La
disoccupazione o perdita volontaria dell’impiego è una condizione che espone a una serie di rischi di natura finanziaria, in quanto viene meno il reddito percepito con il rapporto lavorativo dipendente. In queste circostanze è possibile proteggersi attraverso specifiche coperture assicurative, stipulando una
polizza rischio impiego.
Si tratta di assicurazioni che offrono delle
tutele in caso di perdita del lavoro, per garantire il pagamento dei debiti contratti come il rimborso del mutuo per l’acquisto della casa. In questo caso l’
assicuratore si occupa di pagare le rate dei debiti secondo quanto previsto dal contratto assicurativo, in genere per una
durata di tempo predefinita.
Che cos’è la polizza per la perdita dell’impiego?
Quando si lavora come dipendente di un’azienda esistono diverse eventualità che possono portare alla perdita dell’occupazione, ad esempio in seguito al
fallimento dell’impresa oppure a causa di un
licenziamento da parte del datore di lavoro. Ritrovarsi disoccupati significa affrontare diverse problematiche, infatti nonostante la possibilità di usufruire di alcune tutele spesso
non si riesce a mantenere lo stesso reddito.
In queste condizioni non è raro non riuscire a pagare le rate di grandi finanziamenti come un
mutuo ipotecario, con il pericolo di rimanere indietro con i pagamenti o mettere a rischio l’investimento effettuato. Per evitarlo è possibile stipulare un’
assicurazione perdita d’impiego, una polizza con cui ricevere un supporto economico per continuare a rimborsare le rate durante la condizione di disoccupazione.
Sul mercato esistono diverse tipologie di assicurazioni rischio impiego, tuttavia lo scopo rimane quello di proseguire nel pagamento delle rate anche quando non è possibile farlo a causa di una condizione economica di disagio. Di solito
la copertura è temporanea, infatti la compagnia provvede al rimborso delle rate per un periodo che in genere è compreso tra
6 e 12 mesi, altrimenti potrebbe anche ripagare l’intero debito in alcune situazioni specifiche.
Tuttavia, è importante fare una precisazione, poiché le polizze proteggono appena in caso di licenziamento o perdita involontaria dell’impiego. Al contrario, le assicurazioni
non coprono i debiti dell’
assicurato se quest’ultimo perde il lavoro in seguito a delle
dimissioni, allo stesso modo non viene garantito il rimborso dei debiti in presenza di un
licenziamento per giusta causa.
Tipi di polizze per il rischio d’impiego
Una delle opzioni disponibili per tutelarsi in caso di licenziamento e disoccupazione è una
polizza a protezione del credito, ovvero un’assicurazione mutuo facoltativa anche nota come Credit Protection Insurance (CPI). Si tratta di una copertura particolare che può offrire diverse tutele, ad esempio preservando l’assicurato in caso di
perdita dell’impiego, infortunio, decesso o invalidità.
In queste situazioni è possibile beneficiare di un
indennizzo totale con il quale saldare tutto il debito rimanente da pagare, oppure di un
capitale parziale corrisposto durante il periodo di inabilità o disoccupazione. La polizza può fornire anche delle
garanzie accessorie, ad esempio integrando un’assicurazione casa per la protezione contro i rischi di furti e incendi dell’immobile.
In alternativa esistono anche polizze rischio impiego meno tutelanti, con le quali l’assicuratore garantisce la
copertura delle rate per una durata limitata, di solito fino a un massimo di 1 anno. A seconda dell’assicurazione è possibile che sia presente anche il
diritto di rivalsa, una clausola con cui la compagnia si occupa del versamento delle rate, ma in seguito ne richiede il rimborso quando l’assicurato recupera un impiego.