Il “decreto clima” allo studio del governo potrebbe avere come conseguenza l’aumento del 30% del costo del gasolio agricolo.
L’obiettivo è togliere ogni sussidio ritenuto dannoso per l’ambiente, come gli sgravi sul gasolio agricolo, in modo che il prezzo finale sia pari a quello della benzina.
Al momento questi sgravi valgono quasi 1 miliardo e permettono di ottenere un prezzo per litro che oscilla tra i 0,75 e 0,90 euro contro 1,483,09 euro.
Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, non è per nulla d’accordo su questa ipotesi e afferma che il gasolio è l’unico carburante utilizzabile dai trattori, tassarlo non porterebbe alcun beneficio immediato.
In termini di utilizzo di energie alternative il reparto dell’Agromeccanica è ancora molto indietro e bisognerebbe impegnarsi a favore di un programma di ricerca e di sperimentazione per l’utilizzo delle energia alternative nella meccanica agricola.
Anche la Confederazione Agromeccanica e Agricoltori Italiani, dalla voce del presidente di Cai, Gianni Dalla Bernardini, fanno sapere il loro dissenso sull’eliminazione degli sgravi fiscali per il gasolio agricolo.
Il presidente dichiara che la manovra andrà a penalizzare un comparto già in crisi e la conseguenza ricadrà sul prezzo finale del cibo.
Aumenterà il costo di frutta e verdura e verrà penalizzato il consumatore.
In un momento in cui le aziende agricole stanno investendo risorse importanti sull’agricoltura sostenibile, attenta alla qualità e all’ambiente, una misura di questo tipo bloccherebbe gli investimenti.
Le associazioni di categoria chiedono al governo di rivedere la misura e di non penalizzare ulteriormente il comparto agricolo, impegnato anche a sostenere il valore delle eccellenze agroalimentari italiane, minacciate dalle contraffazioni mondiali.
L’aumento del prezzo finale dei prodotti della filiera agroalimentare significherebbe ridurre i consumi delle famiglie e danneggiare le esportazioni.
La differenza tra gasolio agricolo e gasolio normale
La differenza tra gasolio agricolo e quello normale, non esiste. L’unica differenza è il colore, ininfluente per l’utilizzo.
Al gasolio agricolo viene aggiunto un colorante che lo fa diventare di colore verde, per differenziarlo dal gasolio per auto, dato che il primo ha un prezzo a litro inferiore al secondo.
Costa meno grazie ad una agevolazione fiscale che spetta solamente ai proprietari delle aziende agricole. Il prezzo del carburante agricolo non è fisso ma viene calcolato in base alla quantità di terreno che l’azienda agricola destinataria deve lavorare.
In realtà la composizione dei due gasoli per autotrazione è la stessa.
Subiscono lo stesso processo di lavorazione e solo alla fine del processo di produzione al gasolio destinato alla fornitura agricola, viene addizionato un colorante per distinguerlo ma anche come deterrente all’utilizzo per automobili.