La
Cassa Mutua Nazionale BCC (CMN) garantisce una serie di prestazioni sanitarie e assistenziali integrative rispetto a quelle erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, corrisposte nei confronti dei
dipendenti delle banche del Credito Cooperativo. I servizi sono forniti sia a favore dei lavoratori inclusi negli accordi collettivi nazionali, sia ai loro familiari purché in possesso dei requisiti.
La Cassa è stata istituita nel 1994 ed ha sede legale a Roma, con una durata della sua attività
fino al 31 dicembre 2050. La struttura organizzativa della CMN prevede una serie di organi, tra cui l’assemblea dei rappresentanti dei destinatari, il comitato amministratore, il collegio dei revisori e il collegio dei probiviri, come specificato dall’articolo 7 dello
Statuto della Cassa Mutua Nazionale.
Che cos’è la Cassa Mutua Nazionale BCC
Lo scopo della Cassa Mutua Nazionale è
offrire agli associati e ai loro familiari servizi di natura sanitaria, in sostituzione o integrazione rispetto alle prestazioni del SSN. La Cassa non svolge dunque attività a fini di lucro, mentre il suo operato è definito dallo Statuto della CMN e dal Regolamento annuale delle prestazioni, oltre alle indicazioni fornite dal comitato amministratore.
I destinatari dei servizi della Cassa sono i
dipendenti delle aziende nell’ambito del Credito Cooperativo, esclusi i lavoratori con contratti in prova. Per usufruire delle prestazioni è necessario essere
iscritti a una delle federazioni locali delle BCC/CRA, con l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalla Federazione Italiana BCC/CRA.
L’inclusione nella CMN può avvenire
a partire dalla data di assunzione del lavoratore dipendente, attraverso la segnalazione dei nominativi da parte dei datori di lavoro. Possono continuare a beneficiare dei servizi della Cassa anche i pensionati e i lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro, con accesso al
Fondo di Sostegno al Reddito entro i limiti stabiliti dal DM 157/2000.
Possono usufruire delle prestazioni erogate dalla Cassa BCC anche i
familiari a carico dell’iscritto, oppure il convivente more uxorio, purché inseriti all’interno dello Stato di Famiglia. Rientrano in questa condizione i
parenti di primo grado e il coniuge, come previsto dall’articolo 4 dello Statuto della Cassa Mutua Nazionale consultabile sul sito web ufficiale dell’organismo.
Contribuzione e prestazioni della Cassa Mutua Nazionale BCC
Per ottenere le prestazioni proposte attraverso la CMN il
datore di lavoro del dipendente deve versare a suo carico un
contributo economico, di valore pari a 460 euro l’anno secondo quanto stabilito dagli accordi collettivi nazionali. È inoltre richiesta una
contribuzione complementare da parte dell’iscritto, nella misura individuata dai CCNL firmati dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
La partecipazione richiesta ai lavoratori è
calcolata tenendo conto del reddito di ogni dipendente, secondo il principio proporzionale adottato dalla Cassa Mutua Nazionale BCC. Le prestazioni sanitarie della Cassa sono erogate in collaborazione con una serie di
compagnie di assicurazione, oppure a seconda delle circostanze e degli accordi con altre casse mutue o società di mutuo soccorso.
I servizi comprendono dei
rimborsi per le spese sanitarie sostenute dall’iscritto, oppure delle
prestazioni dirette fornite tramite apposite convenzioni con medici e strutture sanitarie come previsto dalla Cassa Mutua Nazionale. Ogni anno sono divulgate le linee guida con l’aggiornamento delle informazioni relative ai servizi della Cassa, disponibili nell’area riservata del portale di CMN oppure presso le federazioni locali.
Tra le prestazioni disponibili a partire dal primo gennaio 2021 ci sono:
- intervento agi occhi (massimale fino a 2.500 euro e franchigia del 30%);
- alta diagnostica (franchigia dal 30 al 70% in base alla patologia o senza indicazione della malattia);
- visite specialistiche (massimale da 60 a 110 euro a seconda del tipo di visita);
- analisi ed esami diagnostici (franchigia dal 50 al 70%);
- fecondazione assistita (massimale da 1.500 a 2.000 euro);
- ortodonzia (massimale fino a 2 mila euro);
- patologie oncologiche (franchigia del 20% e massimale di 300 euro);
- psicoterapia (massimale fino a 400 euro).
La Cassa propone anche una
copertura assicurativa Long Term Care, accessibile per tutto il nucleo familiare dell’iscritto, disponibile indipendentemente dallo stato di salute e dall’età anagrafica. La polizza offre in caso di sinistro, ovvero di perdita dell’autosufficienza, una
rendita vitalizia di 1.700 euro l’anno, aumentata fino a 20 mila euro annui per i lavoratori ancora in servizio.