Il
consolidamento è un meccanismo tipico delle
polizze vita rivalutabili, dove il capitale è garantito ma il rendimento dipende dalle prestazioni degli strumenti finanziari ad esse collegate. Si tratta di assicurazioni del ramo vita come le
Unit Linked, le quali offrono un capitale rivalutabile nel tempo attraverso il sistema di consolidamento.
Questo processo è del tutto simile all’interesse composto, con il quale non si prelevano gli interessi maturati dagli investimenti ma si utilizzano per aumentare il montante, ovvero il capitale investito. In questo modo
la somma aumenta progressivamente a seconda delle performance finanziarie, ottenendo interessi sempre più elevati e un capitale maggiore a scadenza.
Che cos’è il consolidamento nelle polizze vita
Le assicurazioni vita rivalutabili prevedono il pagamento di un
premio assicurativo, in genere in un’unica soluzione, con la somma che viene investita dalla compagnia assicurativa all’interno di appositi fondi interni con la gestione separata. Queste polizze offrono un
rendimento minimo garantito, oltre al rimborso a scadenza del capitale protetto versato con il premio assicurativo.
L’impresa assicurativa applica il rendimento minimo garantito sul premio netto, togliendo dalla somma lorda alcuni importi legati ai caricamenti e alle tasse obbligatorie. Ogni anno il rendimento ottenuto, pari a quello minimo o superiore in base alle performance della gestione separata, va ad
incrementare il capitale protetto, sul quale verrà calcolato il rendimento dell’anno successivo.
Questo sistema permette di ottenere il
consolidamento del capitale assicurato con la polizza vita, il quale negli anni può diventare sempre più alto attraverso il rafforzamento maturato con gli interessi. Se ad esempio il premio netto è di 10.000 euro con un rendimento minimo garantito del 2%, al termine dell’anno gli interessi maturati dovranno essere di almeno 200 euro.
Il capitale sarà dunque 10.200 euro, importo sul quale verranno calcolati gli interessi dell’anno successivo e così via. Ovviamente
il rendimento può essere superiore a quello minimo, ad esempio offrendo un anno il 5% di interessi. In questo caso il consolidamento sarà più consistente, ricordando che anche in caso di andamento negativo viene sempre assicurato l’interesse minimo previsto dal contratto.
La crescita del capitale con il consolidamento e l’inflazione
In condizioni ottimali
il capitale di una polizza rivalutabile cresce sempre nel tempo, grazie al meccanismo di consolidamento che funziona in modo analogo a quello dell’interesse composto. Questo sistema viene sfruttato dagli investitori per incrementare il capitale nel tempo, evitando di ritirare gli interessi maturati e usandoli per
aumentare il montante.
Nel lungo termine la crescita del capitale diventa esponenziale, infatti questo processo è particolarmente conveniente con investimenti di durata superiore a 10-15 anni. Tuttavia, bisogna sempre considerare l’
inflazione, un parametro essenziale per valutare il rendimento minimo garantito delle polizze vita rivalutabili, in quanto un livello inflattivo elevato può causare l’
oscillazione del valore del capitale.
Ad esempio, se un’impresa assicurativa garantisce un rendimento del 2%, ma l’inflazione quell’anno è del 5%, in questo caso si otterrà una svalutazione dl 3%. Il calcolo effettivo è più complesso, infatti bisogna considerare la perdita del capitale in termini assoluti e relativi, tuttavia aiuta a comprendere l’effetto dell’inflazione su questo tipo di polizze del ramo vita.
Il consolidamento permette di tutelarsi anche contro il rischio inflazione, infatti la rivalutazione progressiva del capitale nel lungo termine consente di
ridurre le conseguenze dell’inflazione, le quali tendono a farsi sentire soprattutto nel breve periodo. Un altro fattore importante da non sottovalutare sono i
caricamenti, poiché i costi possono diminuire la portata del consolidamento offerta dal rendimento minimo garantito.