Il
profilo di rischio rappresenta il livello di rischio legato a una polizza del ramo vita associata a degli
strumenti finanziari, come le assicurazioni index linked o
unit linked. Queste polizze prevedono l’investimento dei premi assicurativi versati dal contraente all’assicuratore, con la possibilità di ottenere una
rivalutazione del capitale nel tempo in base alle prestazioni degli investimenti.
In genere le
compagnie di assicurazione offrono almeno il
capitale protetto, quindi garantiscono la restituzione delle somme corrisposte all’impresa di assicurazione. Inoltre, possono fornire anche un rendimento minimo garantito, tuttavia le performance complessive dipendono esclusivamente dall’
andamento dei fondi collegati alla polizza.
Che cos’è il profilo di rischio
Quando si stipula un’
assicurazione sulla vita si paga un premio unico o ricorrente, con il quale la compagnia si impegna a pagare una somma se alla scadenza del contratto l’assicurato è ancora in vita. In questa situazione l’impresa assicurativa
corrisponde un capitale o una rendita vitalizia, rimborsando i premi versati più un eventuale rivalutazione.
La
maggiorazione del capitale è data dalle prestazioni degli strumenti finanziari, come i fondi di investimento nelle polizze index linked, oppure i fondi interni con la
gestione separata nelle unit linked. In alcuni casi il contraente può
scegliere il profilo di rischio, ovvero il grado di rischio che è disposto ad accettare in base al potenziale rendimento ottenibile alla scadenza del contratto.
Nell’ambito finanziario, infatti, esistono prodotti d’investimento con un rischio più o meno elevato, tra cui strumenti a basso rischio come i titoli di Stato, gli ETF, i fondi comuni e alcune obbligazioni corporate, oppure prodotti ad alto rischio come le azioni, i tassi di cambio e gli indici di borsa. Ovviamente
più alto è il rischio maggiore sarà il rendimento potenziale e viceversa.
Nelle polizze vita dove è possibile selezionare i fondi, oppure il profilo di rischio, è necessario valutare con attenzione il
giusto compromesso tra rendimento potenziale e rischio. Inoltre, bisogna considerare che si tratta di solito di investimenti di lungo periodo, con un orizzonte temporale che cambia la percezione del rischio per alcune tipologie di investimenti.
Come si definisce il profilo di rischio
In ambito assicurativo è fondamentale
stabilire in modo accurato il profilo di rischio, per evitare di ottenere un pregiudizio economico e tentare di acquisire un rendimento potenziale interessante. Ad esempio, per un risparmiatore con pochi mezzi finanziari sarà essenziale mantenere una bassa propensione al rischio, privilegiando un approccio prudente e valorizzando soprattutto la protezione del capitale.
Al contrario, per un soggetto con un reddito elevato potrebbe essere più conveniente aumentare il rischio, in quanto il guadagno potenziale ottenibile con la rivalutazione del capitale sarebbe più conveniente anche rispetto alla possibile perdita più alta. Si tratta di un aspetto che deve essere studiato per ogni persona, poiché è una scelta che necessita del
massimo livello di personalizzazione possibile.
In questa circostanza il contraente può prendere la sua decisione in modo del tutto autonomo, oppure avvalersi dei consigli della compagnia di assicurazione o dei consulenti finanziari. Ciò è essenziale soprattutto nell’ambito delle polizze vita, in cui dalla qualità della scelta dipende il
ritorno economico in termini di capitale o rendita vitalizia.