Decorrenza e durata della polizza vita sono due aspetti molto importanti da considerare in un contratto assicurativo, in relazione alla stipula di un’assicurazione del ramo vita. Si tratta di informazioni disponibili nel
prospetto informativo, il documento precontrattuale proposto dalla compagnia di assicurazione prima della sottoscrizione definitiva del contratto.
In questo modo è possibile essere consapevoli in merito al
periodo di copertura della polizza vita, conoscendo anche in maniera precisa la
data di validità della copertura. Queste indicazioni consentono di attivare un’assicurazione in linea con le proprie esigenze, usufruendo di tutte le prestazioni assicurative garantite dalla
polizza.
Cosa sono la decorrenza e la durata della polizza vita
Prima di sottoscrivere una
polizza sulla vita è fondamentale valutare con attenzione una serie di aspetti, a partire dalla
durata dell’assicurazione. In particolare, si intende il lasso di tempo durante il quale la copertura è effettivamente attiva e valida, ovvero il
periodo in cui l’assicurato è tutelato dalle coperture dell’assicurazione sulla vita.
Se il
sinistro avviene nel periodo di riferimento della durata della polizza l’assicurato può
beneficiare delle prestazioni assicurative, le quali si applicano appena alla durata contrattuale dell’assicurazione. Ad esempio, se la polizza prevede la copertura caso morte, per ottenere il pagamento del capitale o della rendita a favore dei
beneficiari il decesso dell’assicurato deve avvenire
durante la durata della copertura.
Nelle polizze vita la
decorrenza è invece la data dalla quale comincia la validità della copertura, in base all’accordo preso con l’
assicuratore. L’indicazione di
inizio copertura viene sempre specificata nel contratto, ad ogni modo la data coincide spesso con quella della stipula della copertura, a meno che non sia stabilito diversamente nella polizza.
Di norma le assicurazioni sulla vita prevedono il
pagamento del capitale o della rendita vitalizia alla scadenza del contratto, qualora l’assicurato sia ancora in vita in questa data. Al termine della durata della polizza, dunque, la compagnia assicurativa corrisponde una certa somma in un’unica soluzione, oppure attraverso pagamenti ricorrenti per tutta la vita dell’
assicurato.
Durata, decorrenza e periodo di carenza della polizza vita
La durata della polizza vita può variare in base al tipo di contratto stipulato, tuttavia di solito il periodo va
da 5-10 anni fino a un
massimo di 30 anni. Le imprese di assicurazione possono anche stabilire un’età anagrafica limite per la copertura, in genere fissata a 65 anni d’età o al raggiungimento dell’
età pensionabile indicata dalle normative di legge italiane.
Nelle
polizze temporanee caso morte la durata dell’assicurazione è
limitata a un periodo specifico, di norma coprendo l’assicurato durante il lasso di tempo in cui rimborsa un finanziamento importante, come un mutuo ipotecario per l’acquisto della casa. Al contrario, nelle
polizze a vita intera l’assicurato è
coperto dal rischio morte per tutta la vita, a prescindere dal momento in cui avviene il decesso.
La decorrenza invece può essere soggetta al
periodo di carenza, un lasso di tempo in cui la copertura non è attiva nonostante la stipula del contratto. Di solito può essere previsto un periodo di carenza all’inizio dell’attivazione della polizza, per evitare il rimborso di un decesso avvenuto a causa di una patologia pregressa, escludendo la prestazione assicurativa se la morte dell’assicurato avviene nei
primi 6 mesi.