L’
Attestato di Rischio o ATR è un documento che certifica lo
storico dei sinistri dell’assicurato, tenendo traccia degli incidenti causati negli
ultimi 5 anni in merito alle
polizze RCA. Le compagnie di assicurazione sono tenute ad aggiornare l’attestato di rischio ogni anno, realizzando l’operazione almeno 30 giorni prima della scadenza della copertura.
In questo modo possono consentire agli altri
assicuratori di effettuare delle proposte assicurative in seguito alla richiesta del contraente, usufruendo di
dati sempre aggiornati rispetto alla sinistrosità della persona da assicurare. Oggi l’attestato è un
certificato elettronico disponibile appena in formato digitale, utilizzato per la definizione della classe di merito nelle assicurazioni RC auto e moto.
Che cos’è l’attestato di rischio
Per circolare su strada è obbligatoria la stipula di una
polizza di responsabilità civile, un’assicurazione che copre dai danni provocati a terzi, persone o cose. Il premio assicurativo dipende da una serie di fattori, tra i quali la
classe di merito, con la possibilità di partire dalla 14esima classe oppure da una migliore usufruendo delle agevolazioni previste dalla Legge Bersani e dalla RC Familiare.
Dopodiché ogni anno viene applicato il meccanismo del
bonus/malus, con il quale si premiano i conducenti virtuosi che non causano incidenti con la riduzione di una classe di merito, mentre si penalizza chi provoca dei
sinistri stradali con l’aumento di una o due classi. I sinistri di responsabilità esclusiva, oppure con
concorso di colpa superiore al 51%, azionano il malus e vengono riportati all’interno dell’attestato di rischio.
In questo certificato è presente lo
storico dei sinistri relativo all’ultimo quinquennio, con l’indicazione del tipo di incidenti e dell’anno in cui sono avvenuti. Inoltre sono disponibili una
serie di informazioni sul contraente delle polizza, il veicolo assicurato, la classe di merito, la scadenza della polizza e il periodo di osservazione dell’assicurazione.
Dal 2015 l’ATR è realizzato appena in formato elettronico, infatti il documento cartaceo non è più inviato dall’assicuratore al contraente della polizza RCA. L’
attestato di rischio digitale è reperibile sul sito della compagnia assicurativa, attraverso l’area riservata nel portale ufficiale oppure tramite l’app dell’impresa di assicurazione.
A cosa serve l’attestato di rischio
L’attestato di rischio serve sia alle compagnie assicurative, per
controllare la sinistrosità pregressa e formulare una proposta per la polizza RCA, sia ai clienti per
monitorare i sinistri con colpa registrati dall’assicuratore. L’utilizzo di questo certificato consente di beneficiare di maggiore uniformità, affinché tutte le imprese di assicurazione possano avere a disposizione gli stessi dati.
Oggi
non serve più inviare l’ATR alla nuova compagnia se si desidera cambiare assicuratore, infatti basta richiedere un preventivo e sarà l’impresa ad accedere alle banche dati dell’
ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Ovviamente è sempre possibile consultare l’attestato di rischio sul sito dell’assicuratore, tuttavia la digitalizzazione dell’ATR permette di
semplificare il cambio di assicurazione.
Dal primo luglio 2018 l’attestato di rischio è diventato più preciso grazie all’introduzione dell’
ATR dinamico, con l’indicazione sul documento anche dei
sinistri tardivi. Si tratta di incidenti denunciati con ritardo, i quali spesso comparivano sullo storico di sinistrosità soltanto nell’anno seguente, consentendo all’assicurato di stipulare una polizza auto o moto più vantaggiosa.
Ciò è possibile grazie all’introduzione dell’
Identificativo Univoco di Rischio (IUR), un codice per ogni veicolo assicurato con il quale le imprese di assicurazione possono identificare in modo accurato ogni proprietario. In questo modo è possibile
aggiornare l’attestato di rischio in maniera automatica, rilevando anche i sinistri tardivi denunciati dall’assicurato dopo la scadenza della polizza oppure negli ultimi giorni di validità della copertura.