L’
abitazione principale è la dimora abituale di una persona fisica, ovvero un immobile in cui un soggetto e il suo nucleo familiare vivono e risiedono in modo stabile. Questa definizione è importante sia per il pagamento o l’esenzione di imposte come l’IMU, sia per la stipula di
assicurazioni che tutelano la casa contro una serie di rischi.
Per verificare la
dimora abituale esistono comunque dei parametri oggettivi, come la presenza di utenze domestiche e bollette intestate a proprio nome, oppure la presenza dei familiari nell’unità immobiliare. Una spiegazione esaustiva viene proposta anche dall’articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), in quanto l’abitazione abituale serve per il calcolo di tasse e detrazioni delle imposte sulla casa.
Che cos’è l’abitazione principale
Per differenziare i vari immobili in cui una persona e la sua famiglia possono vivere sono stati introdotti alcuni termini specifici, tra cui quello di abitazione principale. Si tratta in particolare della
dimora in cui una persona vive di solito, un’abitazione diversa ad esempio rispetto a una seconda casa per le vacanze, un immobile utilizzato come studio professionale, oppure una casa acquistata come investimento per essere affittata.
Il concetto di abitazione principale
è esteso anche ai membri del nucleo familiare, nella forma in cui parenti stretti come il coniuge o i figli dimorano abitualmente in un immobile anche in caso di propria assenza. L’abitazione abituale è dunque identificata con appena una casa, in quanto non è possibile avere più di un immobile principale allo stesso tempo.
La
residenza anagrafica è invece un
atto formale successivo alla scelta dell’abitazione principale, poiché quando si cambia dimora abituale si sposta anche la residenza nel nuovo immobile. Il domicilio può essere differente rispetto all’abitazione principale e alla residenza, infatti come disciplinato dall’articolo 43 del Codice Civile si tratta di un luogo in cui vengono stabiliti gli interessi personali, patrimoniali e gli affari di una persona.
Un soggetto può avere dunque un
domicilio fiscale diverso presso la sede della sua impresa, oppure nello studio professionale, nonostante non abiti abitualmente in quel luogo ma nella sua abitazione principale. È in quest’ultima invece che sarà stabilita la residenza, sulla quale si potranno ottenere eventuali agevolazioni di natura fiscale previste per la prima casa.
L’abitazione principale in ambito assicurativo
In genere l’abitazione principale rappresenta il bene più importante all’interno del proprio patrimonio, per questo motivo in molti scelgono di assicurare questa dimora stipulando un’
assicurazione sulla casa. La polizza sulla dimora abituale può coprire una serie di rischi, come i danni provocati da incendi, esplosioni, rotture degli impianti, incidenti e crolli.
In genere la sottoscrizione dell’assicurazione casa
è facoltativa, sebbene venga richiesta da molte banche nel caso di accensione di un mutuo ipotecario per la durata del rimborso del finanziamento. Il premio assicurativo dipende da una serie di aspetti, tra cui il valore dell’immobile, il capitale assicurato, la tipologia di abitazione ed eventuali franchigie e
scoperti.
Ovviamente è possibile
assicurare anche la dimora saltuaria, ovvero un immobile presso il quale non si abita stabilmente, come una seconda casa al mare o in montagna usata per le vacanze o affittata ai fini d’investimento. Di norma in questi casi il premio assicurativo è più contenuto rispetto a quello dell’abitazione principale, ad ogni modo bisogna sempre considerare tutti i fattori che incidono nel calcolo del premio.