe:
- fino al 31 ottobre 2020 potranno comunque circolare tutti i veicoli che avrebbero dovuto fare la revisione auto entro il 31 luglio;
- fino al 31 dicembre 2020 per i veicoli che dovrebbero essere sottoposti ai controlli entro il 30 settembre;
- fino al 28 febbraio 2021 tutti quei veicoli che avrebbero dovuto effettuare la revisione auto entro il 31 dicembre 2020.
Infine, fino al 31 marzo 2021, gli accertamenti tecnici potranno essere svolti anche dagli ispettori di cui al DM infrastrutture e dei trasporti del 19 maggio 2017.