La
responsabilità in solido è una condizione che interessa i contratti con più debitori nei confronti dello stesso creditore, una situazione che è conosciuta anche come solidarietà passiva. In questi casi il creditore può pretendere il pagamento del debito da qualsiasi soggetto debitore, un aspetto che
tutela il creditore contro il rischio insolvenza.
In ambito assicurativo la responsabilità in solido trova applicazione in alcuni
rapporti tra assicurato e assicuratore, ad esempio in presenza di un legame di fideiussione. È il caso di un sinistro causato dall’assicurato in stato ebbrezza, per il quale
la compagnia indennizza il danneggiato ma in seguito si rivale sull’assicurato richiedendo il rimborso di quanto pagato.
Che cos’è la responsabilità in solido
La condizione di responsabilità solidale si verifica ogni volta che
un creditore può scegliere tra vari debitori, decidendo da quale soggetto farsi rimborsare il debito attraverso la prestazione. In alcune circostanze ogni debitore deve versare la sua quota per pagare il creditore, tuttavia quest’ultimo può richiede ad appena una persona di risarcire l’intero debito.
Una volta che il versamento viene effettuato
tutti i debitori sono esentati e liberati dall’incombenza, quindi il creditore non può pretendere ulteriori pagamenti da parte degli altri debitori. Allo stesso tempo chi corrisponde il debito può esercitare un’
azione di regresso, richiedendo agli altri debitori la restituzione di una parte di quanto versato per tutti i soggetti.
In genere
è il giudice che decide il pagamento del risarcimento in solido tra i debitori, ad ogni modo se un soggetto paga in anticipo tutto l’importo può indicare se i debitori sono tenuti o meno alla restituzione di una parte della somma. Nel caso in cui il creditore richieda il pagamento a tutti i debitori simultaneamente, l’ammontare complessivo non potrà superare il valore totale del debito.
Il mancato pagamento del debito può portare al
pignoramento dei beni, qualora non dovesse essere trovato un accordo tra il creditore e il debitore. Al contrario, il saldo del debito da parte di un coobbligato in solido si estende a tutti gli altri debitori, fermo restando la possibilità per chi ha corrisposto la somma di rifarsi sugli alti debitori a sua discrezionalità.
La responsabilità in solido nei rapporti assicurativi
Nel campo assicurativo la responsabilità in solido e l’azione di regresso si applicano spesso nei rapporti tra
assicuratore e assicurato, in particolare nei confronti dei
danneggiati che possono esigere il pagamento di un indennizzo. Un caso trattato recentemente dalla Corte di Cassazione (ordinanza 16922 del 27/06/2018) si riferisce a un
sinistro stradale, nel quale un veicolo ha urtato una moto causando il ferimento del passeggero del motociclista.
In questo caso il passeggero danneggiato ha richiesto il risarcimento alla
compagnia assicurativa del veicolo, la quale ha rimborsato il danno ma in seguito ha esercitato il regresso sulla compagnia della moto, in quanto il motociclista è stato riconosciuto in parte
corresponsabile del sinistro. Infine, l’assicuratore della moto ha presentato domanda di rimborso al proprietario del motoveicolo, poiché non era autorizzato al trasporto del passeggero danneggiato.
La responsabilità in solido si applica anche ai
sinistri in cui sono responsabili più persone, una circostanza che obbliga tutti i conducenti al pagamento degli indennizzi. Lo stesso avviene tra
assicurato e assicuratore, ad esempio quando l’infortunio di un conducente viene rimborsato dall’INAIL, il quale può richiedere all’assicurazione del guidatore responsabile del sinistro il rimborso di quanto pagato.
Analogamente succede tra
il conducente e il proprietario del veicolo. In caso di sinistro il danneggiato può decidere di rifarsi sul proprietario invece del guidatore, a meno che quest’ultimo non provi che il mezzo è stato guidato contro la sua volontà. In seguito, però il proprietario può esercitare il regresso sul conducente, chiedendo il rimborso del danno risarcito.