Sorpasso bici: “un metro e mezzo di civiltà”?
Se stai guidando un’auto o una moto e devi effettuare un sorpasso bici le prime cose da fare sono: 1. calcolare la giusta traiettoria, 2. evitare manovre pericolose e 3. superare senza causare incidenti. In tutto questo c’è sempre una parte del cervello che ti chiede: “Ma non sei troppo vicino?”
Già, perché sorpassare una bicicletta non è sempre così facile come sembra. A volte dipende dall’esperienza dell’autista, a volte dalla sicurezza del ciclista. Il Codice della Strada non ha mai disciplinato davvero questa manovra, ma recentemente è stata proposta una piccola riforma al riguardo: è in atto una proposta di legge che vieta il sorpasso bici a una distanza minima inferiore al metro e mezzo.
E la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha già rinominato la questione in “un metro e mezzo di civiltà”. Cosa succede ora? Quali sarebbero le multe? E come capire esattamente quale sia la distanza ideale? Un passo alla volta…
“Auto contro bici”: cosa dice il Codice della Strada
Il Codice della Strada disciplina la materia del sorpasso con l’articolo 148, definendolo come “manovra mediante la quale un veicolo supera un altro veicolo, un animale o un pedone in movimento o fermi sulla corsia o sulla parte della carreggiata destinata normalmente alla circolazione“. Sebbene non direttamente, in relazione al sorpasso bici abbiamo tre punti chiave che dobbiamo sempre mantenere a mente:
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[Comma 3] Il conducente che sorpassa un veicolo o altro utente della strada che lo precede sulla stessa corsia, dopo aver fatto l’apposita segnalazione, deve portarsi sulla sinistra dello stesso, superarlo rapidamente tenendosi da questo ad una adeguata distanza laterale e riportarsi a destra appena possibile, senza creare pericolo o intralcio. Se la carreggiata o semicarreggiata sono suddivise in più corsie, il sorpasso deve essere effettuato sulla corsia immediatamente alla sinistra del veicolo che si intende superare;
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[Comma 5] Quando la larghezza, il profilo o lo stato della carreggiata, tenuto anche conto della densità della circolazione in senso contrario, non consentono di sorpassare facilmente e senza pericolo un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocità, il conducente di quest’ultimo veicolo deve rallentare e, se necessario, mettersi da parte appena possibile, per lasciar passare i veicoli che seguono. Nei centri abitati non sono tenuti all’osservanza di quest’ultima disposizione i conducenti di veicoli in servizio pubblico di linea per trasporto di persone;
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[Comma 12 c] Quando il veicolo che si sorpassa è a due ruote non a motore, sempre che non sia necessario spostarsi sulla parte della carreggiata destinata al senso opposto di marcia.
Ciclisti, auto, multa e sicurezza stradale
Insomma, la normativa prevede un’adeguata distanza laterale per il sorpasso bici, ma non specifica mai quanto. In caso di violazione, la multa va da 163 a 651 euro e potrebbe essere ritirata la patente fino a 3 mesi. Insomma, non si scherza.
Ricordiamoci infatti che le strade italiane sono abbastanza pericolose per le bici: nel 2015 sono morti 249 ciclisti coinvolti in incidenti stradali, mentre ne sono rimasti feriti addirittura 16 mila. I numeri sono alti, soprattutto se pensiamo che chi sceglie la bicicletta di solito lo fa sia per risparmiare che per evitare traffico e sinistri che ogni anno coinvolgono migliaia di macchine.
Vietato il sorpasso bici a meno di un metro e mezzo
Il disegno di legge in esame è il numero S.2658 e propone di inserire nell’articolo 148 il comma 3-bis: “È vietato il sorpasso di un velocipede a una distanza laterale minima inferiore a un metro e mezzo“. In questo caso la sanzione amministrava per il divieto di sorpasso dovrebbe quindi essere estesa anche a questo punto chiave, con una multa da 80 a 308 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi quando si incorre nella stessa infrazione in un periodo di due anni. In realtà questa non è una grandissima novità se guardiamo all’esempio di alcune nazioni europee come Francia e Spagna, dove è già legge lo spazio di sicurezza di un metro e mezzo.
A me pare comunque che sia una proposta di legge utile a tutti, soprattutto e ovviamente per la sicurezza dei ciclisti, sempre più numerosi sulle strade. Ma come tanti altri mi chiedo però come possa poi essere valutata adeguatamente tale distanza. Nel senso: una volante della polizia ci potrà fermare se valuterà male il metro e mezzo? E nel caso, si potrà fare ricorso e contestare la multa? Forse è il caso di approfondire meglio e non lasciare nulla al caso.
Codice della strada, ciclisti in fila indiana: come sorpassarli?
Con la bella stagione sono sempre di più i ciclisti che amano andare a fare delle belle “biciclettate”, chi per le strade di città – quando magari viene chiuso anche il traffico – e chi per colline, montagna o mare. Capita quindi di trovarsi anche in carreggiata diverse biciclette e di dover fare sorpassi più attenti. Ma cosa dice il Codice della Strada a tal proposito? Devono stare tutti rigorosamente in fila oppure è normale vederli a gruppo, magari due o tre che “corrono” paralleli? L’articolo che disciplina questo “fenomeno” è il numero 182 e al comma 1 è evidente che:
“I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro”
Mistero risolto: nei centri abitati si può stare “in coppia”, mentre fuori i ciclisti devono sempre stare in fila indiana (a meno che non ci siano dei minori). L’importante rimane comunque che non venga intralciato il traffico e che tutti possano viaggiare in completa sicurezza. Per sorpassare i ciclisti valgono le regole di cui sopra: osservare che nessuno arrivi in senso opposto, superare mantenendo una buona distanza e rientrare subito in carreggiata.
Ciclisti: il sorpasso a destra è legittimo?
Può capitare di subire un sorpasso a destra. Se a farlo è una macchina il più delle volte si tratta di una manovra pericolosa e contro il Codice della Strada, ma se a farlo è un ciclista? Be’, la risposta è sì, i ciclisti possono sorpassare da destra. Ma ad alcune condizioni: le biciclette possono superare da destra solo quando i veicoli in carreggiata sono fermi o in lento movimento.
Parliamo quindi delle code ai semafori o del traffico cittadino, ma è comunque obbligatorio fare attenzione perché può capitare che qualcuno apra improvvisamente la portiera o che la marcia riprenda improvvisamente. Il consiglio agli automobilisti è quello di guardare sempre gli specchietti e ai ciclisti di suonare sempre il campanello della bici.
Sorpasso bici linea continua: le auto possono farlo
Lo sappiamo tutti – o forse dovremmo saperlo! – che con la linea continua o la doppia linea continua il sorpasso è vietato. Ma questa regola vale anche per il sorpasso bici? Quando le condizioni di visibilità e traffico lo consentono in realtà l’automobilista può superare le bici in presenza di linea continua. L’importante è non creare situazioni di pericolo e invadere l’altra corsia.