Il
danno materiale si verifica quando un bene assicurato viene danneggiato, consentendo di richiedere l’indennizzo alla
compagnia di assicurazione per la riparazione dell’oggetto. Si tratta di
beni che sono di proprietà dell’assicurato/contraente, il quale copre tali oggetti con una polizza specifica contro il rischio di determinati danni.
Il danno può essere di
natura generica, ad esempio quando l’oggetto della polizza non è il danno ma il bene assicurato, oppure riconducibile a delle
condizioni particolari, come un risarcimento in caso di furto. Alcune assicurazioni prevedono entrambe le tutele, proteggendo contro dei rischi precisi e offrendo anche una copertura di carattere generico.
Che cosa sono i danni materiali
In ambito assicurativo i danni materiali rappresentano i
danneggiamenti riportati da un oggetto assicurato in seguito a un sinistro, come un incidente stradale, l’esplosione della casa o lo smarrimento dei bagagli da parte della compagnia aerea. Il bene può essere riparabile, quindi in questi casi la compagnia offre un
risarcimento per eliminare i danneggiamenti subiti dall’oggetto in questione.
In caso contrario, se il bene non è riparabile, l’impresa di assicurazione mette a disposizione un
indennizzo entro il massimale della polizza, con un pagamento a valore intero, a
primo rischio assoluto, oppure a primo rischio relativo con l’eventuale applicazione della regola proporzionale. Si tratta di modalità differenti di
calcolo dell’ammontare del rimborso, soprattutto laddove sono presenti condizioni di
sottoassicurazione.
Ad ogni modo, in alcune circostanze è possibile che si verifichi un
danno materiale diretto, quando il danneggiamento si manifesta subito con il sinistro, ad esempio un furto che causa la sottrazione del veicolo. In altri casi può avvenire un
danno materiale indiretto, se l’evento dannoso non si manifesta immediatamente, come il malfunzionamento dell’impianto elettrico dell’auto dopo un
sinistro stradale.
La stima dei danni avviene da parte del
perito assicurativo, il professionista che viene incaricato di accertare il sinistro e realizzare la
quantificazione del danno, per la formulazione della proposta risarcitoria della compagnia assicurativa. Per agevolare la liquidazione del danno è possibile richiedere dei preventivi di spesa, allo scopo di velocizzare il pagamento del rimborso e il
ripristino del bene danneggiato.
Cosa include il danno materiale
Quando
il bene assicurato viene interamente distrutto non ci sono grandi dubbi, infatti il valore dell’indennizzo deve consentire il riacquisto dell’oggetto di proprietà dell’assicurato. In particolare, il risarcimento deve essere allineato con il
valore del bene al momento del sinistro, il quale nel caso di un veicolo può comprendere anche dei costi aggiuntivi, come le spese di rottamazione e di immatricolazione del nuovo veicolo.
La
riparazione del mezzo invece deve prevedere il costo dell’intervento, presso un’officina di fiducia o un centro convenzionato con la compagnia, la disponibilità di una vettura sostitutiva durante il tempo della riparazione e un indennizzo per l’impossibilità di utilizzo del veicolo. Ovviamente bisogna tenere conto non solo del massimale del contratto, ma anche di eventuali
scoperti e franchigie che limitano il rimborso della compagnia.
In seguito al sinistro stradale si potrebbero riportare anche
danni morali, ad esempio delle ricadute psicologiche di tipo traumatico dopo un incidente con un altro veicolo. A differenza del danno materiale quello morale è estremamente
complesso da quantificare, infatti viene indennizzato appena se si riesce a dimostrare la sofferenza psichica attraverso delle prove.
Inoltre, un sinistro potrebbe causare anche un
danno biologico, ovvero le lesioni fisiche da valutare secondo specifiche tabelle, per quantificare il danno in relazione al livello di invalidità permanente o temporanea. Si tratta nello specifico di un danno non patrimoniale, insieme al danno morale e a quello esistenziale, mentre i
danni patrimoniali sono quelli materiali e il
lucro cessante.