Il
capitale assicurato nelle polizze vita è la
somma massima che la compagnia assicurativa garantisce
ai beneficiari della polizza. Si tratta di un importo variabile, soggetto a delle restrizioni da parte dell’impresa e a una serie di vincoli a seconda di alcuni aspetti specifici, come l’età anagrafica e la cifra da assicurare.
Questa somma è
proporzionale al premio assicurativo, perciò maggiore è il capitale assicurato più alto sarà anche il costo della polizza del ramo vita. A seconda dell’importo possono inoltre essere richiesti dei documenti aggiuntivi al momento della stipula del contratto, tra cui degli accertamenti medici per attestare lo stato di salute dell’assicurato.
Come funziona il capitale assicurato nelle assicurazioni vita?
Nelle
assicurazioni vita il premio assicurativo viene calcolato tenendo conto di vari fattori, tra cui l’età e l’aspettativa di vita dell’assicurato. Ad ogni modo, uno dei parametri principali è legato al capitale assicurato, ovvero l’
importo che l’assicuratore si impegna a versare al beneficiario secondo quanto previsto dal contratto assicurativo sottoscritto tra le parti.
Nelle polizze
caso vita è la somma che la compagnia paga al momento del
riscatto dell’assicurazione, ad esempio quando alla scadenza della copertura l’assicurato è ancora in vita. In questo caso è possibile ricevere il versamento del capitale assicurato in diverse modalità, attraverso la liquidazione della cifra in un’
unica soluzione, oppure tramite una
rendita vitalizia fino al decesso della persona assicurata.
Nelle
polizze caso morte il capitale assicurato viene erogato in seguito al
decesso dell’assicurato prima della scadenza dell’assicurazione, con un pagamento che avviene in favore dei
beneficiari della polizza. Anche in questa circostanza è possibile optare per una liquidazione diretta del capitale, oppure per una rendita vitalizia continuativa fino al raggiungimento della somma.
Ogni compagnia propone un
importo massimo per il capitale assicurato nelle assicurazioni del ramo vita, in genere compreso
tra 500 mila e 2 milioni di euro. Tuttavia, questo valore cambia a seconda del prodotto assicurativo e delle singole proposte delle imprese d’assicurazione, per questo motivo bisogna sempre richiedere dei preventivi e valutare insieme ad un consulente la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Tipologie di capitale assicurato nelle polizze vita
Il capitale assicurato è soggetto ad alcune
variazioni in base al tipo di assicurazione vita scelta, con diverse opzioni disponibili caratterizzate da dinamiche differenti. Una di queste è il capitale decrescente, applicato di solito nelle
polizze temporanee caso morte o TCM, utilizzate spesso per tutelare economicamente i propri cari durante il rimborso di un mutuo ipotecario o di un finanziamento importante.
In questo caso il capitale diminuisce con il passare del tempo, in quanto il debito assicurato è via via sempre più basso. In altre situazioni è possibile scegliere il
capitale protetto, una formula adottata per alcuni prodotti assicurativi in cui il premio assicurativo viene investito in strumenti finanziari, dove però viene offerto al contraente una
garanzia su una parte o tutto il capitale.
Altrimenti alcune assicurazioni vita propongono anche il
capitale rivalutabile, dove attraverso la gestione separata è possibile ottenere dei rendimenti che contribuiscono alla rivalutazione del capitale. Questo investimento a basso rischio fornisce un
rendimento minimo garantito, con il quale il capitale da riscuotere alla scadenza sarà sempre più elevato con il passare degli anni.
Infine, il capitale assicurato può anche essere
indicizzato all’inflazione, una soluzione che permette di proteggersi contro l’eventuale perdita di valore della somma accantonata causata dal rialzo dei prezzi. Si tratta ad esempio delle
polizze Index Linked, assicurazioni in cui è previsto il versamento di un premio unico e la
rivalutazione del capitale in base all’andamento dell’inflazione durante tutta la durata del contratto assicurativo.