Addio a benzina verde, diesel/gasolio, metano e gpl: i nomi che da sempre conosciamo sono sostituiti da nuove sigle ed etichette tonde, quadrate e romboidi.
Le nuove etichette dei carburanti
La sagoma delle nuove etichette per la benzina avranno forma circolare e saranno identificate con le sigle E5 – E10 – E85. La lettera E sta per etanolo e il numero ne indica la percentuale presente nella miscela del carburante. La curiosità è che a differenza del resto d’Europa, in Italia fino ad oggi la benzina non è miscelata con Etanolo.
Il gasolio avrà etichette quadrate con all’interno la sigla XTL per identificare il gasolio sintetico, non derivato dalla raffinazione del greggio oppure B7 – B10 – B100, dove la B sta per Biodiesel e il numero indica la sua percentuale presente nella miscela del carburante.
Ai carburanti gassosi spetta l’etichetta a forma di rombo e saranno divisi in: H2 per l’idrogeno, CNG per il gas naturale compresso, LPG in sostituzione la vecchia sigla GPL, e infine LNG che indica il gas naturale liquefatto.
Sono ancora in via di definizione invece le nuove etichette e sigle per i veicoli elettrici e ibridi plug-in.
La normativa
Per molti automobilisti potrà sembrare una novità ma in realtà la direttiva europea risale al 2014 anche se in Italia è stata recepita solo lo scorso anno con un decreto legislativo.
Da oggi, quindi, in ogni stazione di rifornimento, sia sul distributore che sulla pistola per l’erogazione, ci saranno delle etichette che affiancheranno quelle tradizionali.
Questo per iniziare a educare gli automobilisti a un cambiamento graduale ed evitare confusione durante le operazioni di rifornimento.
Naturalmente le nuove etichette carburanti verranno apposte anche sui nuovi mezzi che usciranno dalle concessionarie e saranno collocati vicino al tappo del serbatoio del carburante.
La normativa che definisce i nuovi standard sarà valida in tutti e 28 gli Stati membri dell’Unione Europea, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia) e anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia.
L’Inghilterra, dopo la Brexit, deciderà autonomamente se conformarsi allo standard o meno.
Perché questo cambio
Martino Landi, presidente di Faib-Confesercenti, argomenta questa decisione come un avvicinamento della rete italiana agli standard europei, garantendo ai consumatori certezza sulla qualità e composizione dei prodotti che immette nel serbatoio del proprio veicolo.
Inoltre, darà la possibilità di alimentare i motori delle auto, sempre più sofisticati, con il carburante che meglio si adatta.
Le case automobilistiche dovranno indicare con precisione nel libretto d’istruzioni quale tipo di carburante è più appropriato per quel veicolo.
Inoltre, grazie al cambio di etichetta, sarà ancora più semplice identificare che tipo di benzina o diesel il consumatore dovrà acquistare.