L’
opzione da rendita vitalizia in rendita reversibile è una clausola contrattuale presente in alcune polizze del ramo vita, attraverso la quale in caso di decesso dell’assicurato è possibile
trasferire la prestazione assicurativa al beneficiario della polizza. In questa circostanza la
rendita vitalizia viene corrisposta a un’altra persona, secondo un importo calcolato in base a dei parametri specifici.
In condizioni normali se l’assicurato è ancora in vita alla scadenza del contratto la compagnia eroga il pagamento del capitale, sotto forma di una
rendita vitalizia versata per tutta la vita dell’assicurato. In presenza dell’opzione di reversibilità la rendita vitalizia viene concessa al beneficiario, con pagamenti che avvengono fino alla morte di quest’ultimo.
Che cos’è l’opzione da rendita vitalizia in rendita reversibile
Le
assicurazioni vita consentono di ottenere un reddito extra, funzionando di fatto come uno strumento di previdenza complementare. Alla scadenza del contratto se l’assicurato è ancora in vita riceve il versamento di una somma, la quale può essere corrisposta in un’unica soluzione oppure in una
rendita vitalizia immediata o differita.
In caso di
morte dell’assicurato prima della scadenza della polizza il capitale versato non viene restituito, a meno che non sia presente nel contratto una
copertura in caso morte. In questa situazione se l’assicurato decede sono i beneficiari della polizza ad ottenere il pagamento della prestazione, secondo i termini specificati dal contratto assicurativo.
Aggiungendo la
clausola per l’opzione da rendita vitalizia in reversibile, in seguito al decesso dell’assicurato il pagamento da parte della
compagnia assicurativa prosegue a favore dei beneficiari. La conversione della rendita dall’assicurato ai beneficiari può avvenire in due momenti distinti: se l’assicurato non è più in vita alla scadenza della polizza, oppure se decede dopo l’inizio della riscossione della rendita.
Come funziona l’opzione da rendita vitalizia in rendita reversibile
La presenza nel contratto dell’opzione di rendita vitalizia reversibile consente in qualsiasi momento il trasferimento della prestazione assicurativa dall’assicurato al beneficiario. Ciò
evita di perdere il capitale versato dal contraente attraverso i premi assicurativi, in quanto anche in caso di morte dell’assicurato il versamento della rendita sarà realizzato a favore di una terza persona.
In genere le compagnie prevedono un’
età minima e massima per esercitare dell’opzione e ricevere il pagamento della rendita vitalizia, andando di norma da un minimo di 55 anni fino a un massimo di 90 anni. Sono inoltre applicate delle
soglie minime per l’importo oggetto della reversibilità, con valori differenti in caso di pagamento annuale o rateizzato.
Il contraente può anche scegliere quale
percentuale della rendita destinare all’opzione di reversibilità, ad esempio optando per il 50%, il 75% o il 100% del capitale. Questa scelta incide sul premio assicurativo, infatti in base alla quota della clausola per la rendita vitalizia reversibile sarà calcolato un
premio più o meno elevato, tenendo conto anche dell’età del beneficiario.
Il
pagamento della rendita può avvenire in modo immediato, oppure differito con l’inizio del versamento a partire da un certo periodo di tempo dopo il decesso dell’
assicurato. La rendita può essere corrisposta con
cadenza annuale, semestrale, trimestrale o mensile, mentre in caso di morte del beneficiario il contratto è considerato nullo e la prestazione assicurativa decade.