Il prezzo del petrolio diminuisce
Il petrolio, principale fonte energetica del pianeta, è sempre stato al centro degli interessi nazionali. E a dicembre, per la prima volta dalla recessione del 2009, il prezzo è sceso sotto i 60 dollari al barile. E continua a scendere perché si è verificata una particolare combinazione tra domanda e offerta (fonte):“La caduta dei prezzi è riconducibile (...) a due grandi ordini di variabili. Primo, lato offerta, il ciclo degli investimenti che si è avviato dalla metà del decennio scorso (...) ha generato un sensibile aumento dell’offerta corrente e della capacità produttiva di petrolio. Secondo, lato domanda, la sua distruzione strutturale nei paesi industrializzati".
Il dato interessante: il prezzo della benzina - prodotto che viene ottenuto dalla distillazione del petrolio greggio, quindi direttamente collegato alle oscillazioni del prezzo - resta uguale. Non si muove. Per anni abbiamo assistito al solito gioco d delle colpe - "La benzina aumenta perché aumenta il costo del petrolio" - e ora che siamo arrivati a 50 dollari al barile il distributore rimane fisso.Il prezzo della benzina non scende
O comunque scendono di poco. "Dal primo gennaio dell’anno scorso - riprende il quotidiano La Stampa - il greggio ha perso il 53% del valore, mentre i listini della benzina sono stati tagliati soltanto del 14%". Colpa della geopolitica? Colpa degli speculatori? Colpa della speculazione americana che mantiene il petrolio estratto nei cosiddetti stoccaggi galleggianti (petroliere trasformate in enormi serbatoi di riserva)? Probabilmente è solo una questione di tasse. Guarda questo schema del Wall Street Journal: il prezzo del petrolio escluso le tasse è più o meno regolare per tutti: 2,65 $ per gli USA, 2,69 $ per l'Italia al netto delle imposte. Mettiamoci le tasse: gli USA rimangono a quota 3,07 $ e l'Italia salta a 7,44 $. Ovviamente è il prezzo più caro mantenendo fede alla tradizione che ci vede sempre come fanalino di coda nelle grafiche. Solo un problema di tasse che quasi annientano l'effetto sul barile. In America il costo del carburante è meno legato a dazi governativi, e questo si traduce in un forte risparmio per le famiglie. Lo stesso non vale per gli europei e, in particolar modo, per gli italiani.Quindi dobbiamo porci per l'ennesima volta la stessa domanda:Come risparmiare sul carburante?
Il prezzo del petrolio diminuisce e quello della benzina no. O comunque non abbastanza da definire un reale contributo all'economia casalinga. Quindi per fare la differenza devi seguire poche (e semplici) regole:- Guida serena - Non sei a Monza. Guidare con prudenza vuol dire evitare inutili consumi, ma anche danni a cose e persone. In città evita frenate brusche e partenze alla Niki Lauda, non tirare le marce al limite e non cambiarle a giri troppo bassi (ovvero quando il motore scalcia), rimani nei limiti di velocità in autostrada e nei centri urbani. Il buon senso ti farà risparmiare, e non poco.
- Finestrini e climatizzatore - Per risparmiare sul carburante è utile tenere chiusi i finestrini quando si viaggia oltre i 70 chilometri orari. Ma è anche utile evitare il climatizzatore perché utilizza alcuni cavalli dell'auto. Lo so, è un controsenso d'estate viaggiare con i finestrini chiusi e senza climatizzatore, ma questa è la linea generale: poi nella vita quotidiana puoi sempre trovare la soluzione idonea.
- Da fermi - Quando l'auto è ferma evita qualsiasi consumo (fari, radio) e allinea le ruote in questo modo il servosterzo non continui a lavorare. Il primo consiglio è il più banale: spegni l'auto durante le soste lunghe. Le auto dotate di sistema Start&Stop sono avvantaggiate, ma puoi farlo senza problemi tu con la chiave di accensione.
- Scelta del motore - Ti serve veramente un motore performante? prima di acquistare un'auto valuta la potenza e i consumi: il miglior modo per risparmiare è scegliere, valutare, ponderare in base alle singole esigenze. Poi c'è l'alternativa: un impianto GPL o metano può essere la soluzione giusta.
La pressione delle gomme
Capitolo a parte meritano le gomme, l'elemento che collega l'auto al manto stradale (anche quando è pieno di buche) e che può determinare un aumento dei consumi non indifferente. Le gomme devono avere la giusta pressione per evitare attrito inutile, ma devono essere controllate periodicamente dato che tendono a perdere pressione durante l'uso. Quando controllare le gomme? Quando gonfiare? Ecco qualche consiglio suggerito da un nostro lettore per migliorare la manutenzione delle gomme:- Gonfiare la pressione a freddo certificando prima l'attendibilità del manometro.
- L’intervallo di verifica ideale non esiste, trovalo in base alla misura di gomme, al carico, alla variazione del clima e dell'altitudine.
- L’azoto aiuta a stabilizzare la pressione in caso di variazioni climatiche.
- Scegliete gomme che offrono il minor attrito possibile nel rispetto della carta di circolazione.
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