Il
costo medio dei sinistri è un indicatore utilizzato dalle
compagnie assicurative, attraverso il quale viene calcolato l’
importo unitario dei rimborsi erogati in base al numero totale dei risarcimenti pagati agli assicurati. Questo parametro viene misurato in genere su
base annuale, considerando tutti i sinistri avvenuti all’interno dell’anno assicurativo di riferimento.
Per il conteggio sono utilizzati tutti gli indennizzi versati a favore degli assicurati, compresi quelli integrali e i risarcimenti parziali o riservati, i quali tuttavia vengono usati separatamente. In questo modo si possono rilevare
metriche precise sulle spese per i rimborsi, tenendo conto delle diverse dinamiche che caratterizzano le differenti tipologie di indennizzo.
Come si calcola il costo medio dei sinistri
Per il
calcolo del costo medio dei sinistri le imprese assicurative valutano una serie di aspetti, tra cui le somme corrisposte per la riparazione dei veicoli danneggiati, i risarcimenti erogati in seguito a un contenzioso e i rimborsi pagati per i danni a terzi. Questa operazione permette di determinare i costi delle prestazioni assicurative, con riferimento alla
liquidazione dei danni nelle
polizze RCA.
In caso di
sinistro stradale, infatti, la compagnia assicurativa del responsabile dell’incidente è tenuta a
risarcire i danneggiati, indennizzando i danni causati alle cose e le lesioni provocate alle persone. Il pagamento avviene nei limiti del massimale della copertura, con un minimo di legge per il 2021 di 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e di 1,22 milioni per i danni alle cose.
In seguito a un sinistro con colpa scatta l’
applicazione del bonus/malus, con la perdita della classe di merito in riferimento all’anno assicurativo successivo. L’
incremento del premio viene determinando considerando i costi sostenuti dalla compagnia per l’indennizzo dei danni, importi che vengono riportati nell’
attestato di rischio per gli incidenti causati da ogni singolo assicurato.
In queste circostanze vengono conteggiati i sinistri con colpa propria unilaterale e quelli con concorso di colpa maggioritaria, ovvero superiore al 51%. In presenza di due o più sinistri
le percentuali di colpa vengono sommate insieme, per calcolare il valore complessivo durante l’anno assicurativo, ad esempio subendo il malus in seguito a due incidenti con responsabilità del 40% e del 30%.
Il costo medio dei sinistri in Italia
La spesa media dei sinistri non dipende esclusivamente dal numero degli incidenti, infatti questo valore può variare in base a diverse cause specifiche. Nel 2020, ad esempio, l’importo medio di liquidazione dei sinistri è aumentato nonostante la riduzione del numero dei sinistri, evidenziando come a fronte della diminuzione degli incidenti complessivi le spese risarcitorie possono comunque incrementare.
Secondo il report Focus RC Auto dell’ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, il
costo medio dei sinistri nel 2020 è stato di
1.906 euro, con un aumento del 2,7% rispetto al 2019 quando l’importo medio era stato di 1.855 euro. Allo stesso tempo, nel 2020
la frequenza dei sinistri è scesa del 29,8% in confronto al 2019, passando dal 5,33% al 3,74% considerando il numero totale dei veicoli assicurati in Italia.
L’incremento maggiore è avvenuto nella liquidazione dei risarcimenti che non rientrano nella
convenzione CARD, i quali di norma comportano un indennizzo di importo più elevato. La quota di questi risarcimenti è salita nel 2020 dal 18,5% al 19,8%, mentre i rimborsi erogati tramite convenzione CARD hanno pesato per l’81,4% dei sinistri totali liquidati.