Il
danno emergente è un particolare tipo di danneggiamento riportato da un creditore, quando una prestazione del debitore comporta una perdita economica diretta e un
danno patrimoniale immediato. I motivi dell’evento possono essere diversi, ad esempio un ritardo da parte del debitore, un’inesattezza oppure la mancanza di una prestazione concordata in precedenza.
È possibile ricondurre le cause del danno emergente a tutti gli inadempimenti e gli illeciti commessi da una persona, qualora creino un pregiudizio economico a un altro soggetto con il quale esiste o meno un determinato vincolo. I danni che possono rientrare ina questa condizione sono i
danni biologici provocati alla persona, oppure i
danni materiali riportati da un bene del creditore come il proprio veicolo.
Che cos’è un danno emergente
Per capire bene cos’è il danno emergente bisogna introdurre anche il concetto di
lucro cessante, ovvero un
mancato guadagno futuro che si sarebbe potuto ottenere qualora non si fosse verificato l’evento dannoso. Se ad esempio una persona provoca un incidente stradale e distrugge la macchina di un altro soggetto, quest’ultimo potrebbe non essere in grado di svolgere il proprio lavoro per alcuni giorni e perdere dei profitti.
Il
lucro cessante, quindi, riguarda un mancato guadagno che non fa ancora parte della propria ricchezza, mentre il
danno emergente una perdita di ricchezza che interessa un
patrimonio già posseduto. Per questo motivo è possibile abbinare il lucro cessante a un danno indiretto, quindi non direttamente collegato al sinistro, mentre il danno emergente si può paragonare a un
danno diretto che colpisce il patrimonio già acquisito.
Ipotizziamo un’azienda che noleggia piattaforme aeree ed elevatori, la quale affitta due mezzi a un’impresa. Se quest’ultima distrugge le macchine durante il loro utilizzo l’azienda subisce
due tipi di danni. Innanzitutto, avviene un danno emergente, in quanto deve ricomprare i mezzi con i propri fondi, inoltre si manifesta anche un lucro cessante, poiché per un certo periodo non avrà due macchine da noleggiare.
In questa circostanza quindi il danno è duplice, infatti oltre al pregiudizio diretto sulla ricchezza del danneggiato esiste anche un danno indiretto, legato ai potenziali guadagni che il danneggiato avrebbe potuto ottenere se non avesse perso i suoi beni. Ovviamente è
difficile dimostrare il nesso causale tra l’evento e il lucro cessante, mentre il danno emergente è più semplice da inserire nella quantificazione del danno.
Come funziona il rimborso del danno emergente
Il danno emergente è a tutti gli effetti un
danno patrimoniale, il quale rappresenta l’immediata diminuzione della ricchezza causata da un altro soggetto. Ciò può avvenire per diverse motivazioni, ad esempio in seguito a un
illecito contrattuale o extracontrattuale, un adempimento tardivo, il mancato rispetto di un’obbligazione oppure un danno involontario.
La perdita deve riguardare un
patrimonio già esistente, mentre sono esclusi eventuali valori che potrebbero essere acquisiti ma ancora non lo sono allo stato attuale, a meno che non venga riconosciuto un rimborso anche per il lucro cessante. Un danno emergente extracontrattuale è ad esempio un
sinistro stradale, quando in seguito a un incidente è necessario utilizzare le proprie risorse per riparare il veicolo o pagare delle spese mediche.
Il risarcimento del danno emergente dipende dalle prestazioni assicurative previste dalla polizza, dal tipo di evento e dalle limitazioni del contratto assicurativo. In seguito a un incidente stradale il rimborso per il danno diretto sarà quantificato nel danno subito dal veicolo, mentre l’inadempimento contrattuale da parte di un professionista sarà
calcolato in base alla perdita patrimoniale subita dal creditore.